In Polonia prende vita una versione digitale e immersiva della Cappella Sistina


Se la Cappella Sistina vera non può andare in giro per il mondo, le sue riproduzioni sì. E in Polonia, in una delle sedi più strane che si possano pensare (lo Stadio Nazionale di Varsavia) è stata aperta una mostra digitale e immersiva che riproduce la Cappella Sistina. Col patrocinio dei Musei Vaticani.

Una versione digitale immersiva della Cappella Sistina. Se gli affreschi di Michelangelo, Botticelli e compagnia non possono viaggiare, allora li si ricrea con le tecnologie moderne e li si esporta. Succede in Polonia, dove lo scorso 18 novembre ha aperto il progetto The Sistine Chapel. Heritage, che riproduce, in un ambiente immersivo, la sede dei conclavi, la cappella più famosa del mondo: la sede è una delle più insolite, perché il progetto prende forma negli spazi del PGE Narodowy, ovvero lo Stadio Nazionale di Varsavia, abituale sede delle partite di calcio della nazionale polacca e del Legia Varsavia, una delle squadre più titolate del paese, oltre che teatro di grandi match internazionali (i tifosi italiani lo ricordano per la semifinale dell’europeo 2012, vinta dall’Italia per 2-1 contro la Germania).

Il progetto reca la firma dell’azienda Scripta Maneant e dei Musei Vaticani, ed è la prima mostra immersiva della Cappella Sistina nella sua interezza, realizzata tramite innovative tecnologie brevettate e grazie alla collaborazione di Musei Vaticani, Scripta Maneant e Dom Emisyjny Manuscriptum, casa editrice specializzata nella riproduzione di manoscritti antichi. La rassegna promette al visitatore di metterlo nelle condizioni di ammirare ogni dettaglio degli affreschi dei maestri del Rinascimento come se si trovasse a pochi centimetri dagli stessi. Uno spettacolo che riprodurrà ogni elemento della Cappella per la durata complessiva di 90 minuti. “Chi non ha visto la Cappella Sistina non può immaginare di cosa sia capace un uomo, Michelangelo”, scrisse il famoso creatore tedesco Johann Wolfgang Goethe. E l’obiettivo del progetto è far conoscere il capolavoro rinascimentale a quante più persone possibili. “Finora”, dicono con un poco di ambizione gli organizzatori, “chi voleva assistervi doveva recarsi a Roma per intravedere, solo per 15 minuti, il Giudizio Universale, la Creazione di Adamo o una delle 16 scene di genere biblico lì dipinte. Con il progresso tecnologico e lo sviluppo delle immagini in movimento, anche la Cappella Sistina ha portato le sue meraviglie nel mondo delle esperienze multisensoriali. Oggi affascinerà non solo gli ammiratori dell’arte sacra ma anche gli spettatori comuni, compresi i giovani la cui attenzione è spesso catturata dalle immagini in movimento”.

La Polonia è il primo paese a ospitare il progetto: dopo Varsavia, la mostra si sposterà a Cracovia e a Danzica, ma sono previste in futuro anche tappe in Europa e nel mondo. L’intera esposizione occuperà una superficie di quasi 2000 mq. Le immagini verranno esposte non solo sulle pareti ma anche sul soffitto dello spazio espositivo per riprodurre in modo più fedele possibile anche la disposizione delle scene. La mostra sarà multilingue e si rivolgerà a persone provenienti da culture, ambienti e paesi diversi. Il progetto prevede anche una componente educativa che presenta l’unicità del tesoro di Roma e il processo creativo di Michelangelo. Il progetto è patrocinato dai Musei Vaticani.

In Polonia prende vita una versione digitale e immersiva della Cappella Sistina
In Polonia prende vita una versione digitale e immersiva della Cappella Sistina


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