Inaugurato il Teatro Romano di Terracina, integro e originale: tutti gli elementi che lo costituiscono, tutti i blocchi della cavea, sono quelli di 2000 anni fa. La struttura è stata restaurata, ma non è stata ricostruita o contaminata con materiale moderno. Il Teatro è stato dunque restituito alla città in una giornata di festa.
Dopo il saluto del Sindaco di Terracina, Francesco Giannetti, e i saluti istituzionali alla presenza delle più alte autorità del Ministero della Cultura, dei Rappresentanti della Regione Lazio, dell’Europarlamento e dei Sindaci dei Comuni vicini, si è tenuta una breve introduzione moderata dalla Responsabile della Comunicazione della Soprintendenza Gilda Iadicicco. Il Direttore Generale delle Soprintendenze Luigi La Rocca ha annunciato dal palco che proseguirà il sostegno da parte del Ministero per continuare i lavori che consentiranno l’intera accessibilità del teatro. Ha quindi preso la parola il Soprintendente Francesco Di Mario, che ha ricostruito tutto il lavoro fatto e da lui diretto nel corso degli anni che ha permesso di riportare alla luce questo Teatro, rarissimo esempio di una struttura interamente originale, con la stessa cavea di 2000 anni fa. Grazie anche al lavoro del CNR, i numerosi presenti hanno potuto vedere le immagini di quanto è stato fatto nel tempo, com’è cambiato l’aspetto del Foro, tutto documentato da un time lapse.
Una storia lunga, quella della rinascita del Teatro Romano, che parte dal tragico bombardamento del 4 settembre 1943 e arriva fino ad oggi. Sul maxi schermo è comparsa la testa di una statua, uno degli ultimi reperti rinvenuti: il ritratto di Giulio Cesare che riproduce fedelmente il suo volto. Un ritratto unico, considerato anche l’eccellente stato di conservazione, che ha permesso di eseguire anche una ricostruzione fotografica di Giulio Cesare. Il ritratto ora si potrà vedere nel vicino Capitolium accanto a quelli di Livia e Gaio.
L’inaugurazione si è conclusa con il concerto organizzato dalla Fondazione Campus Internazionale di Musica di Latina con la Roma Tre Orchestra che ha iniziato la sua esibizione intonando l’Inno d’Italia.
“È stata una grande emozione restituire questo Teatro alla sua Città, riunirlo finalmente al Foro”,ha commentato il Soprintendente Francesco Di Mario. “Un lavoro complesso, con la cavea che è stata riportata al suo aspetto originale riposizionando ciascuno dei blocchi calcarei, le sedute per gli spettatori, che nel corso del tempo erano stati asportati. Un Teatro straordinario per la sua interezza, che tra i tanti regali ci ha donato anche questo ritratto unico di Giulio Cesare, di cui sicuramente si parlerà nel mondo”.
“Da cittadino prima ancora che da Sindaco è stata una giornata che non si può dimenticare. La mia formazione da architetto mi permette di dire, senza tema di smentita, che il nostro Teatro è un gioiello prezioso e straordinario che va ad unirsi all’immenso patrimonio della nostra Città. Vedere questa piazza gremita, tutti uniti, segna una rinascita che non è solo del Teatro ma dell’intera comunità”, ha concluso il Sindaco di Terracina Francesco Giannetti.
Restituito alla città il Teatro Romano di Terracina. Rinvenuto al suo interno il ritratto di Giulio Cesare |