Inghilterra, scoperto disegno che secondo Paul Joannides è di Michelangelo per la Cappella Sistina

Lo storico dell’arte britannico Paul Joannides, specialista di disegno rinascimentale con all’attivo monografie e studi sui disegni di artisti come Raffaello e Michelangelo, ha annunciato di aver scoperto quello che a suo parere è un raro disegno preparatorio per la volta della Cappella Sistina. Si tratta di un foglio disegnato a sanguigna che raffigura un uomo nudo, visto di spalle: secondo Joannides è stato eseguito in vista della realizzazione dell’affresco con il Serpente di bronzo. In particolare, si tratterebbe di uno studio per la figura del nudo di spalle che si vede, leggermente ruotato rispetto alla figura del disegno, nella porzione destra dell’affresco.

Secondo Joannides, che ha annunciato la sua ipotesi all’Observer, potrebbe essere databile al 1512, ovvero a un periodo che precede di poco la fine dei lavori, cominciati nel 1508. Lo studioso, docente emerito di storia dell’arte all’Università di Cambridge e autore di diversi contributi scientifici su Michelangelo, ha anticipato che illustrerà la sua teoria in un articolo di prossima pubblicazione sul Burlington Magazine.

“Per un artista della grandezza di Michelangelo, e di una tale grandezza come disegnatore”, ha dichiarato all’Observer, “ogni nuova scoperta comporta un certo livello di emozione. Ma questo è un disegno di Michelangelo per uno dei massimi capolavori dell’arte occidentale”. Effettivamente sono rari i disegni preparatori della Cappella Sistina che siano sopravvissuti. Il foglio in questione (di ridotte dimensioni: è di 15,7 per 19,3 centimetri) è stato scoperto da Joannides dopo che il suo proprietario, un collezionista privato che lo aveva acquistato nel 2014 con attribuzione a Rosso Fiorentino (lo stesso Joannides riconosce infatti che la figura presenta alcuni punti deboli come la posa quasi impossibile, la coscia sinistra troppo lunga e la rappresentazione a “blocchi” delle vertebre: furono probabilmente questi dettagli a giustificare l’attribuzione a un maestro importante come il Rosso ma non a Michelangelo, anche se, spiega Joannides, al Buonarroti premeva l’espressione dinamica più che la fedeltà anatomica), gli ha inviato una fotografia attraverso un intermediario. Joannides ricordava di averlo visto in una vecchia immagine in bianco e nero alla Witt Library del Courtauld Institute di Londra. “L’avevo archiviato mentalmente come ’interessante’”, ha rivelato. “È stato quindi intrigante poter studiare il disegno dal vivo e soddisfacente concludere che fosse davvero di Michelangelo”.

“Guardando il disegno”, ha aggiunto lo studioso, “si potrebbe presumere che la figura fosse intesa per essere vista orizzontalmente. Non lo è. È destinata a essere vista con il disegno ruotato di novanta gradi in senso orario. Metti le due immagini una accanto all’altra ed eccola lì. Una volta esaminata, era ovvio che si trattasse di un disegno preparatorio per questa figura”.

Non si conosce con esattezza la storia del foglio, che tuttavia riporta alcuni segni: il più importante è una sigla, “JCR”, che secondo Joannides è collegata a sir John Charles Robinson, pittore, incisore e collezionista d’arte vissuto tra il 1824 e il 1913 e noto per essere stato un conoscitore dei disegni di Michelangelo. E quindi potrebbe avere alle spalle anche una vicenda illustre, che andrà indagata.