Le recenti esplorazioni condotte nei pressi della diga di Malampuzha, nel distretto di Palakkad, Kerala, uno stato dell’India, hanno portato alla scoperta di oltre 110 megaliti disseminati su un’area di circa 45 ettari. Il ritrovamento, effettuato dal team dell’Archaeological Survey of India (ASI), rappresenta un contributo importante alla comprensione delle pratiche funerarie e del sistema di credenze dell’Età del Ferro nell’India meridionale.
L’indagine archeologica ha portato alla luce diverse tipologie di strutture megalitiche, tra cui ciste singole e multiple, cerchi di pietra, urne funerarie, dolmen e ciste dolmenoidi. La maggior parte di queste sepolture è stata costruita utilizzando imponenti lastre di granito e massi, mentre alcune incorporano anche pietra lateritica, un materiale comune nella regione.
Le ciste funerarie, uno degli elementi più ricorrenti nel sito, sono costituite da grandi lastre di pietra che formano camere sepolcrali, talvolta singole e in altri casi suddivise in più vani. La varietà delle sepolture suggerisce l’esistenza di una stratificazione sociale nella comunità che le realizzò, con differenze nel trattamento riservato ai defunti. I dolmen, con la loro struttura caratteristica a lastre orizzontali sorrette da pilastri di pietra, indicano anch’essi una tradizione funeraria ben consolidata.
Le dimensioni del sito e il numero significativo di tombe suggeriscono che la zona fosse un importante centro per le comunità megalitiche dell’Età del Ferro. La scoperta di un così vasto complesso di sepolture in un’area circoscritta potrebbe fornire nuovi elementi per comprendere l’organizzazione sociale e le pratiche rituali di queste popolazioni. La presenza di urne funerarie, tipiche delle sepolture secondarie, indica che i resti dei defunti venivano in alcuni casi trattati con rituali specifici prima di essere deposti definitivamente. Le indagini in corso puntano a stabilire una cronologia più precisa per le strutture rinvenute e a identificare eventuali resti organici o manufatti sepolti all’interno delle tombe. L’uso combinato di lastre di granito e pietra lateritica nelle sepolture potrebbe inoltre suggerire influenze culturali diverse o una progressione nelle tecniche costruttive nel corso del tempo.