Spagna, importante scoperta a Mérida: riportato alla luce grande mosaico romano con Medusa


Importante scoperta archeologica in Spagna, a Mérida, dove è stato riportato alla luce un grande mosaico pavimentale di una domus romana, raffigurante Medusa e risalente con tutta probabilità al II secolo d.C.

Importante scoperta archeologica in Spagna, in uno scavo archeologico presso la città di Mérida, nella Comunità Autonoma dell’Estremadura. Gli scavi in località Huerta de Otero, zona archeologica situata sul lato occidentale della città, delimitata dalla diga di contenimento del fiume Ana e dal muro sud della cittadella araba, è stato infatti riportato alla luce un grande mosaico con una testa di Medusa nella sala principale di una domus romana. Il progetto di ricerca a Huerta de Otero è cominciato nel 2019, l’obiettivo di giungere a una documentazione completa del sito attraverso scavi archeologici, indagini geofisiche e l’adattamento dei resti riesumati alle visite pubbliche. Gran parte del merito va a un gruppo di studenti-lavoratori della scuola professionale comunale Barraeca II, che hanno partecipato allo scavo nell’ambito delle loro attività formative.

Lo scavo ha portato alla scoperta di una domus romana e di una delle sue sale, completamente pavimentata con un mosaico policromo di circa 30 metri quadri, il cui motivo centrale è rappresentato dalla testa di Medusa incorniciata da un medaglione ottagonale. Negli angoli, all’interno di esagoni, si trovano invece le raffigurazioni di quattro pavoni, che simboleggiano le quattro stagioni. Il tutto, spiega José Vargas, archeologo e supervisore del progetto presso la scuola Barraeca II, è disposto “in un grande quadrato in cui si alternano motivi floreali e animali (uccelli e pesci) a maschere. L’aspetto dell’immagine della Medusa è tipico nei pavimenti a mosaico del II secolo d. C. come motivo apotropaico per gli abitanti della domus”.

Gli esiti archeologici dei diversi interventi tra il 2019 e il 2023 hanno portato alla luce un tratto del muro di fondazione romano di circa 40 metri di lunghezza e 2,70 metri di larghezza: è qui che si trova l’altezza massima finora documentata dell’intera cinta muraria conservata, di 5 metri di altezza. Inoltre sono stati documentati i resti di una strada che corre parallela al muro con una larghezza di 6 metri.

“Siamo molto interessati a valorizzare nuovi siti archeologici ed è per questo che, grazie alla collaborazione con operatori specializzati nella tutela e negli scavi archeologici della scuola Barraeca II, iniziata nel settembre dello scorso anno, sono stati effettuati scavi aella Huerta de Otero con questi grandi risultati”, sottolinea Pilar Amor, delegata alla formazione e ai beni archeologici dell’amministrazione di Mérida, aggiungendo che il progetto lo scorso hanno ha potuto garantire inserimento lavorativo all’85% dei 15 studenti partecipanti.

Per Félix Palma, direttore del Consorzio Ciudad Monumental, questo sito “ha un carattere eccezionale per il livello di conservazione dei resti e, soprattutto, per l’apparato ornamentale che decora la casa, ben conservata: non solo il mosaico delle meduse ma anche dipinti e motivi scultorei. A Huerta de Otero si è cominciato a scavare nel 1976 e nel 2019 il Consiglio Comunale, insieme al Consorzio e all’Istituto di Archeologia, ha salvato quel sito dall’oblio; ora la sfida è valorizzarlo in modo che le persone possano goderselo”.

Spagna, importante scoperta a Mérida: riportato alla luce grande mosaico romano con Medusa
Spagna, importante scoperta a Mérida: riportato alla luce grande mosaico romano con Medusa


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