Firenze, Anselm Kiefer a Palazzo Strozzi. Ecco com'è allestita la nuova grande mostra


Protagonista della nuova grande mostra di Palazzo Strozzi a Firenze è l’artista tedesco Anselm Kiefer. Esposti lavori storici e nuove opere. 

La nuova grande mostra di Palazzo Strozzi a Firenze ha per protagonista uno dei più importanti artisti viventi: Anselm Kiefer (Donaueschingen, 1945): gli spazi del palazzo rinascimentale, incluso il cortile, saranno infatti invasi dal 22 marzo al 21 luglio 2024 dalla sua arte, tra lavori storici e nuove opere. A cura di Arturo Galansino, direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi, l’esposizione dal titolo Anselm Kiefer. Angeli caduti sarà occasione per entrare in contatto diretto con la produzione dell’artista tedesco, famoso per la sua profonda ricerca sui temi della memoria, del mito, della storia, della letteratura e della filosofia. Con l’utilizzo di diversi materiali e tecniche, Kiefer realizza lavori celebri per una forte presenza fisica e tattile, che stabilisce una connessione immediata con lo spettatore. Profondamente interessato al loro valore alchemico, l’artista trasforma materie grezze come piombo, cera, semi, terra, fiori, sabbia e cenere in opere imponenti e suggestive, fatte di dense stratificazioni. Utilizzando l’elettrolisi o il fuoco, ad esempio, i materiali vengono sottoposti a reali trasformazioni fisiche. I diversi strati visivi, le sedimentazioni, offrono una lettura multipla, rivelando all’osservatore nuovi dettagli e significati. Ogni opera di Kiefer esprime il rifiuto del limite, non solo nella monumentalità o nella materialità ma soprattutto nella ricchezza di risorse con le quali si addentra nelle profondità della memoria e del passato.

L’espressione del titolo “angeli caduti” indica gli angeli cacciati dal Paradiso per essersi ribellati a Dio. Nella mostra di Palazzo Strozzi quest’immagine simbolica, rappresentazione dell’intera umanità, diventa punto di partenza: l’esposizione vuole infatti essere un viaggio attraverso allegorie, figure e forme che riflettono sull’identità, la poesia, le vicende storiche, i diversi pensieri filosofici. Un percorso d’introspezione sull’essere umano, che esplora le connessioni tra passato, presente e futuro, utilizzando pittura, scultura, installazione e fotografia.

“Anselm Kiefer ha lavorato a Palazzo Strozzi realizzando un progetto espositivo totalmente nuovo che esalta la forte vitalità della sua arte”, ha dichiarato Arturo Galansino. “Kiefer è uno dei massimi artisti viventi e la sua ricerca attinge dalla letteratura, dalla filosofia e dalla storia, in una riflessione continua sulla natura dell’essere umano. A Palazzo Strozzi le sue opere sono messe in dialogo con l’architettura rinascimentale, amplificando le stratificazioni dei loro significati intorno a temi come la memoria, la storia e la guerra. La mostra diviene un invito a tutti i visitatori a investigare la complessità dell’esistenza tra passato, presente e futuro e nella dialettica tra spiritualità e materialità”.

Il percorso espositivo, ideato appositamente da Kiefer per gli spazi di Palazzo Strozzi, si compone di venticinque opere storiche e di recente produzione e comprende anche un lavoro immersivo composto da sessanta tele di varie dimensioni. Si parte da Engelssturz (Caduta dell’angelo, 2022-2023), il grande dipinto di oltre sette metri d’altezza, collocato nel cortile del palazzo rinascimentale, che per soggetto il famoso brano dell’Apocalisse che descrive il combattimento tra l’arcangelo Michele e gli angeli ribelli, metafora della lotta tra il Bene e il Male. La sua installazione è stata resa possibile grazie al sostegno della Fondazione Hillary Merkus Recordati. Nella prima sala il tema degli angeli caduti si ritrova in Luzifer (Lucifero, 2012-2023), monumentale dipinto che rappresenta l’angelo ribelle che precipita nell’abisso, reinterpretato con materiali che rimandano alla storia contemporanea e recente, in particolare alla guerra, tema ricorrente nella produzione dell’artista tedesco. Nella sala successiva si trovano invece le opere Für Antonin Artaud: Helagabale (Per Antonin Artaud: Eliogabalo, 2023) e SOL INVICTUS Heliogabal (2023), dipinti in cui emergono simboli ricorrenti nel linguaggio visivo kieferiano: i girasoli e i serpenti. I primi sono piante legate al sole ma anche alla terra, i secondi sono spesso nel lavoro di Kiefer simboli di rigenerazione. Una sezione è poi dedicata alla filosofia, poiché l’artista stesso afferma che “la pittura è filosofia”. Vengono qui presentate tre grandi opere inedite legate a questa disciplina: La Scuola di Atene (2022) che rimanda a Raffaello e al famoso affresco nella Stanza della Segnatura, Vor Sokrates (Prima di Socrate, 2022), e Ave Maria (2022). Anche una delle opere storiche esposte in mostra è legata alla filosofia: la grande xilografia Hortus Philosophorum (Il giardino dei filosofi, 1997-2011) che raffigura un campo di girasoli il cui formato verticale allude all’unione tra terra e cielo; uno dei fiori cresce prendendo nutrimento dall’ombelico di un uomo nudo disteso a terra, che rappresenta sia l’artista stesso sia la figura del filosofo, medico, occultista e alchimista inglese Robert Fludd. Nelle sale centrali sono invece collocate vetrine, una tipologia di opere in cui Kiefer crea microcosmi inserendo materiali e oggetti collegati a scritte di suo pugno. En Sof (L’Infinito, 2016) è dedicata al pensiero cabbalistico e alla mistica ebraica; Das Balder-Lied (La canzone di Balder, 2018) si ispira alla letteratura scandinava; Danae richiama la mitologia classica. Tra i materiali utilizzati in queste opere spicca il piombo, materiale d’elezione di Kiefer, alla base delle sue sperimentazioni. In Locus solus (Il luogo solitario, 2019-2023), Kiefer fa riferimento all’omonimo testo del 1914 dell’autore francese Raymond Roussel. Come in questa opera, tema fondamentale dell’esposizione è il rapporto di Kiefer con la letteratura e il suo confronto con opere letterarie e voci di ogni tempo. Vi sono inoltre A phantom city, phaked of philim pholk (Una città fantasma, falsata dalla folla dei film) e archaic zalotypia and the odium teleologicum (zelotipia arcaica e lo odium teleologicum), entrambi legati a Finnegans Wake di James Joyce. La mostra prosegue con l’installazione immersiva Verstrahlte Bilder (Dipinti irradiati, 1983-2023) che comprende sessanta dipinti che occupano completamente le pareti e il soffitto di una delle più grandi sale di Palazzo Strozzi. Realizzata appositamente per la mostra fiorentina e dotata anche di superfici specchianti poste al centro dello spazio, l’installazione vuole invitare l’osservatore a immergersi nell’arte stratificata e totalizzante di Kiefer. Olio su tela, gommalacca e tessuto sono solo alcuni dei materiali utilizzati per creare un’esplorazione inquietante sui temi della distruzione e del decadimento. Altro tema della mostra è la mitologia, personale e collettiva, che l’artista esplora anche reinterpretando suoi lavori precedenti, come rielaborazioni di materiali, temi e composizioni. Il riferimento alla mitologia classica è evidente in opere come Daphne (Dafne, 2008-2011) e Nemesis (2017). Rimanda invece alla sua infanzia l’opera Der Rhein (Il Reno, 1982-2013). Il percorso espositivo si conclude con una sezione speciale dedicata alla celebre serie Heroische Sinnbilder (Simboli eroici), qui presentata attraverso quattro fotografie stampate su piombo. Nel 1969 Kiefer si fece fotografare eseguendo quelle che chiamerà Besetzungen (Occupazioni) in varie località europee. Con indosso l’uniforme da ufficiale della Werhmacht del padre, Kiefer replica il saluto del Sieg Heil con il braccio alzato, sebbene in maniera meno marziale rispetto all’originale. Kiefer utilizza un gesto caratteristico del regime nazista con l’intenzione di affrontare, con volontà provocatoria, la storia recente del popolo tedesco. Infine, per richiamare la precarietà della vita umana e la transitorietà del tempo, ma anche a dimostrazione dell’importanza della poesia, della scrittura e della parola nella pratica artistica kieferiana, la mostra si chiude con i versi del 1930 del poeta Salvatore Quasimodo tracciati da Kiefer stesso su una parete della sala: “Ognuno sta solo sul cuor della terra / trafitto da un raggio di sole / ed è subito sera”.

La mostra è promossa e organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi. Sostenitori pubblici: Comune di Firenze, Regione Toscana, Camera di Commercio di Firenze. Sostenitori privati: Fondazione CR Firenze, Comitato dei Partner di Palazzo Strozzi. Main Partner: Intesa Sanpaolo. Con il contributo di Città Metropolitana di Firenze. Con il supporto di Gagosian. Si ringrazia Maria Manetti Shrem e Fondazione Hillary Merkus Recordati.

Per info: www.palazzostrozzi.org

Immagini: Anselm Kiefer. Angeli caduti, Palazzo Strozzi, Firenze, 2024. Foto di Ela Bialkowska, OKNO Studio. Credit Anselm Kiefer.

Cortile
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Allestimento sala
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Anselm Kiefer. Angeli caduti, Palazzo Strozzi, Firenze, 2024. Foto di Ludovica Arcero, SayWho.
Anselm Kiefer. Angeli caduti, Palazzo Strozzi, Firenze, 2024. Foto di Ludovica Arcero, SayWho.

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