A Padova sono terminati i lavori di restauro illuminotecnico nella Basilica di Sant’Antonio, promossi dalla Veneranda Arca di Sant’Antonio, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e di iGuzzini, sponsor tecnico per l’illuminazione. Attraverso sistemi tecnologici innovativi e a basso impatto ambientale, acquistano nuova visibilità la cappella del Beato Luca Belludi e la cappella di San Giacomo, riconosciuti patrimonio Unesco, il presbiterio, con i bronzi di Donatello, Bartolomeo Bellano e Andrea Riccio, e la cinquecentesca cappella dell’Arca.
Una nuova luce, dunque, i capolavori della basilica, tempio tra i più importanti d’Italia e che custodisce opere d’arte di valore primario: in particolare, sono tre secoli, il Trecento, il Quattrocento e il Cinquecento, ad aver lasciato le realizzazioni più memorabili nella chiesa con opere straordinarie, la cui realizzazione ha riunito insieme eccellenze in pittura, in scultura, in decorazione applicata all’architettura, di artisti come Andriolo de’ Santi, Altichiero da Zevio, Jacopo Avanzi, Donatello, Bartolomeo Bellano, Andrea Riccio, Tullio e Antonio Lombardo, Sansovino, Danese Cattaneo, Falconetto.
La recente iscrizione dei cicli di affreschi trecenteschi di Padova nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco, quattro dei quali custoditi nella complesso antoniano, e la strada comune percorsa con il Comune di Padova e gli altri enti proprietari dei beni nel corso della candidatura già nel 2011, aveva portato la Veneranda Arca, insieme al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e di iGuzzini, sponsor tecnico per l’illuminazione, alla realizzazione del nuovo sistema illuminotecnico dell’Oratorio di San Giorgio, permettendo di cogliere con pienezza la qualità della pittura e la comprensione dell’artista. Il risultato ottenuto ha convinto la Veneranda Arca di Sant0Antonio e i partner coinvolti a proseguire ulteriormente nella valorizzazione del patrimonio artistico della basilica impegnandoli nel progetto di dare una rivalutazione complessiva del modo di vedere l’interno del Santo, che oggi è giunto a compimento.
L’innovativo sistema di illuminazione, realizzato con apparecchi iGuzzini ad altissima resa cromatica e minimo ingombro visivo, in grado di rispondere alle diverse sfide illuminotecniche presenti, è stato progettato dall’architetto Antonio Stevan, sotto la direzione e il coordinamento dell’architetto Antonio Susani, Presidente della Veneranda Arca di Sant’Antonio e delegato alle opere di manutenzione e restauro del complesso Antoniano. L’intervento ha riguardato la cappella del beato Luca Belludi affrescata da Giusto de’ Menabuoi, la cappella di San Giacomo con gli affreschi di Altichiero e Jacopo Avanzi, riconosciuti patrimonio Unesco, il presbiterio, con i bronzi di Donatello, Bartolomeo Bellano e Andrea Riccio, e la cinquecentesca cappella dell’Arca, scrigno cinquecentesco in bianco e oro che custodisce il corpo del Santo.
“Il risultato ottenuto”, afferma Emanuele Tessari, Presidente Capo della Veneranda Arca di Sant’Antonio, “è una stupefacente rivalutazione complessiva del modo di vedere l’interno della chiesa, di percorrerla, di sostare per fede e per amore della bellezza davanti ai suoi tanti capolavori. Grazie all’importante sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e di iGuzzini, azienda leader nel settore dell’illuminazione architetturale, siamo riusciti a portare a compimento un progetto ambizioso, seguendo anche la via che l’Unesco ci indica, ossia la valorizzazione dei beni ora riconosciuti come patrimonio universale. Un impegno, che è della città tutta, nel tenere alta l’attenzione su questo insieme di eccellenza”.
“Questo intervento”, aggiunge Gilberto Muraro, Presidente di Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, “amplifica la preziosità artistica e architettonica della già splendida Basilica del Santo. Siamo orgogliosi e onorati di aver potuto contribuire alla sua valorizzazione, oggi e in passato, consapevoli che si tratta di un bene dall’inestimabile valore storico-artistico, religioso e simbolico che va preservato anche per le generazioni future”.
“Dare nuova luce ai capolavori dell’arte, così come è stato per il ricco apparato decorativo della Basilica, è un impegno entusiasmante che prendiamo particolarmente a cuore perché significa dare nuova vita a un patrimonio sociale inestimabile”, sottolinea Cristiano Venturini, CEO di iGuzzini Illuminazione. “Riteniamo che l’incontro tra arte e tecnologia della luce sia una straordinaria opportunità per offrire alle persone una vita migliore, in cui la bellezza ricopra un ruolo sempre più importante”.