Scoperta rara in Egitto: tornano alla luce i colori originali del Tempio di Horus a Edfu


Importante e rara scoperta in Egitto, dove un team tedesco-egiziano ha riportato alla luce i colori originali delle splendide decorazioni del Tempio di Horus a Edfu. Alcune figure erano tutte ricoperte d’oro. La scoperta espande le nostre conoscenze sull’antico Egitto.

Splendidi rilievi colorati coprivano in antico le pareti del Tempio di Edfu, grande santuario dedicato al dio Horus situato nell’Egitto meridionale. La missione archeologica della Julius-Maximilians-Universität di Würzburg (Germania) e del Consiglio Supremo delle Antichità dell’Egitto, nell’ambito dell’Edfu Temple Restoration Project, ha infatti per la prima volta svelato l’aspetto originario delle decorazioni del tempio, scoprendo i resti dei colori originali che coprivano i rilievi intagliati sull’arenaria. Il progetto, diretto dall’archeologo Ahmed Abdel Naby e finanziato dalla Gerda Henkel Foundation, è partito nel 2021 e l’obiettivo era proprio quello di riportare questi colori alla loro condizione originaria. I lavori sono stati completati in vista del prossimo inverno, per l’avvio della stagione turistica, in modo che il tempio possa accogliere visitatori egiziani e turisti provenienti da tutto il mondo. Mohamed Ismail Khaled, segretario generale del Consiglio Supremo delle Antichità, ha fatto sapere che il progetto di restauro del tempio rientra nell’ambito della strategia del ministero egiziano per preservare il patrimonio culturale dell’Egitto, considerato patrimonio di tutta l’umanità, e che mira a ripristinare la piena leggibilità delle pareti del tempio, anche attraverso l’uso del digitale: i testi incisi sulla pietra delle pareti saranno infatti pubblicati e documentati in formato digitale, e saranno anche tradotti.

Durante i lavori di restauro sono stati scoperti anche resti di scritti di sacerdoti del tempio in scrittura demotica (la lingua egizia nel periodo a cavallo tra gli ultimi secoli d’indipendenza e quelli della dominazione romana): si tratta di una testimonianza diretta relativa ai sacerdoti che entravano nel tempio. Tali iscrizioni personali sono note principalmente dalle aree esterne del tempio o dalle porte e non dal santuario o sancta sanctorum. Questi testi scoperti contribuiranno alla formazione di nuove intuizioni sulle pratiche religiose dei sacerdoti egizi.

I colori dell'antico Tempio di Edfu
I colori dell’antico Tempio di Edfu
I colori dell'antico Tempio di Edfu
I colori dell’antico Tempio di Edfu
I colori dell'antico Tempio di Edfu
I colori dell’antico Tempio di Edfu

Sono state rinvenute inoltre tracce di dorature realizzate a foglia d’oro utilizzate per le figure principale (per esempio i gioielli dei faraoni o i corpi degli dèi). “La doratura delle figure presumibilmente non serviva solo a immortalarle e deificarle simbolicamente, ma contribuiva anche all’aura mistica della stanza. Deve essere stato molto impressionante, soprattutto quando la luce del sole splendeva”, afferma Victoria Altmann-Wendling, project manager e ricercatrice associata nel Progetto Horus Beḥedety presso l’Università di Würzburg.

I ritrovamenti indicano anche che alcune pareti erano coperte da strati di spessa lamina metallica in rame placcato d’oro: le uniche tracce rimaste sono tuttavia i buchi nei muri che servivano per fissare queste lamine. I colori originari erano coperti da sporcizia, guano e accumulo di sali, che offuscavano tutte le superfici. Al momento, gli archeologi stanno studiando i pigmenti utilizzati per colorare le superfici, oltre che la foglia oro adoperata per le dorature. È già stato tuttavia notato che alcuni di questi colori risalgono all’epoca in cui venne costruito il tempio.

I ritrovamenti di Edfu sono importanti perché, nella maggior parte degli antichi templi egizi, la pittura non si è conservata, o lo è solo in alcune aree (interne). I dipinti multicolori possono ora fornire ulteriori dettagli delle scene e dei geroglifici che non potevano essere identificati nel solo rilievo, ad esempio elementi dell’abbigliamento o delle offerte. Gli artigiani hanno anche utilizzato il colore per correggere i geroglifici scolpiti nella pietra: “Stiamo osservando un’antica gestione della qualità”, ha commentato il professor Martin A. Stadler, direttore del Progetto Horus Beḥedety dell’Università Würzburg. “Il fatto che gli dei fossero completamente dorati è particolarmente interessante. Lo troviamo nelle fonti testuali che descrivono la carne degli dei come composta da oro”, aggiunge Victoria Altmann-Wendling.

I colori dell'antico Tempio di Edfu
I colori dell’antico Tempio di Edfu
I colori dell'antico Tempio di Edfu
I colori dell’antico Tempio di Edfu

Oltre a essere il santuario meglio conservato in Egitto, il tempio di Horus a Edfu è una meraviglia di antica progettazione strutturale, con una lunghezza di 137 metri, una larghezza di 76 metri e altezze che vanno da 15 metri a 35 metri. Con proporzioni così grandiose e le superfici delle sue pareti completamente ricoperte di iscrizioni e rilievi pittorici, il tempio di Edfu è un monumento importante anche dal punto di vista storico. Costruito e decorato tra il 237 e il 57 a.C., sotto i regni dei re Tolomeo III-XII, contiene più testi religiosi e scene rituali di quasi qualsiasi altro tempio egizio, alcuni dei quali possono essere fatti risalire al III millennio a.C.


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