Ad Atene una grande fabbrica di tabacco sarà trasformata in un centro culturale: si tratta della pubblica fabbrica di tabacco di Via Lenorman, costruita nel 1928 e terminata nel 1930, un grande edificio che copre una superficie di 19mila metri quadri. La struttura fu fatta costruire dallo Stato con l’obiettivo di accogliere al suo interno manifatture di realizzazione di sigari e sigarette e aziende operanti nel settore del confezionamento, oltre a negozi, uffici e sale in cui i frequentatori del luogo si potevano trattenere. L’edificio è stato poi, negli anni, destinato a diversi altri usi: per esempio è stato un carcere, un centro di accoglienza per rifugiati, e sede di uffici pubblici (per esempio del Ministero delle Finanze). Nel 1989, l’edificio è stato dichiarato monumento protetto da parte del Ministero della Cultura. Oggi, metà del complesso è inutilizzata, mentre la metà in uso ospita la Biblioteca del Parlamento ellenico.
Nel 2008 la facciata è stata restaurata, mentre nel 2016 a subire un intervento è stata la copertura dell’atrio, realizzata in vetro e acciaio. Adesso, come anticipato, c’è l’idea di destinare gli spazi inutilizzati a centro culturale: la riconversione degli spazi è una delle tante iniziative che la Grecia sta intraprendendo per festeggiare i duecento anni dalla rivoluzione del 1821, al termine della quale il paese riuscì a ottenere l’indipendenza dall’Impero Ottomano. Si tratta di una data cruciale per la Grecia perché è ritenuta la data d’inizio del moderno Stato greco.
Le operazioni che trasformeranno la fabbrica di Via Lenorman in un centro culturale sono rese possibili dalla fondazione Neon, costituita nel 2013 dal collezionista Dimitris Daskalopoulos, che finanzierà l’operazione mettendo a disposizione un milione di euro: i lavori, che sono seguiti dal dipartimento dei servizi tecnici del Parlamento, prevedono lo smantellamento del materiale inutilizzato, le riparazioni e le pulizie delle sale, il rinnovamento degli ambienti, l’equipaggiamento dei locali con le infrastrutture necessarie ad accogliere mostre ed eventi, il miglioramento del sistema di aria condizionata. In più sono previsti lavori per adeguare gli impianti elettrici e idraulici e per rafforzare le misure di sicurezza, oltre che per dotare l’intero centro di una rete wi-fi che sarà accessibile ai visitatori. Le risorse serviranno anche per acquistare la mobilia per il nuovo centro.
Il centro dovrebbe aprire nel giugno del 2021, data per cui è fissata l’inaugurazione della prima mostra, che s’intitolerà Portals e che sarà curata da Elina Kountouri, direttrice della fondazione NEON, e da Madeleine Grynsztejn, direttrice del Museum of Contemporary Art di Chicago. Si tratterà di una mostra molto in tema con le celebrazioni per il duecentesimo anniversario della rivoluzione, perché parlerà di come nuove realtà si sono formate e hanno modellato epoche proprio attraverso sollevazioni o moti rivoluzionari. Parteciperanno quaranta artisti contemporanei, sia greci sia stranieri, con anche nomi importanti, come quelli di Danh Vo, Michael Rakowitz, Glenn Ligon.
“Nel 2021, NEON, in collaborazione col Parlamento ellenico”, afferma Elina Kountouri, “presenterà una mostra internazionale d’arte contemporanea intitolata Portals. La mostra cercherà di sottolineare come questo momento storico ci stia facendo attraversare un ‘portale’. Quando ne usciremo, avremo necessità di riaffermare, per il bene delle future generazioni, il nostro impegno su determinati valori: la legge, i diritti umani, la democrazia. La scala globale di queste sfide e le conseguenze della pandemia rendono imperativa questa riaffermazione“.
“Nel 2020”, dichiara invece Madeleine Grynsztejn, “la comunità globale è stata squarciata da un paradosso: gli esseri umani, costretti a isolarsi dagli altri, sono diventati molto consapevoli della loro interdipendenza. Obbligati a stare a casa, si sono subito trovati in un ambiente iper-localizzato, in maniera inversamente proporzionale rispetto al mondo profondamente connesso e orientato all’internazionalità. Le connessioni fisiche e la necessità sociale di affermare la vita sono diventate potenzialmente mortali. Questo momento di paradosso ha condotto a molte verità rivelatorie e ha accelerato i cambiamenti. L’arte contemporanea è la benzina di questa evoluzione. L’arte infatti è fondamentale in momenti come questi, perché ci illumina su chi siamo, dà forma alle nostre esperienze, allarga le nostre prospettive, e ci guida verso la società che vorremmo. Il fondatore di NEON, Dimitris Daskalopoulos, ha sempre compreso il potente ruolo dell’arte e della cultura, e la sua organizzazione è perfettamente adatta a trasmettere questo potere. In qualità di Pritzker Director del Museum of Contemporary Art di Chicago, sono onorata di essere stata invitata dalla direttrice di NEON, Elina Kountouri, a curare questa mostra assieme a lei. La sede di questa mostra, quella che fu un tempo la fabbrica pubblica di tabacco di Atene, adesso sede della Biblioteca del Parlamento ellenico, è significativa per le sue profonde radici economiche, politiche, intellettuali, storiche. Connessioni che verranno approfondite anche in virtù dell’apertura della mostra in occasione del bicentenario della liberazione della Grecia nel 1821. L’arte contemporanea prospera in un contesto così profondamente rilevante; sposa il passato al presente, riconcilia i paradossi attuali e punta al futuro”.
Nella foto, la fabbrica di tabacco di Via Lenorman. Ph. Credit Giorgos Charisis
Grecia, ad Atene una grande fabbrica di tabacco diventerà un importante centro culturale |