Anche quest’anno a Firenze torna l’appuntamento a Palazzo Vecchio con l’esposizione natalizia di opere e manufatti di arte sacra provenienti dalle chiese e dai musei della diocesi fiorentina.
Lo scorso anno nella Sala delle Udienze veniva esposto un presepe di Benedetto Buglioni, quest’anno saranno esposte tre sculture realizzate tra il XV e il XVIII secolo, provenienti dal Complesso di Santa Maria Novella, dal Museo d’arte sacra e religiosa Beato Angelico di Vicchio e dalla Chiesa Cattolica Parrocchiale Santa Maria a Settignano. I tre Divini Bambini, uno benedicente in gesso dipinto, l’altro in posa di piccolo Re del Mondo in legno dipinto e dorato, il terzo disteso supino in terracotta policroma, vengono qui presentati insieme sul piano del grande bancone ligneo conservato nella Sala delle Udienze di Palazzo Vecchio. Il primo in piedi ha già il sembiante del Salvatore che vuole proteggere con la sua Grazia l’umanità intera. Il secondo è infante regale, raggiante come un astro. Il terzo è umile, indifeso, colmo di bontà e innocenza, come immaginato da san Francesco.
Il progetto Divini Bambini, a cura di Sergio Risaliti e visitabile fino al 28 gennaio 2024, si è avvalso della collaborazione dell’Arcidiocesi fiorentina e dell’organizzazione MUS.E.
“Il Natale è anche tempo di riflessione sulle immagini più familiari del nostro patrimonio artistico e religioso, come quelle della nascita di Gesù e della manifestazione del divino a Betlemme, secondo il racconto tramandato nei Vangeli”, ha dichiarato Sergio Risaliti, direttore del Museo Novecento di Firenze e curatore del progetto. “Fuori da ogni avversità o divergenza ideologica, il Natale, come il presepe, accomuna adulti e bambini in sentimenti ed emozioni di gioia e benevolenza, di attesa e speranza. Quest’anno abbiamo scelto le sculture di tre Divini Bambini per ricordare, soprattutto agli adulti, che l’infanzia deve essere protetta per la sua indifesa innocenza e sapienza. In questi giorni però il dolore e le sofferenze di tanti bambini ci ricordano che la strage degli innocenti continua ancora”.
“Un toccante viaggio nell’arte sacra”, ha affermato la vicesindaca e assessora alla Cultura Alessia Bettini, “che offre uno sguardo profondo sulla purezza dell’infanzia attraverso sculture capaci di trasmettere un messaggio di grazia, sacralità e innocenza. Un’esposizione che invita a riflettere sul senso stesso della vita umana, in un periodo in cui la sofferenza di tantissimi bambini spalanca ferite profonde. Un’occasione per tutti noi per coltivare la connessione stessa con l’essenza del Natale”.
Firenze, per Natale in mostra a Palazzo Vecchio tre Divini Bambini |