Svelato finalmente al pubblico l’intervento di Maurizio Cattelan (Padova, 1960) nell’ambito di Arte Fiera a Bologna. C’era molta attesa dopo l’annuncio dell’opera che Cattelan avrebbe portato a Bologna nell’edizione del cinquantenario: ecco dunque, visibile a tutti, il progetto espositivo Because che segna il ritorno di Cattelan ad Arte Fiera, e che è stato reso possibile dalla partecipazione di Mutina, azienda modenese che si occupa di design d’interni in ceramica e che da sette anni porta avanti il progetto Mutina for Art, percorso non-profit che dal 2017 l’azienda dedica all’arte contemporanea per raccontare le molteplici connessioni tra la visione dell’azienda ceramica e la creatività del presente.
Because riavvolge il nastro della storia per tornare al 1991, quando Cattelan, allora sconosciuto trentunenne agli inizi della sua carriera, si “infiltrò” ad Arte Fiera con uno stand abusivo. Oggi, Cattelan è uno degli artisti più famosi del mondo e ha scritto una pagina importante della storia dell’arte: il suo ritorno in fiera, dunque, non è più con uno stand di straforo, ma con un vero palcoscenico che offre all’artista la possibilità di manifestarsi con una nuova apparizione. Un’apparizione che però vuole deliberatamente lasciare il pubblico privo di certezze. Because, spiega Mutina, “è un corto circuito che diviene racconto, tra regole infrante e complicità. Parla di ribellione e di espiazione, di eroi guastafeste e di fragilità radicale. Celebra il voltarsi e il fuggire invece che il dare risposte. Confonde virtuosi con perdenti e ci lascia divertiti, imbarazzati, complici. Trasforma miti in paradossi e certezze in indovinelli. Rivela i graffi e i nascondigli della nostra coscienza. Ci ricorda che l’autorità è un limite, l’aspettativa è un peso, la contraddizione è un antidoto”.
Concepito da Sarah Cosulich, curatrice di Mutina for Art, il progetto Because vuole essere un dialogo inaspettato tra due opere di Maurizio Cattelan, amplificato dallo spazio che le ospita. Protagonista dell’allestimento creato per l’occasione è la collezione ceramica Fringe, disegnata per Mutina da Michael Anastassiades. Un palco in ceramica che imita il laterizio tipico di tante architetture dell’Emilia, dove trovano spazio due opere di Cattelan: un quadro nero Untitled del 1999, che ricorda i tagli di Lucio Fontana (che però sono disposti a formare una “Z” simile a quella che Zorro incideva con la spada sugli indumenti dei suoi malcapitati rivali), e It del 2023, un gatto in marmo nero del Belgio rivolto verso il muro. Sarà stato il gatto a graffiare l’opera in maniera così precisa? Al pubblico il compito d’interrogarsi su quello che sta vedendo. “Un gatto apparentemente colpevole”, ci aiuta la curatrice, “siede accanto a un risoluto dipinto astratto. Entrambi fuggono dalla scena. La loro presenza parla dell’ambivalenza tra azione e punizione. Chi è responsabile? E qual è l’accusa? Entrambi sono fuorilegge ed eroi, applauditi eppur biasimevoli, ribelli però umani, divertenti ma pur sempre ambigui”.
Partner di Arte Fiera Bologna da quattro edizioni, Mutina intende guardare alla collaborazione con la fiera come possibilità per mettersi in gioco e sperimentare formati diversi. A seguito della partecipazione nel 2023, che ha visto Mutina creare un grande stand ceramico dedicato ai libri e all’editoria in collaborazione con Mousse, l’azienda sceglie di accompagnare ancora una volta Arte Fiera con un progetto nuovo e sorprendente.
Bologna, svelato l'intervento di Maurizio Cattelan ad Arte Fiera. Ecco com'è la sua “Because” |