A Roma parte l’intervento di restauro del camino e delle statue allegoriche del Salone d’Ercole di Palazzo Farnese, sede dell’Ambasciata di Francia in Italia. L’operazione è resa possibile grazie al sostegno dell’azienda Palazzetti in collaborazione con Fondaco Italia.
Il camino, alto circa quattro metri e cinquanta, è commisurato alla stanza nella quale è collocato: il Salone d’Ercole. Fiancheggiato da due figure inguainate, l’opera è composta da una decina di varietà di marmi policromi. Il tutto è coronato da due putti che reggono lo stemma di Ranuccio Farnese. Le due sculture, giunte a Palazzo Farnese nel 1628 dal monumento funebre di Paolo III, suo nonno, a San Pietro, ricordano la gloriosa ascendenza del cardinale.
L’opera si deve a Jacopo Barozzi detto il Vignola e a Guglielmo della Porta, e fu realizzato in mari policromi a partire dal 1564. Per il Vignola, incaricato dopo la morte di Michelangelo dell’arredamento e della parte posteriore del palazzo, l’opera sembra essere un mezzo per affermare il suo talento e mettere in applicazione le sue teorie. Gli ornamenti superiori sono infatti simili a quelli che decorano la prima pagina del suo trattato Regola delli cinque ordini d’architettura, pubblicato la prima volta nel 1562. Gioiello colorato in uno scrigno cosparso di ritratti di imperatori romani, è composto di vari marmi antichi, come il porfido o il portasanta, sottolineando così il gusto all’antica che lo pervade. Le incrostazioni, molto apprezzate dal Vignola, rimandano alla tecnica artigianale marmorea italiana e più specificamente romana, che torna di moda nel Cinquecento. Il gioco tra le forme organiche del corpo delle figure femminili o delle conchiglie di nautilus, e quelle rette e strutturanti, consente di conferire un certo ritmo all’opera. Il colore stesso dei marmi partecipa a creare questo movimento, le loro venature o la loro profondità mettono in risalto ogni elemento. Il lavoro del Vignola rientra in una tradizione franco-italiana più ampia, questi camini farnesiani hanno infatti ispirato vari architetti tra cui il francese Charles-Antoine d’Aviler durante il Settecento.
L’ultima grande impresa di restauro di queste tre opere risale al biennio 1928-1929. Sotto la direzione dell’architetto Emmanuel Pontremoli che intervenne sulla totalità del Salone di Ercole, la campagna fu importante e complessiva, così come ci indica la creazione di nuovi piedistalli per le statue della Porta.
Il nuovo restauro, che non pregiudicherà la visione dell’opera (il camino sarà sempre visibile e il pubblico potrà vedere le diverse fasi di avanzamento dei lavori, della durata di due mesi) durerà due mesi: l’inaugurazione dell’opera è fissata al 13 giugno. L’intervento si configura come una manutenzione straordinaria dell’opera ed è rivolto sia al recupero della completa leggibilità delle superfici in marmi bianchi e policromi, sia alla valorizzazione del monumento stesso. Le operazioni si articolano in diverse fasi: l’accurata spolveratura di tutte le superfici, attraverso adeguate metodologie a secco; la pulitura da operarsi con metodologie di tipo acquoso opportunamente supportate; un eventuale approfondimento della pulitura di alcune aree, mediante tecnologia LASER; la messa in sicurezza delle aree interessate da fessurazioni e fenomeni di scagliatura; la reintegrazione plastica e cromatica delle lacune. Il restauro è curato dal Consorzio Pragma – Conservazione e restauro beni culturali di Roma. Per Palazzetti quest’intervento segna la terza tappa di un percorso iniziato in collaborazione con Fondaco Italia con il restauro di 4 camini delle Sale Istituzionali di Palazzo Ducale a Venezia e proseguito a Torino con quello del caminetto monumentale del Salone delle Guardie Svizzere di Palazzo Reale.
Christian Masset, ambasciatore di Francia in Italia, si rallegra del restauro di “queste opere imprescindibili da Palazzo Farnese. Il camino detto del Vignola, ideato nel 1564 su commissione del cardinale Ranuccio Farnese all’architetto Jacopo Barozzi detto il Vignola, si impone come un testimone monumentale dell’arte del suo tempo. Voglio ringraziare lo sponsor, il Gruppo Palazzetti, e Fondaco Italia, che intervengono in un momento di grande cooperazione tra Francia e Italia per la protezione del nostro patrimonio”.
“Ringraziamo l’Ambasciata di Francia per avere accolto con sensibilità ed entusiasmo questa occasione unica di collaborazione”, dichiara Chiara Palazzetti, AD del Gruppo Palazzetti, “e siamo davvero entusiasti di contribuire attivamente alla salvaguardia di un tesoro cosi significativo e bisognoso di cure all’interno di Palazzo Farnese. Con l’avvio dei lavori di restauro compiamo, assieme a Fondaco Italia, una nuova tappa nel nostro impegno di difesa del patrimonio artistico italiano”.
“Siamo grati all’Ambasciatore Christian Masset e a tutti i suoi collaboratori per aver reso possibile questo progetto”, afferma Enrico Bressan, presidente di Fondaco Italia. “Realizzare questo restauro grazie a Palazzetti, gruppo leader a livello internazionale nel settore del riscaldamento domestico, è motivo di grande soddisfazione per noi a dimostrazione di un’imprenditorialità illuminata che fa della cura del patrimonio artistico una parte integrante della propria attività aziendale”.
Roma, parte il restauro del sontuoso camino del Salone d'Ercole di Palazzo Farnese |