Notevole acquisizione dei Fine Arts Museums of San Francisco che lo scorso 1° maggio ha annunciato l’acquisizione di una significativa opera di Lavinia Fontana (Bologna, 1522 – Roma, 1614), il Ritratto di Bianca degli Utili Maselli e dei suoi figli, raro e prezioso ritratto di famiglia, raffigurazione di una madre con i suoi figli che dimostra l’abilità di Lavinia Fontana nel rappresentare abiti elaborati e gioielli, oltre che i suoi modelli. L’opera è rimasta in mani private per oltre 300 anni e a San Francisco viene esposto per la prima volta in un’istituzione pubblica. Per il museo statunitense è inoltre la prima opera in collezione realizzata da una donna prima del Settecento.
Lavinia Fontana, bolognese, formatasi col padre Prospero Fontana, che era stato collaboratore di Giorgio Vasari, conobbe la sua ascesa come artista in un periodo in cui le donne dell’alta società bolognese avevano maggiori opportunità di partecipare alla vita pubblica, anche come mecenati: proprio queste donne costituirono la clientela principale di Fontana, apprezzata per la capacità con cui riusciva a dipingere tessuti e gioielli. Una di queste aristocratiche era proprio Bianca degli Utili Maselli (1568 – 1605), che diede alla luce addirittura 19 figli prima di morire per complicazioni del parto all’età di 37 anni. Nel ritratto di Fontana appare con sei dei suoi figli, probabilmente gli unici ancora viventi all’epoca: cinque maschi e un figlia, la bambina che stringe l’indice di sua madre. Il trattamento frontale di Maselli e dei suoi tre figli a sinistra contrasta, tutti con espressioni seriose, contrasta con il tenero naturalismo dei suoi tre figli a destra, che si spintonano e si dimenano come fanno i bambini.
L’intera famiglia è vestita con abiti splendidi, con gorgiere di costosi pizzi fatti a mano e indumenti tagliati con i tessuti più ricchi, ori luccicanti, perle che brillano. La madre porta alla mano un diamante, e la piccola Virginia, la figlia femmina Maselli, ha braccialetti di corallo. La madre e la figlia indossano abiti di broccato cremisi e blu intenso, i cui motivi audaci, evidenziati in preziosi fili avvolti in metallo, formano un sorprendente contrasto con i giustacuori ocra di velluto tagliato dei ragazzi. Ogni soggetto, tranne uno, tiene in mano un accessorio di qualche tipo: una penna d’oca e un calamaio; un medaglione d’oro; un uccellino canoro al guinzaglio; una coppa d’argento di fichi; un cane fedele. Questi recavano significati emblematici, forse legati alle singole personalità e virtù dei vari membri della famiglia: studiosità, dolcezza, fedeltà, e così via.
Sebbene l’iscrizione lungo il bordo superiore della tela identifichi la famiglia, l’unica modella identificata dalla sua stessa iscrizione è la giovane figlia di Maselli: “Verginia”. Virginia Maselli sopravvisse fino all’età adulta e nel 1620 sposò Fausto Bartoli, dal quale ebbe tre figli, tra cui una femmina Maria Felice, che sposò un membro della famiglia Marchetti. E proprio la famiglia Marchetti è rimasta proprietaria del dipinto per oltre quattro secoli. Questa linea ereditaria estesa e ininterrotta ha contribuito a proteggere la tela e a garantirne condizioni di conservazione ottimali.
L’acquisizione del Ritratto di Bianca degli Utili Maselli e dei suoi figli di Fontana è stata resa possibile dal generoso sostegno di Margaret e William R. Hearst III, del Lisa and Douglas Goldman Fund, di John A. e Cynthia Fry Gunn, di Dagmar Dolby e del Roscoe and Margaret Oakes Endowment Income Fund in occasione della celebrazione del centenario del Legion of Honor Building, la sede dei Fine Arts Museums di San Franciesco. Il dipinto è stato acquisito tramite Ben Elwes Fine Art, Londra.
“Lavinia Fontana è stata una delle ritrattiste più interessanti del suo tempo e siamo lieti di aggiungere questo straordinario esempio del suo lavoro alla nostra collezione di dipinti italiani”, ha affermato Thomas P. Campbell, Direttore e CEO dei Fine Arts Museums di San Francisco. “Estendiamo la nostra gratitudine ai mecenati la cui generosità ci ha permesso di realizzare questa acquisizione trasformativa e di condividere questa immagine straordinaria con i visitatori mentre ci prepariamo a celebrare il 100° anniversario del Legion of Honor”.
“Il Ritratto di Bianca degli Utili Maselli e dei suoi figli è un’opera insolitamente spettacolare: affascinante nel soggetto, di grandi dimensioni, riccamente dipinta e splendidamente conservata”, ha osservato Emily Beeny, curatrice capo del Legion of Honor e responsabile della pittura europea. "Apre una finestra sulla vita di una nobildonna romana e della sua famiglia, segnata sia dal privilegio che dal dolore. Le due metà della composizione sembrano riflettere una tensione nello stile di Fontana tra l’eleganza glaciale della tradizione manierista fiorentina e i piaceri a sangue caldo del naturalismo bolognese”.