La storia che lega Emilio Isgrò (Barcellona Pozzo di Gotto, 1937) a Brescia si arricchisce oggi di un nuovo capitolo: dal 15 dicembre il Parco delle Sculture del Viridarium nel Museo di Santa Giulia accoglie in permanenza una nuova realizzazione monumentale dell’artista siciliano, dal titolo Mondo d’acciaio. Si tratta di un enorme mappamondo in acciaio, il più grande mai realizzato da Isgrò, del diametro di quattro metri, ideato quale esito finale della mostra inedita a lui dedicata - Isgrò cancella Brixia, 23 giugno 2022 – 16 aprile 2023 - e prodotto grazie al know-how ingegneristico di Feralpi Group, nell’ambito di un innovativo progetto di mecenatismo culturale dell’azienda di Lonato del Garda a beneficio della Fondazione Brescia Musei e della città.
L’opera, donata a Brescia dall’artista stesso insieme a Feralpi Group, riproduce il globo terracqueo fissato al terreno mediante l’asse terrestre, dal quale si dirama la rete dei paralleli e dei meridiani. Sono totalmente assenti le acque, che di fatto vengono incluse nel gesto della cancellatura. Sulle superfici opache che delimitano le terre emerse e i vari continenti, Emilio Isgrò è intervenuto cancellando i nomi delle nazioni e delle città, a esclusione di Brixia. Una scelta che non solo pone l’accento sulle origini romane di Brescia, ma sottolinea anche quanto le sue radici latine siano state di vitale importanza negli sviluppi della sua storia urbanistica culturale e continuino a essere un punto di riferimento e di forte valenza civile per l’intero territorio.
Il progetto di Isgrò cancella Brixia, promosso da Fondazione Brescia Musei e Comune di Brescia, curato da Marco Bazzini, ha posto in dialogo l’archeologia e l’arte contemporanea, la storia e il presente, la cultura classica e la sua persistenza nel nostro tempo, attraverso una mostra e una serie d’installazioni monumentali (fisiche e digitali) oltre alla messa in scena di uno spettacolo teatrale originale presso il Teatro Romano, accolte dai più importanti luoghi di Brixia. Parco archeologico di Brescia Romana e del Museo di Santa Giulia. Mondo d’acciaio è la seconda opera di Emilio Isgrò a rimanere per sempre parte del patrimonio artistico cittadino, affiancando Incancellabile Vittoria, la monumentale installazione di oltre 200 mq allestita sulla parete nord della fermata ‘Stazione FS’ della Metropolitana di Brescia, inaugurata nel 2020, realizzata in collaborazione con il gruppo Brescia Mobilità, quale incipit della collaborazione triennale tra l’artista e la città di Brescia.
I due lavori resteranno come testimonianza permanente del rapporto dialettico tra Isgrò e la città: Mondo d’acciaio, nel quale Isgrò risparmia solo Brixia, è anche simbolicamente il ricordo che Fondazione Brescia Musei lascia alla città per la Capitale italiana della Cultura 2023, che ha consolidato la centralità di Brescia e delle sue Istituzioni nella carta geografica della cultura internazionale. Fin dai primi passi progettuali Feralpi Group, tra i principali produttori siderurgici in Europa, specializzato negli acciai per l’edilizia, ha collaborato con Fondazione Brescia Musei e con il Maestro Isgrò in tutte le fasi d’ideazione e realizzazione, fornendo all’artista siciliano il supporto tecnico e umano necessario all’esecuzione di quest’opera.
L’intervento di Isgrò trasforma lo spazio verde del complesso monastico di Santa Giulia, sito UNESCO dal 2011, in un vero e proprio Parco delle Sculture, dove già si trovano opere come il Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto, Untitled di Ariel Schlesinger, Formiamo umanità di Valerio Rocco Orlando, oltre a reperti archeologici come sarcofagi, iscrizioni e brani di architetture della civitas romana- Il Parco delle Sculture del Viridarium è parte, dal 2023, del Corridoio UNESCO di Brescia. Il progetto è realizzato nell’ambito dell’eredità Romeda per la valorizzazione dell’arte contemporanea.
“Ho chiamato la mia opera Mondo d’acciaio”, spiega l’artista Emilio Isgrò, “ perché questo titolo può avere due significati tra loro contraddittori. Il primo evoca immediatamente un mondo di durezza – per l’appunto un mondo d’acciaio - poco incline alla compassione e all’amore. E noi sappiamo bene di quanto amore c’è bisogno in questa stagione di conflitti e di guerre. Il secondo significato ci riporta invece a quella capacità di resilienza che l’acciaio possiede. Noi possiamo affrontare con determinazione e coraggio questo periodo terribile della storia perché la nostra morale è forte come l’acciaio. Forse sta qui il significato profondo della mia opera, e io sono certo che il pubblico sceglierà proprio questo secondo significato, senza margine alcuno di ambiguità. In sostanza è un mondo pacificato che l’arte richiede, e con l’arte la comunità umana nella sua interezza”.
“La presentazione del nuovo capolavoro di Emilio Isgrò”, dichiara Francesca Bazoli, Presidente Fondazione Brescia Musei, “è un momento di grande festa per l’arte e il patrimonio bresciano, ma lo è anche personalmente, per me, vista la profonda gratitudine che provo nei confronti del grande Maestro, che in questi tre anni ha profuso straordinarie energie nella collaborazione con la nostra Fondazione per arricchire di nuovi caposaldi artistici inediti la città di Brescia. Il suo debordante entusiasmo, vero e proprio amore per la nostra città, e il lavoro che stiamo insieme facendo per la valorizzazione del patrimonio sono per me un dono quotidiano. “Mondo d’acciao” suggella un triennio di arricchimento per le nostre collezioni civiche bresciane di ben tre installazioni monumentali - due fisiche e una digitale - e corona appieno il lavoro di una fondazione il cui primo obiettivo è tutelare e arricchire il patrimonio culturale e artistico cittadino. Tutto ciò senza la grande generosità e l’entusiasmo di Emilio Isgrò non sarebbe stato possibile. Il secondo grandissimo ringraziamento è rivolto alla famiglia Pasini e a Feralpi Group che hanno consentito che la più alta forma di mecenatismo artistico possa essere messa a disposizione della cittadinanza e del pubblico e possa diventare, da valore collezionistico individuale, un valore civico collettivo: una dimostrazione di grande visionarietà per un gruppo che da anni è vicino alle nostre attività culturali con lo stesso entusiasmo che il nostro Maestro Isgrò ha dimostrato dal punto di vista artistico e creativo”.
“Mondo d’acciaio del Maestro Isgrò”, dichiara Giovanni Pasini, consigliere delegato di Feralpi Group, “rappresenta il punto di sintesi di diversi percorsi. Nel mettere a fattor comune le energie di Fondazione Brescia Musei, del Comune di Brescia e di Feralpi, di fatto unisce virtuosamente pubblico e privato per un’opera che, a chiusura dell’anno di Bergamo Brescia Capitale italiana della Cultura, avvalora la simbiosi esistente tra Brescia città d’arte e Brescia città d’industria. Rinsalda il legame tra la cultura manifatturiera di questo territorio e la Comunità, nella convinzione che l’economia crea lavoro e benessere, prodromici a produrre cultura e bellezza a loro volta basilari per alimentare il saper fare su cui poggia l’industria. Esprime una crasi tra il mondo imprenditoriale e la cultura della filantropia, così diffusa a Brescia. Per tutto questo, come Feralpi, abbiamo voluto fare dono di Mondo d’acciaio alla città”.
“Con la giornata di oggi e la collocazione dell’incredibile opera Mondo d’acciaio di Emilio Isgrò”, dichiara Stefano Karadjov, direttore Fondazione Brescia Musei, “portiamo un contributo straordinario al Parco delle Sculture del Viridarium, il comparto en plain air di Santa Giulia dedicato all’arte contemporanea. Mondo d’acciaio idealmente conclude il cammino avviato dalla visione di un nuovo Corridoio UNESCO che collega il Parco archeologico al Museo di Santa Giulia rendendo pienamente accessibili questi spazi e valorizzandoli grazie all’arte contemporanea. Non solo mostre, come quelle dedicate a Vezzoli, Isgrò stesso e Plessi, ma grandi capolavori di arte contemporanea che rimangono permanentemente a disposizione della città. Il Maestro Isgrò firma con questo lavoro la sua dedica d’amore ai nostri Musei: non ha cancellato Brixia dal suo mappamondo, perché - mi piace pensare - la luce che abbiamo irradiato in questi undici mesi di Capitale della Cultura ci ha garantito una voce nel mondo per le nostre attività culturali e per il nostro stellare patrimonio universale, di cui non a caso il luogo in cui siamo ora è sito UNESCO. La gratitudine infinita al Maestro Isgrò e al curatore Bazzini, ma altrettanto alla famiglia Pasini e a Feralpi Group, senza i quali questo intervento sarebbe rimasto solo uno dei miei sogni più bramati”.
“Questa nuova installazione”, conclude Laura Castelletti, Sindaca di Brescia, “suggella e consolida il felicissimo connubio che si è ormai instaurato tra Brescia ed Emilio Isgrò, grande Maestro dell’arte contemporanea. Dopo Isgrò cancella Brixia e Incancellabile Vittoria, con Mondo d’acciaio il Maestro siciliano fa dono alla nostra città di un’opera notevolmente suggestiva ed evocativa, che rappresenta un graditissimo omaggio alla nostra città e alle sue origini. La sua collocazione nel Viridarium, in un ideale dialogo con altre opere di artisti contemporanei e con reperti archeologici della antica Brixia, dimostra ancora una volta la capacità del nostro sistema museale di innovare e di creare connessioni tra patrimonio storico e modernità. Un grande plauso va quindi a Fondazione Brescia Musei per aver creduto fortemente in questo progetto che dà lustro alla nostra città. Ringrazio davvero di cuore, inoltre, Emilio Isgrò per questo prezioso omaggio e Feralpi Group che ha messo a disposizione del Maestro materiali, strumenti e competenze per la realizzazione di quest’opera. Un lavoro che rappresenta una traccia indelebile della straordinaria avventura che ha visto quest’anno Brescia protagonista quale Capitale italiana della Cultura”.
Brescia, al Museo di Santa Giulia il grande mappamondo in acciaio di Emilio Isgrò, dono dell'artista |