Georges Seurat, vita, opere e stile del padre del puntinismo


Georges Seurat, grande pittore francese, dedicò tutta la vita allo studio scientifico del colore dando vita al movimento puntinista.

Georges Seurat (Parigi, 1859 - 1891) è stato uno dei massimi pittori francesi del XIX secolo, creatore del puntinismo (pointillisme), la tecnica pittorica che utilizza piccole quantità di colore abbinandoli in modo da non mescolarli, affinché sia l’effetto ottico dato dalla vicinanza e dal contrasto di questi punti a mischiare i colori. È considerato uno dei grandi pittori del post-impressionismo insieme a Paul Cézanne, Paul Gauguin e Vincent Van Gogh, e ha influenzato con le sue opere le avanguardie del Novecento.

La sua evoluzione artistica ruota attorno allo studio dei colori e della luce: lui stesso diceva che “l’arte è armonia. L’armonia è l’analogia dei contrasti, l’analogia di somiglianze, di tono, di ombra, di linea, considerate dalla dominante, e sotto l’influenza di combinazioni di luci felici, calme o tristi”.

Seurat credeva anche che il rigore scientifico si potesse unire alla libertà creativa: “Bisogna osservare la natura con gli occhi dello spirito e non solo con gli occhi del corpo, come un essere privo di ragione […]. Vi sono occhi di pittore come voci di tenore, ma questi doni della natura devono essere nutriti dalla scienza per giungere al loro completo sviluppo […]. La scienza libera da tutte le incertezze, permette di muoversi in tutta libertà in un ambito assai esteso, è dunque una duplice ingiuria per l’arte e per la scienza credere che una escluda necessariamente l’altra. Essendo tutte le regole insite nelle leggi stesse della natura, niente è più semplice che individuarne i principi, e niente è più indispensabile. Nell’arte, tutto deve essere voluto”.

Georges Seurat
Georges Seurat

La vita di Georges Pierre Seurat

Georges Pierre Seurat nacque il 2 dicembre 1859 a Parigi, figlio di una coppia borghese. Il padre Chrysostome Antonine Seurat era un ufficiale giudiziario, la madre Ernestine Faivre si occupava della famiglia. Fin da piccolo Seurat si appassiona al disegno e alla pittura, grazie allo zio Paul Haumenté pittore dilettante, che gli insegnò le basi. Si iscrisse ad una scuola di disegno ed ebbe come insegnante lo scultore Justin Lequien. In quegli anni Seurat si dedicò principalmente al disegno, imparando dai maestri del passato attraverso la copia dei loro lavori.

Nel 1867 uscì il libro Grammaiere Des Arts du Dessin del critico d’arte Charles Blanc, testo che appassionò molto Seurat. Blanc teorizzava una nuova pittura: tramite lo studio dei colori primari e complementari e il loro corretto utilizzo, i colori si potevano accostare in modo tale che si influenzassero a vicenda, così da ottenere una maggior espressività. Con il suo compagno di studi e amico Edmond Aman-Jean, nel 1878 si iscrisse all’École des Beaux-Arts. All’accademia, Seurat non si dedicò solo al disegno ma anche alla lettura e allo studio di testi come La teoria dei colori di Goethes e Legge del contrasto simultaneo dei colori del chimico Michel Eugène Chevreul. Si tratta di teorie e tecniche che anche gli impressionisti avevano provato (dati con piccole pennellate, i colori complementari se mescolati si spengono ma se affiancati si accendono): tuttavia a differenza di quella degli impressionisti la pittura di Seurat è più matematica, dal momento che studiò in modo scientifico la sua tecnica non lasciando niente al caso.

Nel 1879 Seurat e Aman-Jean ed Ernest Laurent visitarono la quarta mostra impressionista, e rimasero profondamente colpiti dal nuovo stile di pittura: decisero di non frequentare più l’accademia, poiché la nuova corrente artistica li ispirò a creare qualcosa di loro. Affittarono insieme uno studio dove poter discutere le loro teorie e dipingere le loro prime tele (Testa di ragazza, 1877-1879). A fine anno Seurat venne chiamato dall’esercito per assolvere ai suoi obblighi di leva, e passò un anno di servizio presso Brest (città portuale in Bretagna): qui si dedicò al disegno affinando la tecnica del chiaro scuro. Tornò a Parigi nel 1881, affittò uno studio per conto suo, continuando a studiare la pittura e il colore, affiancando la pratica alla teoria, studiando testi come Modern Chromatics del fisico statunitense Odgen Rood.

Nel 1884 venne creata la Società degli Artisti Indipendenti (Société des Artistes indépendants) che organizzava il Salon des Indipéndants: la mostra andava contro i Salon dell’Accademia (mostra riservata ad artisti selezionati dalla giuria dell’Accademia) e in generale contro quelli organizzati da istituzioni ufficiali. Il Salon des indépendants fu inaugurato il 1° dicembre dello stesso anno, vi presero parte 450 artisti e Seurat partecipò con Un bagno ad Asnières (1883-84). Entrò a far parte della società degli artisti indipendenti dove conobbe il pittore Paul Signac, e scambiando con lui teorie e pareri i due artisti si influenzarono: Seurat rimosse dalla sua tavolozza i colori terrosi e Signac si interessò alla teoria del contrasto dei colori. A fine anni Ottanta, Seurat fece molti viaggi in Normandia: visitò in particolare Grandcamp-Maisy e Port-en-Bessin. In questi luoghi di grande ispirazione Seurat dipingeva il mare e le sue spiagge, e di questo periodo ci rimangono quadri come Grandcamp, una sera (1885) e Port-en-Bessin, avamposto, alta marea (1888).

Partecipò nel 1886 al secondo Salon des Indèpendants e anche all’ultima mostra impressionista con l’opera Una domenica alla Grande-Jatte (1884-86). La tela non riscosse subito successo, sollevò accese discussioni e pesanti critiche, ma divenne comunque il manifesto della nuova corrente pittorica, il neoimpressionismo. In segreto l’artista coltivò una relazione con la modella Madeleine Knobloch: Signac la ritrae in Giovane donna che si incipria (1889-90). La relazione venne scoperta dagli amici e dalla famiglia quando nel 1890 Madeleine diede alla luce il loro figlio, Pierre Georges, anche se non erano sposati Seurat lo riconosce come suo. Negli ultimi anni Seurat si dedicò a dipingere scene in movimento: nella maggior parte delle sue opere i protagonisti sono statici, congelati nel tempo. Un soggetto che si prestava a questo progetto era il mondo dello spettacolo. Temi come le ballerine di Chahut (ballo simile al Can-Can) e gli artisti del circo sono i soggetti di tele come Le Chahut (1889-90) e Il circo (1890-91). Seurat venne a mancare improvvisamente il 29 marzo 1891, probabilmente a causa di una difterite.

Georges Seurat, Testa di giovane donna (1877-1879; olio su tela, 30,4 x 25 cm; Washington, The Dumbarton Oaks)
Georges Seurat, Testa di giovane donna (1877-1879; olio su tela, 30,4 x 25 cm; Washington, The Dumbarton Oaks)
Georges Seurat, Il tagliaerba (1881-1882; olio su tavola, 16,5 x 21 cm; New York, Metropolitan Museum)
Georges Seurat, Il tagliaerba (1881-1882; olio su tavola, 16,5 x 21 cm; New York, Metropolitan Museum)
Georges Seurat, La foresta di Pontaubert (1881; olio su tela, 79,1 x 62,5 cm; New York, Metropolitan Museum)
Georges Seurat, La foresta di Pontaubert (1881; olio su tela, 79,1 x 62,5 cm; New York, Metropolitan Museum)
Georges Seurat, Un bagno ad Asnières (1884; olio su tela, 201 x 300 cm; Londra, National Gallery)
Georges Seurat, Un bagno ad Asnières (1884; olio su tela, 201 x 300 cm; Londra, National Gallery)

Le opere e lo stile

Georges Seurat fa parte dei pittori post-impressionisti, e si può considerare il padre del movimento puntinista. Lo studio scientifico e analitico dei colori non preclude in Seurat lo studio del bianco e nero, la luce e le ombre sono alla base dei suoi studi e di tutte le sue opere, prediligendo la tecnica del pastello su carta.

Dopo la visita alla mostra impressionista del 1879 Seurat inizia a sperimentare con i colori ad olio, cercando di trovare il suo stile personale per esprimersi. In questo periodo si collocano opere molto diverse tra di loro soprattutto per quanto riguarda la stesura del colore, come La foresta di Pontaubert (1881) composta con macchie di colore molto piccole e fitte (qui il colore viene mescolato e non accostato come nella tecnica del puntinismo), e in opere degli stessi anni si nota come il gesto della pennellata cambi, come ne il tosaerba (1881-82) dove è ben visibile il movimento della mano dell’artista. Questa continua sperimentazione durerà fino al 1884 con Un bagno a Asnières, dove lo stile si definisce. Nell’opera Seurat ritrae uomini e ragazzi sulla riva della Senna, alcuni fanno il bagno e altri osservano il fiume, la scena congela un momento della giornata, niente si muove tutto è fermo, statuario. Con quest’opera Seurat anticipa la tecnica del puntinismo, e si nota ciò soprattutto nel modo in cui l’artista tratta il colore: nel cielo, nell’erba, l’acqua e gli alberi in lontananza. Seurat, inoltre, reintroduce in pittura i contorni delle figure che si erano persi con la pittura impressionista.

Il grande capolavoro Una domenica alla Grande-Jatte (1884-86) sarà la conclusione di tutti gli studi condotti da Seurat, preceduta da molti studi e disegni preparatori. Nel dipinto Una domenica alla Grande-Jatte Seurat ritrae persone di ogni ceto sociale che si rilassano nel parco. La tecnica è a tutti gli effetti puntinista, con piccole pennellate che accostano colori complementari. Anche questa scena si presenta congelata nel tempo, statuaria, infatti molte delle figure rappresentate da Seurat sono forme riprese dalla scultura egizia e greca. L’opera fu ripresa in mano da Seurat nel 1889: l’artista decise di aggiungere un bordo fatto di puntini rossi, arancioni e blu, che forniva una transizione visiva dalla cornice bianca all’opera (l’artista avrebbe poi continuato ad usare questa transizione in molti dei suoi quadri).

I temi raffigurati da Seurat variano: ritrae per esempio modelle (Modella di profilo, 1887) e nei suoi viaggi dipinge il mare e la natura che lo circonda, in particolare si sofferma sulle barche e sui porti: nel 1888 visitò Port-en-Bessin, di cui rimangono molti quadri.

A fine anni Ottanta Seurat iniziò a sperimentare: un nuovo periodo creativo che purtroppo si concluse con la sua prematura scomparsa. Inizia a dipingere temi allegri e di festa, caratterizzati da figure in movimento. Il Circo (1890-91) è una delle opere più famose di questo periodo anche perché Seurat non poté finirla. Questo quadro è meticolosamente studiato, dalle tonalità dei colori alle direzioni delle pennellate: Studio definitivo per il circo (1891) è il quadro che precede l’opera finale. Nella scena notiamo un grande contrasto cromatico tra il pubblico e i circensi. Il pubblico è rappresentato con colori che tendono al blu e al verde, e tutti sono statici e immobili: i circensi sono rappresentati in pieno movimento con tonalità calde, giallo e rosso. Il quadro da una sensazione di felicità e allegria grazie anche al particolare punto di vista: lo spettatore è dietro il clown che tiene i lembi del sipario, guidandolo all’interno del palco.

Georges Seurat, Una domenica alla Grande-Jatte (1884-1886; olio su tela, 207 x 308 cm; Chicago, The Art Institute)
Georges Seurat, Una domenica alla Grande-Jatte (1884-1886; olio su tela, 207 x 308 cm; Chicago, The Art Institute)
Georges Seurat, Passeggiata con cane, Studio per la Grande-Jatte (1884; matita su carta, 420,5 x 620,8 mm; Londra, British Museum)
Georges Seurat, Passeggiata con cane, Studio per la Grande-Jatte (1884; matita su carta, 420,5 x 620,8 mm; Londra, British Museum)
Georges Seurat, Port-en-Bessin, avamposto alta marea (1888; olio su tela, 66 x 82 cm; Parigi, Musée d'Orsay)
Georges Seurat, Port-en-Bessin, avamposto alta marea (1888; olio su tela, 66 x 82 cm; Parigi, Musée d’Orsay)
Georges Seurat, Il circo (1890-1891; olio su tela, 185,5 x 152,5 cm; Parigi, Musée d'Orsay)
Georges Seurat, Il circo (1890-1891; olio su tela, 185,5 x 152,5 cm; Parigi, Musée d’Orsay)
Georges Seurat, Studio definitivo per Il circo (1891; olio su tela, 55 x 46 cm; Parigi, Musée d'Orsay)
Georges Seurat, Studio definitivo per Il circo (1891; olio su tela, 55 x 46 cm; Parigi, Musée d’Orsay)

Dove vedere le opere di Seurat

Seurat ha lasciato molte opere, soprattutto tantissimi disegni. Opere importanti si trovano ovviamente in Francia: a Parigi, alcune opere sono conservate al Louvre, ma la maggior parte si trova al Museé d’Orsay (per esempio Il Circo e il suo studio, Modella di profilo, e alcuni dei suoi studi per la Grande-Jatte). In Europa troviamo opere di Seurat a Londra: alla National Gallery si trovano i Bagnanti di Asnières, alcuni dei suoi disegni come Passeggiata con cane sono conservati al British Museum, e anche alla Courtauld Galley sono presenti alcuni dei suoi lavori. Nei Paesi Bassi lo si può osservare al Museo Kröller-Müller di Otterlo.

Negli Stati Uniti d’America al Metropolitan Museum of Art a New York sono conservate molte opere importanti come Il taglia erba, La foresta di Pontaubert ed uno degli studi per Una domenica alla Grande-Jatte. Sempre negli USA alcune opere sono conservate ad Upperville (Virginia) alla Paul Mellon Collection, a Cleveland al Cleveland Museum of Art, mentre l’Art Institute di Chicago (Illinois) conserva Una domenica alla Grande-Jatte.

Purtroppo in Italia non sono presenti opere di Seurat, tranne per occasionali mostre temporanee.


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