Nuova luce per il Polittico di Treviglio, capolavoro del '400 lombardo


Nuova illuminazione per il Polittico di Treviglio, capolavoro del ’400 lombardo di Bernardo Zenale e Bernardino Butinone, recentemente spostato dalla sua sede originaria in un piccolo museo dedicato.

Nuova luce per il Polittico di San Martino, capolavoro del Quattrocento lombardo realizzato tra il 1485 e il 1505 da Bernardo Zenale e Bernardino Butinone. L’opera ha infatti ricevuto una nuova illuminazione grazie al progetto dello Studio Switch e alle soluzioni fornite da Linea Light Group. Il progetto di illuminazione è stato avviato dalla Parrocchia di San Martino e approvato dalla Commissione Arte Sacra della Curia di Milano nel dicembre 2019: il progetto è stato in seguito sospeso, in concomitanza con la decisione della parrocchia di spostare l’opera in un’altra sede rispetto a quella in cui è storicamente attestata.

Nel febbraio di quest’anno, infatti, il dipinto è stato trasferito dalla Basilica di San Martino a Treviglio (Bergamo), luogo in cui fin da quando è nato ornava l’altar maggiore (sebbene l’edificio sia stato rimaneggiato nei secoli), nella ex chiesa di San Giuseppe ai Pellegrini, accanto alla basilica, riattata per l’occasione a museo (è stata chiamata “Sala del Polittico”), in parte per ragioni di conservazione, poiché nella nuova sede è più semplice creare il microclima adatto all’opera, e in parte per motivi legati alla sua valorizzazione. Di conseguenza, si è resa necessaria una illuminazione che ha dovuto lavorare sui nuovi vincoli architettonici, oltre che sulla necessità di valorizzare le tonalità dorate dell’opera. La soluzione trovata ha coinvolto l’uso di due linee di proiettori: una integrata in una struttura di base per illuminare la metà inferiore e una seconda sospesa per illuminare la parte superiore. Il sistema di illuminazione si avvale di dieci profilatori Pound Shaper e dieci proiettori Pound con ottica diffusa, posizionati strategicamente per garantire una distribuzione ottimale della luce. La sorgente di luce bianca calda, con una temperatura di colore di 3000 K e un indice di resa cromatica 98, assicura una riproduzione fedele dei colori. La regolazione tramite protocollo DALI offre flessibilità per adattarsi a diverse esigenze.

Nuova illuminazione del polittico di Treviglio
Nuova illuminazione del polittico di Treviglio

La “Sala del Polittico” è idealmente divisa in due da una struttura centrale ad arco; benché unica, si percepiscono chiaramente i due distinti ambienti, anche grazie all’apporto delle soluzioni illuminotecniche adottate. Da una parte, il polittico di Zenale e Butinone, dall’altra, un’area antistante che – a sistema audio/video inattivo – accoglie i visitatori con proiettori Pound a fascio largo, per una luce diffusa indiretta sulla volta che restituisce un effetto ambient, e proiettori a fascio più stretto dedicati al desk, tutti abbinati all’illuminazione del Polittico dimmerata al 10%.

Paolo De Bellis e Stefano Bragonzi, co-fondatori di Studio Switch, affermano: “Vista la grandezza del Polittico, riuscire ad adattarci alla distanza ridotta tra possibile posizione dei proiettori ed oggetto da illuminare è stata forse la difficoltà maggiore. Affrontare questi vincoli individuando gli apparecchi più idonei si è dimostrato complesso. La soluzione è stata scegliere corpi illuminanti che aiutassero il racconto, con l’utilizzo di una luce mixata tra illuminazione profilata e diffusa”.

Le richieste, aggiungono, “erano molteplici: ci serviva una luce che accentuasse il racconto di questo Polittico e la sua imponenza. L’opera di fatto è divisa in diverse tavole che dovevano essere raccontate una per una, attraverso la luce. In più dovevamo far vedere nel suo splendore anche tutta l’architettura del Polittico. Quindi se avessimo usato solo una luce profilata, avremmo escluso le parti di decorazione architettonica, perché nel suo piccolo il Polittico è un’architettura. Se invece avessimo usato solo luci più diffuse, non avremmo soddisfatto la richiesta di avere la profilazione di ogni singola tavola. Il mix di entrambi i tipi di proiettori ci ha portato poi a dialogare con il sistema di audio/video guida e a garantire quella flessibilità che il committente ricercava. Il risultato è stato quello di avere due layer luminosi sovrapposti: un layer molto leggero con una luce più morbida che illumina tutto il Polittico e poi un layer sovrapposto che permette di ammirare i dettagli su ogni singola tavola all’interno del Polittico”.


Se ti è piaciuto questo articolo abbonati a Finestre sull'Arte.
al prezzo di 12,00 euro all'anno avrai accesso illimitato agli articoli pubblicati sul sito di Finestre sull'Arte e ci aiuterai a crescere e a mantenere la nostra informazione libera e indipendente.
ABBONATI A
FINESTRE SULL'ARTE



MAGAZINE
primo numero
NUMERO 1

SFOGLIA ONLINE

MAR-APR-MAG 2019
secondo numero
NUMERO 2

SFOGLIA ONLINE

GIU-LUG-AGO 2019
terzo numero
NUMERO 3

SFOGLIA ONLINE

SET-OTT-NOV 2019
quarto numero
NUMERO 4

SFOGLIA ONLINE

DIC-GEN-FEB 2019/2020
Finestre sull'Arte