Da oggi, 15 settembre 2021, la Pinacoteca Ambrosiana di Milano ritrova uno dei suoi capolavori, una rara Madonna col Bambino del leonardesco Marco d’Oggiono (Oggiono, 1470 circa - Milano, 1530 circa), olio su tavola trafugato dal museo negli anni Cinquanta del secolo scorso, recuperato e restituito grazie all’intervento dei Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale di Monza. L’opera, dopo un restauro conservativo, tornerà presto al museo milanese.
L’indagine è stata avviata a marzo 2021, quando un commerciante d’arte milanese si era rivolto allo speciale nucleo brianzolo per accertarne la lecita provenienza. I militari dell’arma hanno immediatamente provveduto ad accertare la presenza del dipinto nella Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti, il più grande database di opere d’arte rubate al mondo. Il riscontro positivo ha consentito di verificare che il dipinto era proprio quello rubato dalla Pinacoteca della Veneranda Biblioteca Ambrosiana. I controlli successivi hanno permesso di appurare che l’opera proveniva da un lascito testamentario da parte di una signora milanese in favore di un nipote che aveva deciso di metterlo in vendita sul mercato.
Il risultato investigativo è anche frutto della collaborazione condotta da diversi anni tra la Conferenza Episcopale Italiana e il Ministero della Cultura sulla tutela del patrimonio culturale ecclesiastico, sinergia che caratterizza anche l’operato delle Soprintendenze, degli Uffici diocesani per i beni culturali e del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, a livello centrale e con le sue articolazioni territoriali. Questo rapporto è alla base della richiesta, formulata nel 2014 dal Segretario Generale della CEI al Ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, e al Comandante Generale dell’Arma, di trasferire l’esperienza e la competenza riconosciute a livello internazionale al Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, in una pubblicazione contenente le linee guida sulla tutela dei beni culturali ecclesiastici riferita alla specifica situazione italiana. La pubblicazione, oltre a offrire consigli pratici per la tutela dei beni culturali ecclesiastici che costituiscono un obiettivo della criminalità predatoria del settore, rappresenta un’occasione per diffondere le iniziative di inventariazione e censimento che le Diocesi stanno conducendo a favore del patrimonio culturale ecclesiastico.