Grazie al progetto del Ministero della Cultura 100 opere tornano a casa, tre capolavori di Benvenuto Tisi detto il Garofalo (Ferrara, 1481 circa – 1559) hanno fatto ritorno a Ferrara, dove sono stati esposti al Museo Archeologico Nazionale di Palazzo Costabili. Si tratta della Pesca miracolosa, di Noli me tangere e della Crocifissione con la Vergine, la Maddalena e i santi Giovanni e Vito: i primi due provenienti dai depositi della Galleria Borghese di Roma, il terzo dalla Pinacoteca di Brera. La Crocifissione proveniva dal monastero delle Agostiniane annesso alla chiesa di San Vito di Ferrara ed entrò nella Pinacoteca di Brera nel 1811 in seguito alle requisizioni napoleoniche.
Le tre opere sono state esposte temporaneamente nella sala delle carte geografiche, in attesa di essere collocate definitivamente nella Sala del Tesoro al termine del nuovo allestimento. La scelta di collocare questi tre dipinti nella Sala del Tesoro di Palazzo Costabili si deve alla volta affrescata dallo stesso Garofalo tra il 1503 e il 1506, nella quale spicca un affresco che raffigura personaggi di rango affacciati a un’illusoria balconata.
I tre capolavori giunti ieri mattina si aggiungono alla tela San Bruno in preghiera con altri monaci di Carlo Bononi giunta dalla Pinacoteca di Brera lo scorso 15 dicembre e ora esposta nella collezione permanente della Pinacoteca Nazionale di Ferrara.
Immagine: Benvenuto Tisi detto il Garofalo, Crocifissione con la Vergine, la Maddalena e i santi Giovanni Evangelista e Vito (1522; olio su tela, 246 x 281 cm)
Tre capolavori del Garofalo tornano a Ferrara dai depositi della Galleria Borghese e dalla Pinacoteca di Brera |