In Inghilterra, un tesoro di 2.584 monete d’argento di epoca normanna è stato acquistato per la somma di 4,3 milioni di sterline (5,16 milioni di euro), che lo rendono la scoperta archeologica di maggior valore nella storia del Regno Unito. Si tratta del cosiddetto “tesoro di Chew Valley”, un insieme di monete rinvenuto il 26 gennaio 2019 da sette cercatori muniti di metal detector che lo hanno trovato in un campo, nella zona di Chew Valley, non lontano dalla città di Bristol, nel sud del paese. Si tratta di un cumulo di monete che, secondo gli archeologi, venne sepolto dal suo proprietario per ragioni di sicurezza all’epoca della conquista normanna. Su circa metà delle monete si può vedere l’effigie di Aroldo II, ultimo re sassone d’Inghilterra, mentre sull’altra metà è raffigurata l’immagine di Guglielmo I, il successore di Aroldo II. È il più grande insieme di monete di epoca normanna mai trovato nel paese.
Ad acquistarlo, con lo scopo di destinarlo alla fruizione pubblica, è stato il South West Heritage Trust, grazie a importanti finanziamenti, tra cui quello del National Lottery Art and Fund. Il tesoro sarà esposto al British Museum a partire dal 26 novembre 2024: l’idea è quella di mandare le monete in “tour” prima di farle arrivare alla loro destinazione permanente, ovvero il Museum of Somerset di Taunton, dove è previsto che saranno esposte a partire dal 2026. Il ricavato della vendita sarà suddiviso tra i sette cercatori che lo hanno trovato e il proprietario del terreno in cui le monete si trovavano (il 50% al proprietario, il rimanente diviso tra i cercatori): in sostanza, ognuno di loro riceverà un assegno da qualche centinaio di migliaia di sterline. Secondo la legge britannica (Treasure Act del 1996), infatti, è del tutto legale andare alla ricerca di tesori nascosti nel terreno: sussiste però l’obbligo di comunicare alle autorità competenti ogni eventuale scoperta, e nel caso in cui le autorità riscontrino che il bene è di interesse pubblico, lo scopritore è tenuto a offrirlo in vendita a un museo a un prezzo stabilito dall’apposito comitato di valutazione del British Museum. Dopodiché viene offerta una somma agli scopritori e alle altre parti interessate (in questo caso il proprietario del terreno), proposta tenendo conto del valore di mercato del tesoro.
Il valore del tesoto di Chew Valley, 4,3 milioni di sterline, è stato stabilito principalmente sul significato storico di queste monete, sull’unicità del ritrovamento, sulle loro condizioni, sull’interesse collezionistico e sulla rarità di particolari esemplari, piuttosto che sul valore intrinseco dell’argento di cui sono fatte.
Le monete risalgono all’incirca gli anni 1066-1068, ovvero a un periodo di svolta nella storia inglese, e cioè quando l’Inghilterra venne conquistata con successo per l’ultima volta nella battaglia di Hastings, nel 1066. Il tesoro fu seppellito proprio in quegli anni, tra il 1067 e il 1068, in una tenuta che in seguito appartenne a Giso, vescovo di Wells. All’epoca della scoperta, nel 2019, le monete sono state trovate senza un contenitore ed erano state sparpagliate a seguito dell’azione di un aratro. Il ritrovamento è stato segnalato alle autorità e depositato dagli scopritori al British Museum. Le monete sono state in seguito pulite dal dipartimento di Conservazione del British Museum per consentirne l’identificazione e la catalogazione.
Il tesoro contiene il doppio delle monete dell’epoca di Aroldo II di quante ne siano mai state trovate in precedenza e aumenta di quasi cinque volte il numero di monete di primo tipo note dell’epoca di Guglielmo I. Tutte le monete di Guglielmo I sono del primissimo disegno, emesse poco dopo la sua incoronazione il giorno di Natale del 1066. Su un lato di ogni moneta c’è un ritratto del re con simboli della sua autorità (una corona e uno scettro) e un’impresa composta dal suo nome e dai suoi titoli. I disegni sul rovescio spesso riportavano messaggi politici o religiosi. Le monete di Aroldo II riportano la parola “PAX” o “pace” e quelle di Guglielmo una croce fiorita.
“Il tesoro”, dice Sam Astill, amministratore delegato del South West Heritage Trust, “simboleggia un momento cruciale nella storia inglese e siamo lieti di aver fatto questa acquisizione in modo che possa essere apprezzato dalle generazioni future. Mette in evidenza il potere dei musei, delle collezioni e delle storie di ispirare persone e comunità ed è stato reso possibile grazie a una vasta gamma di partner che hanno lavorato insieme per garantire che il nostro patrimonio sia protetto e accessibile a tutti”.
Trovarono sotto terra un tesoro di monete normanne: un ente lo ha comprato per 4,3 milioni di sterline |