Dal 6 Dicembre 2024 al 4 febbraio 2025 sarà possibile ammirare nuovamente alla Pinacoteca Ambrosiana di Milano il quadro L’Adorazione dei Magi di Andrea Schiavone (Zara, 1510/1515 – Venezia, 1563) dopo un intervento di restauro avvenuto presso il Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale. La mostra diffusa Il Cammino dei Re, visitabile dal 5 dicembre 2024 al 4 febbraio 2025, prosegue all’interno della Pinacoteca con tre opere: Adorazione dei Magi di Tiziano, Adorazione dei Magi del maestro del Santo Sangue, Adorazione dei Magi di Morazzone. L’itinerario si conclude nella cripta di San Sepolcro con una selezione di figure di Magi e tre presepi completi con Adorazione di Magi provenienti dal Museo del Presepio di Dalmine.
L’Adorazione dei Magi di Schiavone rappresenta uno dei vertici della carriera del pittore e incisore dalmata, attivo a Venezia tra gli anni Quaranta e Sessanta del Cinquecento. La scena è dominata da una colonna tortile imponente che si erge sulla sinistra alle spalle del re inginocchiato con gesto devoto, intento a baciare i piedi del Bambino sorretto dalla Madonna. Il dinamismo della composizione si riflette nei movimenti vorticosi delle figure, mentre l’ambientazione, priva di riferimenti naturalistici precisi, esprime una visione pittorica che trascende la semplice imitazione della realtà. Realizzata intorno alla metà del XVI secolo, l’opera è un esempio di manierismo veneziano. La grazia e la sinuosità dei modelli parmigianeschi si fondono con la ricchezza materica e il cromatismo vibrante tipico della tradizione veneta.
Nonostante l’incertezza sull’origine della commissione, l’ingresso dell’Adorazione dei Magi nelle collezioni dell’Ambrosiana è ben documentato. Una lettera del 23 novembre 1612, inviata da Alessandro Ambrogio Mazenta a Federico Borromeo, attestava infatti la spedizione della tela insieme ad altre opere venete, destinate a confluire nella Pinacoteca sei anni più tardi. Il recente restauro ha rappresentato un’occasione unica per approfondire la conoscenza del dipinto e delle tecniche esecutive dello Schiavone.
Il restauro dell’Adorazione dei Magi di Andrea Schiavone ha rappresentato un’importante occasione per approfondire sia la storia dell’opera che le tecniche impiegate dall’artista durante la sua realizzazione. Grazie alle straordinarie peculiarità tecniche e alla complessità del lavoro di recupero, l’intervento è stato anche inserito in un percorso formativo dedicato agli studenti del Corso di Laurea magistrale a ciclo unico abilitante in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali dell’Università di Torino, in collaborazione con il Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”.
Il restauro è stato supportato da una campagna diagnostica approfondita e strutturata. L’impiego di tecnologie analitiche avanzate ha consentito di indagare a fondo il processo creativo di Schiavone, rivelando, tra le altre cose, alcuni ripensamenti dell’artista durante la fase di progettazione e di definire con precisione la composizione cromatica della sua tavolozza.
La pulitura, eseguita in modo graduale e selettivo, si è focalizzata sulla rimozione degli strati di vernice ingialliti, dei ritocchi alterati e delle ridipinture frutto di interventi successivi. Questo passaggio ha permesso di riportare alla luce la pittura originale, restituendole i suoi colori vivaci e la brillantezza autentica.
La successiva fase di restituzione estetica è stata orientata principalmente a ripristinare la continuità visiva della superficie pittorica, interrotta da varie lacune di colore. Questo processo è stato agevolato anche dall’analisi di fotografie storiche dell’opera risalenti ai primi decenni del XX secolo.