Bologna, termina il restauro della Giuditta di Lavinia Fontana


A Bologna è terminato il restauro della Giuditta con la testa di Oloferne di Lavinia Fontana, opera del Museo Davia Bargellini. L’opera sarà visibile per qualche giorno gratuitamente, poi volerà in Irlanda per una mostra monografica sull’artista bolognese.

Il prossimo mercoledì 5 aprile, alle ore 11, i Musei Civici d’Arte Antica di Bologna organizzano un evento aperto a tutti per presentare il restauro della Giuditta con la testa di Oloferne di Lavinia Fontana (Bologna, 1552 - Roma, 1614), conservato presso il Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, in Strada Maggiore 44 a Bologna.

L’intervento conservativo, eseguito dal Laboratorio di Restauro Ottorino Nonfarmale, è stato motivato dal prestito dell’opera concesso per la grande mostra monografica Lavinia Fontana: Trailblazer, Rule Breaker, a cura di Aoife Brady, che la National Gallery of Ireland di Dublino dedicherà alla celebre artista dal 6 maggio al 27 agosto 2023. Tra i massimi rappresentanti della pittura tardo-manierista in Europa, la bolognese Lavinia Fontana è considerata da molti la prima donna artista a raggiungere il successo professionale al di fuori dei confini di una corte o di un convento. La pittrice fu la prima donna a gestire una propria bottega e la prima a dipingere pale d’altare pubbliche e nudi femminili. Mantenne una carriera attiva, dipingendo per molti mecenati illustri e assumendo al contempo il ruolo di moglie e madre. Esplorando la straordinaria vita di Fontana attraverso i suoi dipinti e disegni, la mostra offrirà una visione del clima culturale che le permise di prosperare come artista donna dell’epoca. Questa sarà la prima mostra monografica ad esaminare il lavoro di Fontana in oltre due decenni e la prima a concentrarsi sui suoi ritratti. Verrà riunita una selezione delle sue opere più apprezzate, provenienti da collezioni pubbliche e private internazionali, insieme al celebre La visita della regina di Saba a re Salomone, proveniente dalla collezione permanente del museo nazionale irlandese.

Lavinia Fontana, Giuditta con la testa di Oloferne (1600; olio su tela, 130 x 110 cm; Bologna, Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini)
Lavinia Fontana, Giuditta con la testa di Oloferne (1600; olio su tela, 130 x 110 cm; Bologna, Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini)

Per l’immagine guida per la comunicazione dell’esposizione la scelta è ricaduta proprio sulla Giuditta con la testa di Oloferne del Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini.

L’olio su tela, firmato e datato “LAVINIA FONTANA DE ZAPPIS FECE 1600”, appartiene alla maturità della pittrice, che affronta il soggetto biblico di ambientazione notturna con grande padronanza degli effetti luministici e con una sensibile attenzione alla resa analitica dei dettagli, di gusto fiammingo. Il volto dell’eroina, come quello della fantesca, paiono restituire tratti fisionomici peculiari, tanto da suggerire che possano identificarsi in due ritratti, come per altro accade in altri dipinti di analogo soggetto prodotti in area bolognese negli stessi anni (ad esempio da Agostino Carracci). Giuditta, vedova audace e pia, che osa sedurre il tiranno per ucciderlo e liberare così il proprio popolo, si presta infatti a fornire i sembianti per un travestimento in veste biblica, essendo modello di virtù femminile apprezzato nell’età di Controriforma, tanto da divenire tema fra i più ricorrenti nei quadri da stanza destinati agli interni dei palazzi nobiliari.

L’iniziativa viene promossa per raccontare gli esiti del restauro, che ha consentito di recuperare quei dettagli figurativi molto raffinati, quel colorismo e quelle luci e tonalità accese e vivaci che contraddistinguono la produzione di Lavinia Fontana, e per salutare pubblicamente l’opera che partirà da Bologna alla volta di Dublino il prossimo 13 aprile. Dal 5 al 12 aprile 2023 l’opera potrà essere ammirata dal pubblico presso il Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, con ingresso gratuito.

Alla presentazione di mercoledì 5 aprile alle ore 11.00 interverranno Eva Degl’Innocenti (direttrice Settore Musei Civici Bologna), Massimo Medica (direttore Musei Civici d’Arte Antica | Settore Musei Civici Bologna), Vera Fortunati (già professoressa ordinaria di Storia dell’Arte Moderna Alma Mater Studiorum - Università di Bologna e direttrice Centro di Documentazione sulla storia delle Donne Artiste in Europa dal Medioevo al Novecento), Giovanni Giannelli (direttore tecnico Laboratorio di Restauro Ottorino Nonfarmale S.r.l.). È inoltre previsto un contributo musicale a cura del MoRosita Ippolito.


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