Il Musée de la Chartreuse di Douai, nel nord della Francia, annuncia di aver scoperto quello che secondo l’istituto è un dipinto inedito di Lavinia Fontana (Bologna, 1552 – Roma, 1614), una delle più grandi pittrici del Cinquecento. La scoperta è avvenuta nel quadro di un programma di studio e restauro della collezione di dipinti italiani che il museo ha avviato nel 2024 in vista della loro ricollocazione. Questo progetto, denominato “Seicento”, si basa sulla consulenza di un comitato scientifico composto da specialisti.
L’opera è stata notata dallo studioso Philippe Costamagna, conservatore dei Musei Fragonard di Grasse ed eminente specialista del Manierismo fiorentino, rinomato in tutto il mondo per il suo “occhio” (vale a dire la sua capacità di attribuire i dipinti, sulla quale ha anche scritto un fortunato libro): si tratta di un Ritratto di gentiluomo, sua figlia e una domestica che era nei depositi del museo.
Questo olio su tela, di dimensioni quasi quadrate (115 x 107 cm), fu lasciato in eredità al museo di Douai nel 1857 dal dottor Énée-Aimé Escallier. Da allora è stato inventariato sotto il nome di Pieter Jansz. Pourbus (Gouda, circa 1523 – Bruges, 1584), pittore fiammingo del Rinascimento. Questo dipinto raffigura un padre vestito di nero, seduto su una poltrona, che porta una gorgiera, e sua figlia, anche lei con una gorgiera e vestita dello stesso colore, che gli porge dei fiori. Sullo sfondo, una domestica scosta una tenda per appoggiare un cesto di frutta. Dopo averlo studiato, Philippe Costamagna ha formalmente riconosciuto in quest’opera il pennello di Lavinia Fontana.
Il dipinto, che necessita di un restauro per essere integrato in modo permanente nelle collezioni permanenti del Museo della Chartreuse, non ha pari in Francia: le opere dell’artista bolognese sono infatti piuttosto rare nelle collezioni pubbliche francesi. Il Louvre possiede una sola Sacra Famiglia (INV 383) la cui attribuzione è controversa (talvolta attribuita al padre di Lavinia, Prospero Fontana). Il museo del Castello di Blois possiede il celebre ritratto di Antonietta Gonzalez, mentre i musei di Bastia, Besançon, Bordeaux, Cherbourg, Compiègne, Marsiglia e Rouen conservano ritratti individuali o scene religiose o mitologiche. Il dipinto conservato al Museo della Chartreuse di Douai sarebbe l’unico ritratto di gruppo di Lavinia Fontana conservato in Francia.
Lavinia Fontana crebbe in un ambiente colto e imparò a dipingere dal padre Prospero. Nota soprattutto per i suoi ritratti, dipinse anche grandi pale d’altare e piccoli dipinti devozionali, oltre a rare scene mitologiche. Sposata nel 1577 con il pittore Gian Paolo Zappi, che rinunciò alla sua arte per diventare il suo agente, ricevette commissioni dai papi Gregorio XIII e Clemente VIII e per il monastero reale di El Escorial in Spagna. Stabilitasi a Roma nel 1603, fu la prima pittrice eletta all’Accademia di San Luca. Una scoperta dunque significativa da parte del museo francese.