Sarà un solo show dell’artista maltese Matthew Attard il progetto per il Padiglione Malta alla 60 Esposizione Internazionale d’Arte - La Biennale di Venezia di quest’anno in programma dal 20 aprile al 24 novembre 2024, commissionato dall’Arts Council of Malta. Questa sarà la prima volta che un artista maltese sarà il protagonista esclusivo del padiglione nazionale. La mostra, dal titolo I will follow the ship, presenta un’opera commissionata che fonde il patrimonio culturale con tecnologie digitali all’avanguardia, ed è stata co-curata da Elyse Tonna e Sara Dolfi Agostini.
Presentata dal più giovane team mai rappresentato per Malta all’Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, I will follow the ship incorpora disegni contemporanei, richiami storici e tecnologia digitale, frutto delle recenti esplorazioni di Attard sull’intelligenza artificiale e sulla tecnologia digitale come forme di espressione artistica. Il progetto prende ispirazione dall’interesse di Attard per le immagini storiche degli “ex-voto” (offerte votive di gratitudine o devozione) e i graffiti navali, iconografie vernacolari che narrano antichi racconti locali di fede e salvezza attraverso il Mediterraneo. Questi graffiti marittimi, situati sulle facciate delle cappelle lungo le strade di Malta, sono stati tradizionalmente attribuiti ai marinai per le loro implicazioni religiose e l’immunità politica offerta da tali edifici. Analizzando il rapporto dell’umanità con l’intelligenza artificiale e la tecnologia digitale, il titolo allude all’interazione tra il concetto di “io” e di “occhio”, simboleggiando sia la natura oggettiva che soggettiva del lavoro dell’artista. Inoltre, il titolo fa riferimento all’adozione da parte di Attard di un dispositivo digitale di tracciamento oculare come mezzo di creazione artistica, offrendo un parallelismo tra questi disegni storici tangibili su pietra e il disegno digitale contemporaneo. Entrambi i processi sono forme di tracciamento, talvolta involontari, sempre effimeri o immateriali, delle azioni umane nel tempo.
Il titolo I will follow the ship simboleggia la natura soggettiva e oggettiva del lavoro di Attard, che utilizza un dispositivo di tracciamento oculare per disegnare. Presentato nel Padiglione Malta all’Arsenale, l’installazione multistrato sfida le nostre relazioni tecno-simbiotiche, esplorando la convergenza tra disegno contemporaneo, tecnologia digitale e immaginario storico. Affrontando tematiche come paternità, percezione e digitalizzazione, l’opera reagisce quindi all’espansione dell’intelligenza artificiale nella società contemporanea. In un contesto di cambiamenti climatici e domande sull’umanità in un mondo ipertecnologico, questi segni di speranza assumono perciò un nuovo significato. Nel 2024, il Padiglione Malta è stato commissionato dall’Arts Council Malta, con il sostegno del Ministero di Malta per il Patrimonio Nazionale, le Arti e il Governo Locale. Il progetto è stato guidato dal Team di Internazionalizzazione dell’Arts Council Malta, diretto da Romina Delia e supportato da Frank Psaila per la comunicazione e da Celine Portelli come coordinatrice. Questa sarà la quarta volta che l’Arts Council Malta partecipa con un proprio Padiglione Nazionale alla Biennale di Venezia, dopo le edizioni del 2017 con Homo Melitensis: una storia incompleta in 19 capitoli, del 2019 con Maleth/Haven/Port – Heterotopias of Evocation e del 2022 con Diplomazija Astuta.
“Questa sarà la prima volta che il padiglione nazionale di Malta sarà affidato ad un artista solista maltese alla Biennale d’Arte di Venezia. Matthew Attard, che sarà anche l’artista più giovane ad avere ha rappresentato Malta fino ad oggi, porta il suo progetto I WILL FOLLOW THE SHIP al Padiglione Malta, esplorando idee di esistenza e sopravvivenza umana nel punto di convergenza tra storia e futuro. Offre un affascinante contrappunto tra l’esperienza fisica di tutte le nostre vite e l’intervento del il digitale che sta accelerando il suo ruolo in tutto ciò che sperimentiamo”, ha detto Owen Bonnici, Ministro per il Patrimonio Nazionale, le Arti e il Territorio Governo.
“È un onore avere la fiducia di rappresentare il mio paese natale a Venezia Biennale 2024 e di sviluppare questo progetto insieme a un fantastico team curatoriale. È anche un privilegio esserlo in grado di ideare un progetto che parte da umili disegni di significato culturale, passando per quello tecnologico significa su una piattaforma così internazionale”, ha dichiarato Attard.
Matthew Attard, nato a Malta nel 1987, si distingue per la sua pratica artistica che esplora le immagini come costrutti sociali e culturali. Attraverso un approccio multimediale, Attard inserisce la sua pratica nell’ambito del disegno contemporaneo, evidenziando la sua natura versatile, performativa e basata sul tempo. Il suo interesse per lo sguardo come forma di disegno ha guidato la sua ricerca di dottorato presso l’Edinburgh College of Art dell’Università di Edimburgo, finanziata dal programma di borse di studio Malta Arts. Cresciuto a Malta, nel 2009 si trasferisce a Venezia e collabora con la Collezione Peggy Guggenheim e gli USA Padiglione alla Biennale Arte 2009 e 2011. Successivamente ritorna a Malta dove nel 2018 consegue il Master presso Laurea di ricerca presso il Dipartimento di Arti Digitali dell’Università di Malta. Per la prima volta ha esposto il suo lavoro in doppia mostra personale organizzata nel 2014 presso la Galleria Michela Rizzo di Venezia. Da allora ha esposto a Venezia, Roma, La Valletta, Genova, Londra, Pechino e Los Angeles tra le altre città. Inoltre, nel 2017 è stato selezionato per la 3a edizione del concorso Le Latitudini dell’Arte Biennale, al Palazzo Ducale, Genova, mentre nel 2018 gli è stato assegnato il premio Under 30 Euromobil Premio ad ArteFiera, Bologna. È stato selezionato tre volte per esibirsi nel contesto di “Ten Artists to Watch” al LACDA (Los Angeles Center for Digital Arti) e nel 2019 è stato invitato a partecipare ad Artissima Telefono presso gli spazi OGR di Torino. Di recente è stato selezionato per il Lumen Prize 2021. Rajt ma rajtx… naf li rajt è una delle principali mostre personali di Matthew, a cura di Elyse Tonna alla Valletta Contemporary nel 2021. Nel 2022 gli viene commissionata l’opera Here’s How I Did Not See What You Wanted Me To See nell’ambito della residenza digitale OPEN al Blitz, Valletta, a cura di Sara Dolfi Agostini. La recente mostra personale, Ship of Fools, si è tenuta nel marzo 2023 presso la Galleria Michela Rizzo, Venezia.