Verona, il Museo di Castelvecchio ottiene un nuovo capolavoro: un polittico ligneo del '400


Il percorso del Museo Civico di Castelvecchio a Verona si arricchisce di un nuovo capolavoro: il Polittico di San Luca, opera di fine Quattrocento. Acquistato dal MiBACT, è stato concesso all’istituto veronese.

Si arricchisce, e con un’opera di grande pregio, il percorso del Museo Civico di Castelvecchio a Verona: è infatti da pochi giorni esposto nelle sale del museo uno straordinario polittico ligneo rinascimentale, noto come “Polittico di San Luca”, opera attribuita a un intagliatore veronese, risalente a un periodo compreso tra gli anni Settanta e Ottanta del Quattrocento. Il polittico è stato acquistato durante l’estate dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo ed è entrato a far parte del percorso di Castelvecchio dallo scorso 17 dicembre: il MiBACT lo ha destinato al museo veronese come deposito della Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro a Venezia.

Non conosciamo il nome dell’autore del polittico, ma è probabile che si tratti di un artista vicino alla bottega dei Giolfino e a Giovanni Zebellana (Verona, 1457 - 1504), tra i principali artisti del legno nella Verona di fine Quattrocento: il polittico, anzi, potrebbe essere un trait d’union tra l’attività dei Giolfino e quella di Zebellana. L’autore risentiva anche del clima di rinnovamento portato a Verona da Andrea Mantegna (Isola di Carturo, 1431 - Mantova, 1506), che tra il 1457 e il 1459 consegnava in città uno dei suoi più grandi capolavori, la Pala di San Zeno, avviando di fatto il Rinascimento veronese: l’impianto architettonico della cornice e la concezione delle statue sono ritenute dagli storici dell’arte l’indice di tale influsso mantegnesco.

Il polittico consta di due registri con tre scomparti ciascuno: al centro, nel registro superiore, figura la Madonna col Bambino in trono affiancata da san Bernardino da Siena a sinistra e san Vincenzo Ferrer a destra. Sotto, al centro si vede san Luca Evangelista seduto allo scrittoio con a fianco, sulla destra, san Rocco e, sulla sinistra, san Sebastiano. Le figure sono racchiuse entro un’elaborata cornice (si tratta ancora della cornice originale ed è integra), con montanti costituiti da lesene traforate (i trafori sono applicati su fondi in carta rossi o blu, a imitazione di smalti, secondo una tradizione tipica di queste zone) e colonnine foliate. L’insieme conserva ancora la policromia, che giunge a esiti di grande raffinatezza nella resa degli incarnati e nei dettagli preziosi degli ornamenti.

 

Ignoto intagliatore, Polittico di san Luca (1470-1480 circa; legno policromo; Verona, Museo di Castelvecchio, in deposito dalla Galleria Franchetti alla Ca' d'Oro)
Ignoto intagliatore, Polittico di san Luca (1470-1480 circa; legno policromo; Verona, Museo di Castelvecchio, in deposito dalla Galleria Franchetti alla Ca’ d’Oro)

Prima di arrivare nelle sale di Castelvecchio, il Polittico di San Luca è stato oggetto di un intervento conservativo. La sala che lo ospita è stata riallestita per l’occasione (senza alterare però gli equilibri voluti dall’allestimento storico di Carlo Scarpa), e permetterà di osservare l’opera accanto a opere di Carlo Crivelli, di Francesco Bonsignori, dello stesso Mantegna, oltre che di Francesco Benaglio e Domenico Morone, artisti che secondo gli esperti rivelano affinità stilistiche con l’ambito culturale dell’anonimo intagliatore che ha realizzato il polittico ligneo, e a loro volta dimostrano spunti mantegneschi.

Il Polittico è stato presentato lo scorso 17 dicembre al Museo di Castelvecchio, erano presenti il sindaco Federico Sboarina, l’assessore alla Cultura Francesca Briani, il direttore dei Musei Civici Francesca Rossi, il direttore della Direzione regionale Musei Veneto Federica Gonzato, l’antiquario Gian Marco Savio, che ha venduto l’opera al Mibact, e Pierantonio Bellini degli Amici dei Civici Musei d’Arte.

“Dall’ultimo Dpcm che ha imposto la chiusura dei musei”, ha dichiarato il sindaco, “è stato avviato un importante percorso di arricchimento delle collezioni dei Musei Civici veronesi che oggi, con questo Polittico in esposizione permanente a Castelvecchio, raggiunge indubbiamente uno dei suoi momenti più alti. Ringrazio il Mibact per l’opportunità offerta e per la stima riconosciuta al sistema museale civico di Verona, scelto per accogliere questo straordinaria opera”.

“Un risultato importante”, afferma l’assessore Briani, “frutto della lungimiranza gestionale del direttore Rossi che, quest’estate, con formale richiesta al Mibact, ha concretizzato l’assegnazione ai Musei Civici veronesi di questa stupenda opera quattrocentesca. Un capolavoro dal valore storico-artistico inestimabile, da oggi in mostra permanente negli spazi del Museo scaligero. In questo tempo di chiusura, per offrire al pubblico un’anteprima di questo capolavoro, saranno effettuati dei girati che saranno resi poi visibili sul sito e su social dei Musei”.

“Per le collezioni veronesi si tratta di una forma di valorizzazione senza precedenti nella storia dei Musei Civici di Verona”, spiega il direttore Rossi. “Espressione concreta della sintonia esistente tra il Ministero e i musei civici italiani, volta a sostenere lo sviluppo del sistema Museale Nazionale. Il Polittico è ora collocato a confronto con dipinti di Mantegna, Francesco Bonsignori, Carlo Crivelli e, in particolare, in rapporto con opere di Francesco Benaglio e Domenico Morone, che rivelano evidenti affinità stilistiche, con l’ambito culturale dell’intagliatore e mostrano analoghi riferimenti figurativi a modelli mantegneschi”.

 

Ignoto intagliatore, Polittico di san Luca, dettaglio
Ignoto intagliatore, Polittico di san Luca, dettaglio



Ignoto intagliatore, Polittico di san Luca, dettaglio
Ignoto intagliatore, Polittico di san Luca, dettaglio



Ignoto intagliatore, Polittico di san Luca, dettaglio
Ignoto intagliatore, Polittico di san Luca, dettaglio



Il Polittico di san Luca esposto a Castelvecchio
Il Polittico di san Luca esposto a Castelvecchio

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