Venezia, restaurati gli affreschi settecenteschi di Palazzo Badoer


A Venezia sono stati restaurati gli affreschi e gli stucchi settecenteschi di Palazzo Badoer, sede dell’università Iuav. Restituita piena leggibilità al pregevole ciclo.

A Venezia sono stati ultimati i restauri nelle due sale al primo piano nobile della sede dell’università Iuav a Palazzo Badoer: si tratta del restauro conservativo di due soffitti decorati con affreschi e stucchi del tardo Settecento, che fa seguito alla riqualificazione completa, all’adeguamento impiantistico e all’efficientamento energetico dei locali conclusa nel marzo 2022. Gli affreschi che decorano le sale di Palazzo Badoer erano stati oggetto di interventi che ne avevano in parte alterato le cromie originarie.

Le superfici pittoriche erano compromesse a causa dell’accumulo di patine nel tempo (nerofumo, particellato, polvere) e di infiltrazioni d’acqua; le superfici a stucco erano in parte state ricoperte da strati di scialbi (strati leggeri di malta o calce) che ne avevano modificato il colore da azzurro a verde; alcune sezioni dei decori in aggetto, dei capitelli e dei modellati si erano staccate ed erano andate perdute.

Il restauro (realizzato a cura dell’area tecnica dell’Università Iuav di Venezia, responsabile Ciro Palermo, direttrice dei lavori Caterina Gottardi, impresa esecutrice Costruzione & Restauro di Giuseppe Tonini) è stato utile per rimediare ai problemi manifestati dal ciclo e per restituire alle opere la loro leggibilità. Dopo la fase diagnostica preliminare, mediante indagini termografiche ed endoscopiche, si è passati al consolidamento delle parti in fase di distacco e alla pulitura delle superfici; sono state uniformate e colmate tramite stuccatura tutte le discontinuità (fessure, fori, lacune) e infine si è realizzato l’accompagnamento cromatico delle stuccature e il ritocco pittorico delle superfici dipinte. Ora gli affreschi del piano nobile sono finalmente leggibili al meglio.

Le due stanze, una detta di Diana o Giunone e l’altra detta delle Arti, sono attigue e le loro decorazioni sono state molto probabilmente realizzate durante un ammodernamento dei locali in occasione della celebrazione di un matrimonio. La pregevole decorazione del soffitto dell’alcova nella stanza di Diana, racchiusa in una cornice ovale finemente decorata a fiori e foglie colorati in pasta in aggetto, richiama la rappresentazione della Concordia coniugale: è raffigurata una coppia di giovani, accompagnati da Imeneo che regge la fiaccola alla presenza di Cupido; arco e turcasso sono ai piedi del giovane, che regge un drappo con due cuori, mentre la fanciulla tiene tra le mani un nido di rondini. Nella seconda sala, al centro dei quattro lati del soffitto, all’interno di cornici modanate in aggetto, sono stati realizzati monocromi a fresco che rappresentano le allegorie delle arti, della pittura, della scultura, della letteratura e della musica. Ai quattro angoli sono disposti due grifoni in stucco reggenti una ghirlanda e un’aquila con una conchiglia.

Per quanto riguarda una possibile attribuzione, “la realizzazione, sia degli stucchi che dell’affresco” spiega il restauratore Giuseppe Tonini, “potrebbe essere confrontata con i soffitti realizzati nello stesso periodo da pittori come Costantino Cedini, Fabio Canal e Giovanni Scajaro e stuccatori come V. Colomba, V. Colonna e F. Castelli, presenti in altri palazzi a Venezia: per esempio Cà Corner della Regina, Cà Contarini a Santa Maria Zobenigo (Santa Maria del Giglio), Cà Garzoni a Sant’Angelo, Cà Zorzi, Casa Musatti a Santa Maria Zobenigo e infine Cà Badoer ai S. Apostoli”.

Palazzo Badoer, sede dell’alta formazione dell’Università Iuav di Venezia, ospita la Scuola di Dottorato, la Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio, i Master e il centro studi ClassicA. L’edificio, documentato dal 1350, era in origine la «casa del priorato di San Giovanni Evangelista», appartenente alla famiglia Badoer. Diversi interventi si sono succeduti, documentati al 1712, fino all’attuale situazione edilizia. Nel 1974 Iuav ha acquistato il palazzo e nel 1978 ha avviato i lavori di manutenzione straordinaria e adeguamento funzionale come sede del Dipartimento di storia dell’architettura. Nuovi lavori di restauro, riqualificazione e efficientamento energetico si sono conclusi nel marzo 2022 con l’inaugurazione di quattro nuove aule in grado di ospitare complessivamente 110 studenti.

Il giardino di Palazzo Badoer, nel quale è collocato un piccolo teatro dove si svolgono letture ed eventi estivi, è stato dedicato alla giovane ricercatrice Valeria Solesin.

Gli affreschi restaurati
Gli affreschi restaurati
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