Un inedito viaggiatore etrusco di 2.500 anni fa: è questo l’inedito reperto che è stato presentato oggi a Venezia nel corso della mostra Massimo Campigli e gli Etruschi. Una pagana felicità, in programma a Palazzo Franchetti, inizialmente fino al 30 settembre 2021, ma adesso con proroga fino a domenica 16 gennaio 2022 anche per rispondere alle numerose richieste ricevute dal pubblico e all’ottimo riscontro della critica.
La Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale ha scelto l’occasione della mostra su Campigli per presentare per la prima volta al pubblico il Viaggiatore etrusco: si tratta di un prezioso frammento di lastra in terracotta, della fine del VI - inizio V secolo a.C., appena rientrato in Italia, che va in mostra ad arricchire la già corposa e pregiata selezione di circa cinquanta reperti che si affiancano alle tele prescelte per illustrare tutto l’arco della carriera artistica di Massimo Campigli.
Sul frammento (alto circa 28,6 cm) è raffigurato il profilo di un giovane dai lunghi capelli rossi, caratterizzato da un’elaborata acconciatura, con un copricapo a tesa da viaggiatore, e da un bastone curvo. La lastra è stata acquistata dalla Fondazione Luigi Rovati presso la casa d’aste Christie’s di New York, con il fine di completare la selezione conosciuta di lastre parietali figurate provenienti da Cerveteri già in possesso dello Stato, e ceduta al Ministero della Cultura. L’inedito reperto farà il suo debutto ufficiale mercoledì 20 ottobre 2021, quando sarà presentato in un convegno tenuto dalla soprintendente di Viterbo, Margherita Eichberg, dall’archeologo Daniele Federico Maras in dialogo con Lucio Rovati, Presidente della Fondazione Luigi Rovati, dalla studiosa Martina Corgnati, che ha fornito un importante contributo scientifico alla mostra, e da Alessia Calarota, Vice Presidente di ACP – Palazzo Franchetti.
Nell’immagine, il Viaggiatore etrusco
Venezia, presentato un inedito reperto etrusco: un Viaggiatore del VI-V secolo a.C. |