Sono finiti, a Siena, i lavori di restauro alla Libreria Piccolomini, lo splendido ambiente rinascimentale annesso al Duomo di Siena che fu commissionato nel 1492 dal cardinale Francesco Todeschini Piccolomini, arcivescovo di Siena che, con questo straordinario locale, voleva celebrare la memoria dello zio materno, il papa Pio II, al secolo Enea Silvio Piccolomini, pontefice nonché fine umanista che fu in grado di raccogliere un cospicuo patrimonio librario. Todeschini immaginò la Libreria come il luogo dove conservare questo materiale, sul modello delle biblioteche francesi che erano annesse alle cattedrali, e della Biblioteca Vaticana. Tra il 1503 e il 1508, la Libreria fu poi affrescata dal Pinturicchio e dalla sua bottega con i celeberrimi affreschi che rievocano la vita e le imprese di Pio II, in dieci scene (vi collaborò anche il giovane Raffaello).
Il restauro, commissionato dall’Opera della Metropolitana di Siena, ha riguardato i banconi lignei, le teche, il portale, e il gruppo marmoreo delle Tre Grazie che spicca al centro della Libreria (è un’opera romana, copia di un originale ellenistico, acquisita da Todeschini a Roma, dal cardinale Prospero Colonna). Inoltre, la Libreria è stata dotata di una nuova illuminazione, installata grazie alla collaborazione con l’azienda Erco: l’obiettivo dei lavori è quello di migliorare la leggibilità dei corali, che grazie alle nuove luci, ai nuovi vetri delle teche e alla pellicola filtrante applicata alle vetrate della Libreria, consentirà di apprezzare meglio i preziosi volumi miniati.
L’intervento verrà presentato nel dettaglio alla stampa e al pubblico il 23 ottobre (con obbligo di prenotazione). Poi la Libreria Piccolomini riaprirà definitivamente i battenti, dato che durante i lavori aveva conosciuto alcuni periodi di chiusura.
Fonte: Ansa
Nell’immagine: la Libreria Piccolomini
Siena, finiti i restauri alla Libreria Piccolomini del Duomo. Il capolavoro di nuovo aperto |