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Redazione
, scritto il 19/02/2021
Categorie: Arte contemporanea
Casa Italia, la residenza che ospita gli atleti della squadra italiana ai Mondiali di Sci di Cortina d'Ampezzo 2021, è un ambiente di design e arte. Con una importante selezione di opere d'arte contemporanea, curata da Beatrice Bertini e Benedetta Acciari.
Arte contemporanea e design per accogliere i campioni italiani dello sci alpino che fino al 21 febbraio sono in cerca di medaglie ai Mondiali di Sci di Cortina 2021: il progetto di Casa Italia, la residenza che accoglie il ritiro della squadra azzurra, è stato progettato con lo scopo di ospitare alcune delle migliori eccellenze italiane per offrire agli atleti dell’Italia un ambiente non solo accogliente, ma anche raffinato. Il progetto, intitolato Casa Italia Collection - FISI, nasce dalla collaborazione tra la Federazione Italiana Sport Invernali (FISI), il CONI e Sport Salute Spa: il progetto è a cura di Claudia Pignatale, fondatrice della galleria Secondome di Roma, mentre le curatrici Beatrice Bertini e Benedetta Acciari della galleria Ex Elettrofonica si sono occupate della selezione delle opere d’arte.
Gli spazi di Casa Italia sono stati realizzati con arredi interamente Made in Italy: gli arredi sono di Edra, apprezzata azienda della Valdera, con sede a Perignano (provincia di Pisa), che dal 1987 esporta nel mondo i suoi arredi di design di alta qualità, realizzati con materiali di pregio, lavorazioni artigianali, tecnologia avanzata. E poi ancora, le sedie Gina e le poltrone Margherita portano la firma del designer Jacopo Foggini, le poltrone Grinza sono di Fernando e Humberto Campana, mentre il divano On the Rocks è opera del designer Francesco Binfarè. La luce è garantita da lampade Clizia disegnate da Adriano Rachele per Slamp, mentre gli arredi esterni Allaperto Mountain sono un progetto di Matteo Thun e Antonio Rodriguez per Ethimo.
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Casa Italia a Cortina. Ph. Serena Eller
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Casa Italia a Cortina. Ph. Serena Eller
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Casa Italia a Cortina. Ph. Serena Eller
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Casa Italia a Cortina. Ph. Serena Eller
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La selezione di opere d’arte
Il cuore del progetto sono tuttavia le opere selezionate da Bertini e Acciari. Si comincia con quelle dell’artista Marco Bernardi (Roma, 1969), che vanta già una certa esperienza in fatto di arte e sport, avendo esposto per gli Internazionali d’Italia di Tennis, e poi ancora per le celebrazioni dei 100 anni del CONI e in altre occasioni. A Casa Italia, Bernardi ha portato dieci Italiette prêt-à-porter: piccole immagini dell’Italia che decorano le pareti della residenza azzurra. Ogni pezzo dell’installazione e? stato cucito a mano dall’artista, che nel tempo ha collezionato le stoffe con le quali ha realizzato i suoi lavori. L’idea alla base dell’opera è che la particolarita? della forma geografica della nostra nazione la renda inconfondibile e immediatamente riconoscibile: così l’Italia diventa il simbolo della fantasia irrefrenabile del fare italiano, della capacita? di cambiamento e di contaminazione positiva e spontanea che porta il nostro paese ad essere esempio nel mondo di unicita? e molteplicita? allo stesso tempo.
In mostra a Casa Italia, Bertini e Acciari hanno portato anche sei Cuori di Marco Bernardi, della stessa dimensione dell’organo umano, avvolti da stoffe e pellicce. Con queste opere, l’artista intende creare un prezioso monumento al cuore, sede della vita e dei sentimenti, luogo della funzione e dell’emozione.
Bernardi non è l’unico artista: nella sala principale si può infatti ammirare un neon di Massimo Uberti (Brescia, 1966), artista specializzato proprio nelle sculture luminose. A Casa Italia, Uberti porta Spazio amato: negli intenti dell’artista uno “spazio amato” è qualcosa di diverso per ciascuno di noi, ma comunque sempre un approdo sicuro. Nel contesto di Casa Italia Collection l’opera intende sottolineare che, ovunque si trovi Casa Italia nel mondo, quando vi si accede si è a casa, nel senso di luogo in cui si viene accolti. Inoltre in questa circostanza, lo spazio amato è l’Italia stessa, in cui ci troviamo e dove veniamo a sostenere i nostri atleti.
Infine, completa la selezione di opere d’arte un lavoro di grandi dimensioni di Francesca Pasquali (Bologna, 1980), Iceberg, un grande tondo reminiscente di certe sculture di Mario Ceroli (una delle quali peraltro esposta al MAMbo di Bologna, città dove Pasquali si è formata, presso la locale Accademia di Belle Arti), formato da cannucce di plastica trasparente riciclate, tagliate a diverse lunghezze e assemblate su Plexiglas lucidato a specchio di forma circolare. In questo contesto l’opera è intesa come citazione dell’oro delle medaglie che vengono contese dagli atleti, ma il materiale con cui l’opera è realizzata allude anche all’importanza di prendersi cura del pianeta.
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Una delle Italiette prêt-à-porter di Marco Bernardi
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Cuore e una delle Italiette prêt-à-porter di Marco Bernardi
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Iceberg di Francesca Pasquali
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Casa Italia a Cortina. Ph. Serena Eller
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Casa Italia a Cortina. Ph. Serena Eller
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Casa Italia a Cortina. Ph. Serena Eller
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