Importante acquisizione del Museo del Prado di Madrid che si assicura un capolavoro di Paolo da San Leocadio (Reggio Emilia, 1447 circa – Valencia, 1520), l’Orazione nell’orto, definita opera “incomparabile qualità tecnica, la cui ricchezza cromatica e paesaggistica rimandano alle opere di Mantegna degli anni Cinquanta”. Con l’Orazione nell’orto diventano quattro le opere del pittore italo-spagnolo nella collezione del Prado: il nuovo acquisto raggiunge infatti la Madonna del Cavaliere di Montesa, acquistata nel 1919 per sottoscrizione popolare, e i pannelli con l’Addolorata e il Salvatore, che entrarono al Prado come parte dell’eredità Bosch.
L’Orazione nell’orto è un olio su tavola di 161 x 121,5 centimetri ed è stata acquistata per 600.000 euro dalla Galleria Bernat. Gli American Friends del Museo del Prado hanno contribuito con 300.000 euro all’acquisto di questo pezzo, il 50% dell’importo.
Paolo da San Leocadio è quasi del tutto sconosciuto in Italia, nonostante le sue origini, perché lavoro soprattutto in Spagna, in particolare a Valencia, e fu tra gli artisti che contribuirono a introdurre il Rinascimento nella città affacciata sul Mediterraneo. Sono suoi, per esempio, gli affreschi della Cattedrale di Valencia scoperti nel 2004, dietro una struttura barocca che li nascondeva.
Di formazione ferrarese-padovana, a giudicare dallo stile delle prime opere a lui attribuite, Paolo di San Leocadio dovette conoscere anche la pittura veneziana del Bellini. Arrivò molto giovane a Valencia, nel 1472, a venticinque anni, grazie alla protezione del cardinale Rodrigo Borgia, ovvero il futuro papa Alessandro VI, e si trasferì in città assieme al collega napoletano Francesco Pagano. La Madonna del Cavaliere di Montesa (1475 circa, Prado), la Sacra Conversatione della National Gallery di Londra e il San Michele del Museo Diocesano di Arte Sacra di Orihuela, che proviene dalla cappella del Palazzo Ducale di Gandía, dimostrano, secondo quanto si legge nella scheda dell’artista sul sito del Prado, come l’arte di Paolo da San Leocadio abbia man tenuto la sua qualità senza che fosse necessario il presunto viaggio di ritorno in Italia ipotizzato tra il 1484 e il 1488 dallo studioso Ximo Company, poiché le fonti italiane della sua arte rimangono le stesse di quando arrivò a Valencia nel 1472. La migliore testimonianza della fama che ottenne con la sua pittura è comunque il documento datato a Castellón nel 1490 in occasione dell’esecuzione della pala dell’altare maggiore della cattedrale (opera purtroppo perduta), in cui Paolo da San Leocadio è descritto come “il pittore più solenne di Spagna”. L’Orazione nell’orto è una nuova, altissima testimonianza della sua arte.
Colpo del Prado: acquistato capolavoro dell'italo-spagnolo rinascimentale Paolo da San Leocadio |