Importante ritrovamento a Soccavo, quartiere di Napoli: sull’oratorio di San Domenico, nella città campana della Diocesi di Pozzuoli, è stata identificata una pala raffigurante una Vergine col Bambino incoronata da due angeli, finora ignota agli studiosi, in pessimo stato di conservazione, e attribuita a Massimo Stanzione (Frattamaggiore, 1585 - Napoli, 1656), uno dei più grandi artisti del Seicento napoletano, dal professor Giuseppe Porzio, docente di storia dell’arte moderna all’Università di Napoli “L’Orientale”.
La tela è “connotata da un’umanissima e commovente dimensione affettiva”, spiega la Diocesi di Pozzuoli, e l’immagine riprende la tipologia, molto diffusa nell’Italia meridionale, della cosiddetta Madonna di Costantinopoli, ricalcando con precisione l’icona venerata nell’omonima chiesa di Napoli, il cui culto, secondo le fonti, si afferma in città a partire dalla peste del 1526, riattivandosi nelle successive, tragiche epidemie che affliggeranno il Regno di Napoli.
Secondo Porzio, l’opera è un vertice di Massimo Stanzione, per diverso tempo attivo anche a Pozzuoli in quanto fu coinvolto, assieme ad Artemisia Gentileschi e a Giovanni Lanfranco, nella decorazione pittorica della cattedrale di Pozzuoli. Il recupero di questa preziosa testimonianza di arte e di fede sarà oggetto di una pubblicazione scientifica curata dal Dipartimento di Scienze umane e sociali dell’Orientale dall’Ufficio Beni culturali ecclesiastici della Diocesi. L’opera, intanto, si prepara a un intervento di restauro che dovrà migliorare il suo stato di conservazione.
“Il ritrovamento di questa straordinaria opera di Massimo Stanzione ha sorpreso tutti”, commenta il direttore dell’Ufficio Beni culturali ecclesiastici, don Roberto Della Rocca. “Durante i sopralluoghi che l’Ufficio diocesano svolge nelle chiese della Diocesi, è stato meraviglioso fermarsi con il parroco don Francesco Scherillo di fronte a questa effige tenerissima della Vergine e ammirarne la delicatissima bellezza, che colpisce immediatamente chi la guarda, nonostante il pessimo stato di conservazione della tela. È infatti stato necessario ricorrere a repentine misure di messa in sicurezza dell’opera in attesa di un improcrastinabile restauro. Quando lo storico dell’arte, il professor Giuseppe Porzio dell’Università degli Studi di Napoli L’Orientale, ci ha comunicato che la paternità del dipinto spetta a Massimo Stanzione, l’emozione è stata incontenibile. Un ringraziamento va anche ai Carabinieri del Nucleo TPCe alla Soprintendenza che hanno seguito le fasi di recupero della tela. Ora aspettiamo tutti (Diocesi, parroco, fedeli, studiosi e appassionati) di poter ammirare presto l’opera restituita al suo splendore. Terminato il restauro sarà la Fondazione Centro Educativo Regina Pacis, a cui è affidatala gestione del Museo diocesano di Pozzuoli con il progetto culturale di inclusione sociale Puteoli Sacra, a organizzare una mostra nella quale poter ammirare, accanto alle operedi Artemisia Gentileschi, un ’nuovo’ dipinto di Massimo Stanzione”.
Importante ritrovamento in un quartiere di Napoli: riemerge dipinto di Massimo Stanzione |