La Madonna della Melagrana, capolavoro di Jacopo della Quercia (Siena, 1374 circa - 1438) conservata nel Museo della Cattedrale di Ferrara, trova un nuovo allestimento e una nuova collocazione nell’ex sagrestia della chiesa di San Romano: è con l’inaugurazione del nuovo allestimento che verrà riaperto il Museo il prossimo 8 febbraio, con orario 9:30-13 e 15-18 dal lunedì al venerdì.
Per il museo ferrarese si tratta di un importante traguardo: a vent’anni dal trasferimento nella sede di via San Romano e dopo un primo rinnovamento espositivo nel 2018, infatti, il Museo riapre modificando parzialmente le sue forme e proponendo ai visitatori l’occasione di ammirare il nuovo allestimento della Madonna della melagrana. Alla statua in marmo di Carrara viene ora dedicata una “narrazione” museale diversa dal passato: l’opera si trova infatti adesso in una stanza a sé, collocata in uno spazio sapientemente studiato, in dialogo con il frammento di mosaico di scuola veneziana con testa della Vergine (del 1135 circa) un tempo sull’arcone della Cattedrale e con la Sacra Famiglia del Cavalier d’Arpino (attualmente in restauro, ma che tornerà agli inizi di marzo), quasi a sottolinearne il carattere di opere forestiere rispetto ai lavori realizzati dagli artisti dell’Officina ferrarese.
Nuova anche l’illuminazione: è stata operata una riqualificazione percettiva che consente di far risaltare il miracoloso equilibrio tra plasticismo e morbidezza raggiunto da un artista che Giorgio Vasari considerava tra i primi ad aver gareggiato con la natura, al punto di dare “animo e speranza agl’altri di poterla, in un certo modo, pareggiare”. Tra questi altri vi fu persino Michelangelo, il quale muoverà i primi passi come scultore proprio ispirandosi a Jacopo della Quercia.
Il nuovo allestimento della Madonna della melagrana di Jacopo della Quercia al Museo della Cattedrale (su concessione del Museo della Cattedrale: ph. Le Immagini sas) |
Il nuovo allestimento della Madonna della melagrana di Jacopo della Quercia al Museo della Cattedrale (su concessione del Museo della Cattedrale: ph. Le Immagini sas) |
La Madonna della Melagrana è infatti considerata un’opera fondamentale per le sorti della scultura italiana del Quattrocento, eseguita da Jacopo della Quercia poco prima del celebre Monumento funebre di Ilaria del Carretto (1406-1408) a Lucca. Saldata allo scultore e al suo garante Tommasino da Baiso nel giugno del 1408, l’opera fu commissionata nel settembre del 1403 dagli esecutori testamentari di Virgilio Silvestri, camerlengo del marchese Nicolò III d’Este, e collocata tre anni dopo nella cappella di famiglia, lungo il fianco sinistro dell’antico Duomo. Sin dal suo apparire, questo grandioso blocco di marmo di circa quattordici quintali diventa un punto di riferimento nella vita artistica e religiosa della Cattedrale estense. Lo testimoniano i documenti quattrocenteschi relativi al corredo liturgico con cui l’opera era addobbata durante le visite pastorali, oppure le affettuose definizioni coniate nel corso del Settecento di Madonna Bianca o di Madonna del Pane, quest’ultima nata dall’erronea identificazione del Rotolo della Legge che il Bambino stringe nella manina con la caratteristica forma del pane ferrarese.
Attorno alla Madonna della melagrana il Museo della Cattedrale ha ridefinito una parte dei suoi spazi, collocando, ad esempio, i preziosi reliquari nel presbiterio, in una posizione più raccolta e adeguata alla loro funzione originaria, e la sua immagine, con un restyling degli apparati didattici, della segnaletica e del logo stesso del Museo. I lavori sono stati promossi dal Consiglio di Gestione del Museo della Cattedrale, finanziati e diretti dal Servizio Beni Monumentali del Comune di Ferrara, beneficiando di un contributo della Regione Emilia-Romagna nell’ambito della Legge Regionale 18/2000.
Jacopo della Quercia, Madonna della melagrana (1403-06; Ferrara, Museo della Cattedrale). Su concessione del Museo della Cattedrale: ph. Le Immagini sas) |
Jacopo della Quercia, Madonna della melagrana, dettaglio (1403-06; Ferrara, Museo della Cattedrale). Su concessione del Museo della Cattedrale: ph. Le Immagini sas) |
Jacopo della Quercia, Madonna della melagrana |
“Nel lavorare a questo progetto ci siamo sentiti nella cura e nell’emozione degli antichi manovali che nel 1403 trasportarono il blocco di marmo da 14 quintali dalle cave di Carrara fino al territorio ferrarese”, dichiara il curatore Giovanni Sassu. Il nuovo allestimento, ha detto invece l’arcivescovo monsignor Gian Carlo Perego, è “un tassello importante per valorizzare il patrimonio straordinario della città e della chiesa di Ferrara”. Perego ha ricordato come la Madonna della Melagrana è una “maternità che ci ricorda il valore della tutela della vita”, a pochi giorni dalla ricorrenza della giornata dedicata proprio alla vita. Con Perego monsignor Ivano Casaroli, presidente del Capitolo della Cattedrale, ha rimarcato come “non ci sia presente fruttuoso senza memoria. Indagare le opere del nostro museo vuol dire esplorare la storia della Cattedrale dalla sua fondazione, nel 1135 sino agli ultimi interventi nel corso del 1900”.
“L’opera di Jacopo della Quercia è una scultura viva”, ha spiegato il presidente di Ferrara Arte Vittorio Sgarbi. “Questa Madonna accoglie i visitatori come la Madre, unisce ai valori religiosi una straordinaria dimensione umana”. Sgarbi ha posto l’attenzione anche sui riflessi dorati visibili nei capelli della Madonna col Bambino, emersi a seguito degli ultimi restauri. L’assessore regionale Mauro Felicori ha invece posto l’accento sul valore delle riaperture: “Lunedì riapre questo museo. Si apre uno spiraglio, almeno nelle zone gialle e nei giorni feriali, dopo un anno infausto. Una notizia che accogliamo con gioia, passione, lavoro sapendo che deve essere solo l’inizio. I musei non sono un pericolo”.
Il vicesindaco Nicola Lodi ha sottolineato l’“impegno costante” dell’ Amministrazione per tutti gli aspetti della vita della nostra splendida Ferrara“, ricordando che i ”lavori sono stati finanziati dal servizio beni monumentali del Comune, beneficiando di un contributo della Regione Emilia-Romagna".
“Quello dei lavori pubblici è un settore che ha anche un’impronta culturale e filologica, come qui è ben evidente”, ha sottolineato l’assessore Andrea Maggi, presente, insieme a Lodi, con lo staff comunale (tra cui le dirigenti Natascia Frasson ed Ethel Guidi) ricordando che “Il melograno è il frutto della rinascita. Da qui l’auspicio che da questa immagine possa iniziare una rinascita per Ferrara”.
Ferrara, nuovo allestimento per la Madonna della Melagrana, capolavoro di Jacopo della Quercia |