È stata presentata stamani a Torino l’eccezionale acquisizione, da parte dei Musei Reali, del Concerto a due figure di Antiveduto Gramatica (Siena, 1569 – Roma, 1626), recentemente acquistato dal Ministero della Cultura – Direzione Generale Musei proprio per l’istituto torinese e in particolare per la Galleria Sabauda. La tela, che verrà accostata al Suonatore di tiorba, opera divenuta simbolo del museo, ricompone l’impianto figurativo del dipinto La Musica, registrato nel 1627 nell’inventario della raccolta romana del cardinale Francesco Maria Del Monte, grande collezionista di Caravaggio e di Gramatica. Dal 28 febbraio al 5 marzo 2023, i due capolavori riuniti sono eccezionalmente esposti al primo piano della Galleria Sabauda, in una delle sale dedicate ai maestri caravaggeschi e recentemente riordinate.
Il Concerto è riemerso lo scorso anno e la sua scoperta, di cui è stata data notizia per la prima volta su queste pagine, veniva annunciata dalla galleria Caretto & Occhinegro, e a seguito di un attento studio di Gianni Papi, massimo specialista di Antiveduto Gramatica, e di diverse analisi tecniche, era stato possibile appurare che il Concerto era proprio la parte mancante della Musica, la cui composizione era nota grazie a copie successive. L’opera fu divisa in epoca imprecisata, verosimilmente tra Seicento e Settecento, e i due frammenti presero strade diverse, ma gran parte della loro storia è ancora da ricostruire.
Il Suonatore di tiorba entrò nell’Ottocento nella collezione torinese dei marchesi Tancredi e Giulia Falletti di Barolo e fu poi donato dalla famiglia alla Galleria Sabauda nel 1864, insieme a un nucleo importante di altre opere. Del Concerto a due figure, forse transitato nella collezione romana della famiglia Torlonia (come farebbe ipotizzare la lettera “T” seguita dal numero 94 sul retro della tela) si persero completamente le tracce, fino alla ricomparsa nel 2022 sul mercato antiquario.
I due frammenti, riuniti così dopo quattro secoli e databili entro il primo decennio del Seicento, permettono di apprezzare uno dei vertici giovanili dell’attività del Gramatica, di grande raffinatezza nella resa delle figure e dei panneggi, nella qualità cromatica dei bruni e dei colori accesi, nella precisa e fedele restituzione degli strumenti musicali, caratteri in cui si manifesta l’adesione al nuovo linguaggio introdotto da Caravaggio.
L’opera è particolarmente significativa anche in relazione alla fortuna che, all’inizio del Seicento, riscuote il tema della musica, a Roma come alla corte sabauda: nella figura del suonatore di tiorba o di arciliuto, come ritengono alcuni musicologi, andrebbe riconosciuto il celebre compositore di musica da camera Cesare Marotta (o il collega Vincenzo Pinti, “Cavaliere del liuto”), mentre la figura femminile potrebbe essere identificata con la moglie di Marotta, Ippolita Recupito, sublime interprete del canto monodico, apprezzato dal cardinale Del Monte.
Le due tele saranno nuovamente presentate al pubblico, dopo approfondite indagini diagnostiche, alla mostra La Musica di Antiveduto Gramatica e la collezione Falletti di Barolo, in programma dal 9 giugno al 1° ottobre 2023 al secondo piano della Galleria Sabauda di Torino.
Il Concerto di Antiveduto Gramatica entra ufficialmente nella collezione dei Musei Reali di Torino |