Parigi, va in asta il “Cestino di fragole”, capolavoro di Chardin


Va in asta a Parigi il “Cestino di fragole”, uno dei capolavori di Jean-Baptiste-Siméon Chardin. La stima è tra i 12 e i 15 milioni di euro.

Andrà in asta il 23 dicembre 2022 da Artcurial a Parigi un capolavoro di Jean-Baptiste-Siméon Chardin (Parigi, 1699 – 1779), Il cestino di fragole di bosco, una delle più importanti nature morte del grande artista francese. Chardin ha dipinto circa centoventi nature morte, spesso ritraendo lo stesso soggetto: oggetti, frutti, in particolare calici d’argento, teiere, lepri, prugne, meloni e pesche. Questa natura morta è l’unica firmata dall’artista in cui compaiono le fragole di bosco come tema principale.

L’opera ha una storia illustre: fu infatti esposta dall’artista al Salon del 1761 (anche se passò praticamente inosservata), ed è stata in seguito riscoperta da François Marcille un secolo dopo, prima di scomparire dalla vista del pubblico sino alle retrospettive dedicate all’artista organizzate a Parigi nel XX secolo. Adesso viene portata sul mercato da Cabinet Turquin, con una stima molto alta: tra i 12 e i 15 milioni di euro. La valutazione così elevata è dovuta al fatto che Il cestino di fragole di bosco è una delle più importanti opere del Settecento francese rimaste in mani private. Oggi è una delle icone dell’arte di Chardin, ed è stata spesso esposta in mostre sull’artista.

Ideale prosieguo delle rare raffigurazioni di coppe di fragole di pittori nordici e francesi del XVII secolo, come Jacob van Hulsdonck, Adriaen Coorte e Louyse Moillon, Il cestino di fragole è un dipinto che continua dunque questa tradizione, ma che è già proiettato verso la modernità. Il soggetto, infatti, in quest’opera di Chardin è quasi meno importante della sua rappresentazione in volumi e forme, come dimostrano il cilindro dei bicchieri e il triangolo formato dalle fragole. Chardin è soprattutto apprezzato per il silenzio che aleggia nei suoi lavori, per la poesia emanata dalla realizzazione di oggetti ordinari, che rappresenta un invito a meditare e un passo indietro rispetto al turbinio coevo.

Il dipinto è direttamente paragonabile con altre nature morte di Chardin come Il cestino di prugne conservato al Louvre e Il bicchiere d’acqua e la tazza di caffè del Carnegie Institute of Art di Pittsburgh, datate allo stesso periodo ed entrambe considerate come capolavori assoluti. All’epoca, Chardin era all’apice della sua carriera come artista. Il virtuosismo del pittore è evidente nella trasparenza dell’acqua nel bicchiere, la rappresentazione della frutta è precisa e fluida, come se si trattasse di un’unica forma. La modernità delle nature morte di Chardin trova importante eco nella produzione dei suoi contemporanei, come impressionisti, in particolare con Fantin Latour, Claude Monet, Pierre-Auguste Renoir, e il rigore delle sue composizioni geometriche tornerà nel XX secolo nelle opere di Paul Cézanne, Giorgio Morandi, sino a Wayne Thiebault.

Il cestino di fragole, come anticipato, fu riscoperto dal pittore e collezionista François Marcille (Orléans, 1790 - Parigi, 1856), abituato setacciare i mercatini delle pulci insieme a un altro grande entusiasta, Louis La Caze, e in questo modo entrambi diedero vita alle loro collezioni. La collezione Marcille, che comprendeva circa 4.500 dipinti, con 40 tele di Boucher, 30 di Chardin e 25 di Fragonard, venne poi divisa tra i due figli Eudoxe (1814-1890) e Camille (1816-1875). Il fratello più anziano ha dimostrato lo stesso appetito del padre per le scoperte e le acquisizioni, dato che ogni lunedì dava il benvenuto ad appassionati come i fratelli Goncourt e il giovane Edgar Degas, così come ai colleghi del dottor Louis La Caze.

Nel marzo 1861, Eudoxe Marcille divenne membro della Museums Advisory Commission e membro della giuria alla Grande Esposizione di Londra. Nel 1865, si unì alla giuria dei Saloni annuali, prima per le incisioni, poi per la pittura. Nel 1870 diventa direttore del Musée d’Orléans dove ha conferito grande dinamicità alla collezione esistente. Il cestino di fragole è rimasto nelle mani dei discendenti di Eudoxe Marcille sino a oggi.

Nell’immagine: Jean-Baptiste-Siméon Chardin, Il cestino di fragole (olio su tela, 38 x 46 cm; Collezione privata)

Parigi, va in asta il “Cestino di fragole”, capolavoro di Chardin
Parigi, va in asta il “Cestino di fragole”, capolavoro di Chardin


Se ti è piaciuto questo articolo abbonati a Finestre sull'Arte.
al prezzo di 12,00 euro all'anno avrai accesso illimitato agli articoli pubblicati sul sito di Finestre sull'Arte e ci aiuterai a crescere e a mantenere la nostra informazione libera e indipendente.
ABBONATI A
FINESTRE SULL'ARTE





MAGAZINE
primo numero
NUMERO 1

SFOGLIA ONLINE

MAR-APR-MAG 2019
secondo numero
NUMERO 2

SFOGLIA ONLINE

GIU-LUG-AGO 2019
terzo numero
NUMERO 3

SFOGLIA ONLINE

SET-OTT-NOV 2019
quarto numero
NUMERO 4

SFOGLIA ONLINE

DIC-GEN-FEB 2019/2020
Finestre sull'Arte