In occasione delle Giornate Europee dell’Archeologia, sono state presentate questa mattina dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Viterbo e per l’Etruria Meridionale, d’intesa con i vertici della Guardia di Finanza, il recupero compiuto dal Reparto di Roma di un gruppo di quattro lastre etrusche dipinte, sequestrate a Cerveteri nel corso di un’operazione di contrasto al commercio clandestino di materiale archeologico.
Le lastre recuperate dalla Guardia di Finanza arricchiscono il recente rimpatrio di un’ampia serie di lastre fittili dipinte dello stesso tipo: raffigurano quattro nuove scene inedite a tema rituale e mitologico, nelle quali si riconosce, in particolare nel volto di alcuni personaggi, la mano di eccellenti maestri della pittura antica.
Dopo il recupero, una serie di analisi tecnico-scientifiche e di interventi di conservazione hanno confermato che si tratta di opere originali etrusche da datare negli ultimi decenni del VI secolo a.C., di eccezionale valore storico e archeologico, soprattutto in quanto quasi integre, con uno stato di conservazione paragonabile alle serie rinvenute a Cerveteri nel XIX secolo, note come Campana e Boccanera, oggi conservate rispettivamente al Musée du Louvre e al British Museum. Le lastre raccontano storie come il combattimento tra Achille e Pentesilea, in cui la regina delle Amazzoni si lancia contro l’eroe greco che la sconfiggerà; un’eroina con arco, impegnata in una gara di corsa, che brandisce un ramo (forse la sfida tra la cacciatrice Atalanta e il suo futuro marito Melanione); il messaggero degli dei Hermes, l’etrusco Turms, che scorta una donna in atto di svelarsi (forse parte di un quadro del giudizio di Paride); infine una coppia di aruspici al lavoro: sacerdoti etruschi esperti nell’interpretazione della volontà degli dei.
Ora grazie al lavoro congiunto di tutela e valorizzazione del Ministero e quello di contrasto ai crimini culturali delle forze dell’ordine sono state restituite allo Stato, e da oggi anche al pubblico, questi capolavori d’arte etrusca. Inoltre il grande intervento di restauro compiuto a cura della Soprintendenza ha esaltato la vivacità dei colori.
Le lastre troveranno la loro definitiva collocazione, accanto a tutte le altre terrecotte ceretane dello stesso tipo, nell’esposizione permanente del nuovo Antiquarium di Pyrgi, che la Soprintendenza sta allestendo negli spazi forniti dalla Regione Lazio all’interno del Castello di Santa Severa (Santa Marinella, RM).
Esposte al pubblico quattro lastre etrusche inedite dipinte recuperate a Cerveteri |