L'Allegoria dell'Italia di Valentin de Boulogne arricchisce da oggi la mostra su Urbano VIII

Da oggi il dipinto di Valentin de Boulogne, Allegoria dell’Italia, si aggiunge al percorso espositivo L’Immagine Sovrana. Urbano VIII e i Barberini, la mostra allestita a Palazzo Barberini a cura di Maurizia Cicconi, Flaminia Gennari Santori e Sebastian Schütze, dedicata a Urbano VIII Barberini, in occasione del quattrocentesimo anniversario della sua elezione al soglio pontificio.

L’opera, in prestito dall’Institutum Romanum Finlandiae di Roma, arriva dal Museo di Belle Arti di Gand dove è stato esposto dal 21 gennaio al 23 aprile nell’ambito della mostra Theodoor Rombouts. Virtuose du caravagisme flamand, monografica su Theodore Rombouts (1597-1637).

Inserito nella quarta sezione della mostra a Palazzo Barberini, Hic Domus, che riunisce i capolavori provenienti dalla collezione Barberini, e finora sostituita da una proiezione a grandezza naturale, l’Allegoria dell’Italia rappresenta una preziosa testimonianza del mecenatismo e del collezionismo della famiglia Barberini, che aspirava a delineare un’estetica e un immaginario a un tempo ideale e tangibile. Questa visione si concretizza nello stesso palazzo Barberini, dove si riunivano letterati, artisti e musicisti: quella nova domus della famiglia del papa che appariva ai suoi ammirati visitatori come luogo di meraviglie e labirinto di desideri.

Commissionato dal cardinal nepote Francesco Barberini, l’olio su tela è un vero manifesto di allegoria retorica: rappresenta l’Italia armata di lorica, lancia e scudo, su cui campeggiano le insegne del papato. Ai suoi piedi, le personificazioni dell’Arno e del Tevere, le cui sponde segnano la storia e la missione di Urbano VIII. E alle spalle della protagonista, uno sciame d’api, uscite in volo non in cerca di nettare, ma a difesa del proprio alveare. Il messaggio ideologico e politico era dunque chiaro.

Immagine: Valentin de Boulogne, Allegoria dell’Italia (1628-1629; olio su tela, 345 x 333 cm; Roma, Institutum Romanum Finlandiae) nell’allestimento della mostra a Palazzo Barberini. Foto di Alberto Novelli.

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