In occasione della mostra Dante. Gli occhi e la mente. Le Arti al tempo dell’esilio, che sarà allestita nella Chiesa di San Romualdo di Ravenna dal 24 aprile al 4 luglio 2021 con la curatela di Massimo Medica, tornerà a Ravenna dopo circa 160 anni la Madonna in trono con Bambino. Direttamente dal Louvre di Parigi. Un’altra significativa opera che si aggiunge ai prestigiosi prestiti giotteschi dalle Gallerie degli Uffizi.
La scultura in origine proteggeva il sarcofago del Sommo Poeta. Dopo la sua morte avvenuta tra il 13 e il 14 settembre 1321, a seguito dell’ultima impresa diplomatica svolta per conto del da Polenta di Ravenna a Venezia, Dante venne sepolto in una piccola cappella addossata al muro del convento di San Francesco a Ravenna, anticamente conosciuta come la Cappella della Madonna per la presenza di un’antica immagine mariana identificata dallo studioso Corrado Ricci con quella oggi conservata al Museo del Louvre, proveniente infatti da Ravenna.
A seguito di diverse trasformazioni del sepolcro di Dante e della ricostruzione da parte dell’architetto Camillo Morigia, la statua fu rimossa completamente e si persero le sue tracce fino a quando, verso il 1860, venne acquistata a Ravenna dal collezionista francese e barone Jean-Charles Daviller (Roma, 1823-Parigi, 1883), il quale nel 1884 la donò al Museo del Louvre.
Si tratta di un indiscusso capolavoro realizzato in marmo, databile tra la fine del Duecento e gli inizi del Trecento, che ritorna per l’occasione nella città di origine, documentando la sua pertinenza alla tradizione bizantina, rivisitata tuttavia secondo una sensibilità già tutta occidentale e gotica. Ancora oggi nel Museo Dante di Ravenna si trova un calco in gesso dell’opera, donato alla città nel 1921 dal governo francese, in occasione delle solenni celebrazioni del VI Centenario della morte dell’Alighieri. L’altorilievo rappresenta la Vergine assisa in trono elegantemente drappeggiata all’antica, mentre il Bambino, benedicente con la mano destra e raffigurato come autorevole maestro, tiene il rotolo delle Sacre Scritture con la mano sinistra.
La mostra Dante. Gli occhi e la mente. Le Arti al tempo dell’esilio è promossa dal Comune di Ravenna, Assessorato alla cultura e organizzata dal MAR - Museo d?Arte della Città di Ravenna anche grazie al prezioso contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, della Camera di Commercio di Ravenna e della Regione Emilia-Romagna.
Immagine: Maestro veneziano-ravennate, Madonna in trono con Bambino (fine XIII secolo; marmo, 93,5 x 51,5 x 1.95 cm; Parigi, Louvre)
Torna a Ravenna dopo 160 anni la statua che proteggeva il sarcofago di Dante |