Una recente ricerca sul dipinto di Vermeer La lattaia, condotta in vista della grande mostra dedicata al celebre pittore olandese che si terrà al Rijksmuseum di Amsterdam dal 10 febbraio al 4 giugno 2023, ha rivelato alcune scoperte sul famoso dipinto. Tecnologie avanzate hanno portato alla luce due oggetti sulla tela di Vermeer: una brocca e un braciere. Vermeer ha poi dipinto sopra agli oggetti. Le scansioni più recenti hanno anche rivelato quella che è chiaramente una pittura di fondo. Queste scoperte offrono spunti rivelatori sul processo creativo di Vermeer. Nuove importanti scoperte su una delle più famose opere di Vermeer, portata a termine più di 350 anni fa.
Saranno esposti circa ventisette dipinti di Vermeer, in prestito dai più importanti musei del mondo, in occasione della grande esposizione in programma: la Frick Collection di New York presterà tutti e tre i suoi dipinti dell’artista. Saranno presenti inoltre La ragazza con l’orecchino di perla (Mauritshuis, L’Aia), Il Geografo (Städel Museum, Francoforte sul Meno), Donna che scrive una lettera alla presenza della domestica (The National Gallery of Ireland, Dublino) e la Pesatrice di perle (The National Gallery of Art, Washington DC).
In vista di questa importante mostra, un team di conservatori, restauratori e scienziati del Rijksmuseum ha collaborato a stretto contatto con i colleghi del Mauritshuis dell’Aia per condurre ricerche sui dipinti di Vermeer, su tutti La lattaia. Sono state utilizzate avanzate tecnologie di scansione Macro-XRF e RIS, le stesse che sono state usate nell’ambito dell’Operation Night Watch, dedicato alla ricerca e al restauro della Ronda di notte di Rembrandt.
Tra le scoperte più significative, la presenza di una pittura di fondo ne La Lattaia di Vermeer (scoperta che getta nuova luce sul processo creativo del pittore, perché sotto il braccio sinistro della lattaia si è resa visibile una linea spessa di vernice nera applicata frettolosamente, che mostra come Vermeer abbia dipinto rapidamente la scena in toni chiari e scuri prima di sviluppare i dettagli). Uno schizzo simile è stato notato anche sulla parete dietro la testa della ragazza: confrontando i risultati prodotti utilizzando le più recenti tecniche di ricerca, risulta chiaro che Vermeer ha utilizzato la vernice nera per disegnare un supporto per brocche e diverse brocche, ma non le ha sviluppate ulteriormente. Il supporto per brocche veniva utilizzato nelle cucine del Seicento per appendere per il manico le brocche di ceramica. È stato inoltre identificato un “cestino del fuoco”, in basso a destra del dipinto. Formato da steli di salice, questo tipo di cesto era un oggetto domestico abituale nelle giovani famiglie. Il materiale d’archivio del diciassettesimo secolo, incluso l’inventario della proprietà di Vermeer, rivela che proprio un oggetto del genere si trovava nella sua casa.
“Tanto lavoro era già stato fatto sul dipinto e quindi non avremmo mai pensato che qualcosa di così nitido sarebbe affiorato grazie alle moderne tecnologie”, ha dichiarato Taco Dibbits, direttore del Rijksmuseum. “La mostra che si terrà nel 2023 al Rijksmuseum offre l’opportunità di analizzare Vermeer con l’utilizzo degli ultimi progressi tecnologici, avvicinando così sempre di più il pubblico a questo artista misterioso e amato da tutti”.
Immagine: Jan Vermeer, La lattaia (1660 circa; Amsterdam, Rijksmuseum)
La Lattaia di Vermeer rivela nuove scoperte. Sarà alla grande mostra sul pittore nel 2023 |