Un capolavoro del barocco genovese torna protagonista con una mostra. Giovedì 6 marzo, alle ore 17, Palazzo Reale a Genova inaugura Dalla terracotta al marmo. Genesi di un capolavoro, un’esposizione curata da Luca Leoncini e Anna Manzitti, che mette a confronto, per la prima volta, due versioni della stessa opera di Filippo Parodi (Genova, 1630 – 1702): la scultura in marmo del Cristo alla Colonna e il bozzetto in terracotta realizzato dallo stesso artista.
L’evento offre un’occasione unica per osservare il processo creativo dell’artista, mettendo in luce il passaggio dalla fase progettuale alla realizzazione finale. Il bozzetto in terracotta, oggi di proprietà della galleria antiquaria londinese Stuart Lochhead Sculpture, era uno strumento essenziale per Parodi, che lo utilizzava per presentare il progetto ai committenti e per guidare i suoi collaboratori nella lavorazione del marmo.
Formatosi inizialmente come intagliatore del legno, Filippo Parodi si affermò rapidamente come uno dei più grandi scultori del barocco italiano. Il suo talento lo portò a lavorare per le più prestigiose famiglie genovesi, tra cui i Brignole, i Grimaldi, gli Spinola, i Sauli e i Durazzo, realizzando decorazioni per chiese, palazzi e monumenti.
La sua produzione comprende sculture in legno e marmo, arredi, cornici, consolle e persino imponenti allestimenti scenografici. Tra le sue opere più celebri figurano la decorazione della nave Paradiso, la carrozza nuziale di Anna Pamphilj e Giovanni Andrea III Doria e numerosi capolavori marmorei commissionati a Genova, Venezia e Padova.
Durante i suoi soggiorni a Roma, Parodi ebbe modo di confrontarsi con Gian Lorenzo Bernini, il cui stile influenzò profondamente le sue creazioni, caratterizzate da un’energia plastica e un’intensità drammatica che trovano massima espressione proprio nel Cristo alla Colonna. La scultura, esempio straordinario di pathos barocco, rappresenta Cristo nel momento della flagellazione, con il capo reclinato all’indietro in segno di rassegnata sofferenza.
Durante l’inaugurazione, i curatori accompagneranno il pubblico in una visita guidata alla scoperta delle due sculture, evidenziando il rapporto tra modello e opera finita. L’ingresso all’evento è gratuito, ma i posti sono limitati. La mostra resterà aperta fino al 29 giugno 2025 con i seguenti orari: martedì: 13.30 – 19.00; mercoledì, giovedì, venerdì e sabato: 9.00 – 19.00; prima e terza domenica del mese: 13.30 – 19.00.
Il biglietto di ingresso ha un costo di 12 euro e consente l’accesso anche a Palazzo Spinola. Per i giovani tra i 18 e i 25 anni è previsto un ingresso ridotto a 2 euro, mentre l’entrata è gratuita per gli under 18 e per gli aventi diritto. Per informazioni e prenotazioni: palazzorealegenova@cultura.gov.it