Roma, scoperto nuovo tratto di via Latina grazie ai georadar


Grazie ai georadar è stato scoperto un nuovo tratto della via Latina, nei pressi della villa dei Sette Bassi a Roma. Lo scavo è stato compiuto dall’Università La Sapienza, Roma Tre e dal Parco Archeologico dell’Appia Antica. 

Grazie alla collaborazione tra l’Università La Sapienza di Roma, Roma Tre e il Parco Archeologico dell’Appia Antica, è stato scoperto con l’aiuto dei georadar un altro tratto della via Latina, nei pressi della villa dei Sette Bassi. Lo scavo è stato promosso e diretto dal Parco Archeologico dell’Appia Antica con il coordinamento dei Funzionari Responsabili e si è basato sulle ricerche in corso sulle strutture della cosiddetta Dépendance coordinate dalla professoressa Carla Maria Amici (Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento) e dalla professoressa Alessandra Ten (Dipartimento di Scienze dell’Antichità di Sapienza Università di Roma), in convenzione con lo stesso Parco Archeologico dell’Appia Antica, avvalendosi della collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Roma Tre, sotto il coordinamento scientifico del professor Andrea Benedetto.

L’Università di Roma Tre ha messo a disposizione le tecnologie più avanzate per rilevare possibili ruderi interrati nell’area archeologica tra via Tuscolana, il Parco degli Acquedotti e il quartiere di Lucrezia Romana: era stata ipotizzata infatti la presenza della via Latina e, grazie all’indagine condotta con i georadar, è stato possibile individuare le aree dove compiere i sondaggi. A una profondità di circa cinquanta centimetri, nella zona meridionale dell’area, è stato scoperto il nuovo tratto, perfettamente coerente con il tracciato rettilineo precedentemente solo ipotizzato. 

“Oltre a fornire un contributo significativo alla comprensione dell’assetto della rete viaria antica e di aspetti connessi alla vita anche quotidiana della società romana”, afferma Andrea Benedetto del dipartimento di Ingegneria di Roma Tre, “il risultato fornisce soluzioni per molte applicazioni dell’ingegneria civile quando ricorrono interferenze tra reperti archeologici e nuove infrastrutture”.

Nel tratto rinvenuto la carreggiata è larga tre metri per ottanta circa e il basolato si presenta sconvolto, ma ben definito lungo i margini. 

“I risultati conseguiti”, aggiunge Alessandra Ten del Dipartimento Scienze Antiche dell’Università La Sapienza, “indirizzano le Università coinvolte e il Parco archeologico dell’Appia Antica a sondare il punto di intersezione tra la strada e la diramazione dell’acquedotto privato della Villa che, provenendo da sud, doveva oltrepassare la via per raggiungere la cisterna collocata nel suo nucleo orientale”

“L’intervento sulla via Latina”, ha concluso Simone Quilici, direttore del Parco Archeologico dell’Appia Antica, “avvia la riscoperta della villa di Sette Bassi attraverso una serie di progetti che verranno realizzati nei prossimi mesi per la conservazione del patrimonio, il miglioramento dell’accessibilità e della fruizione e la riqualificazione e rifunzionalizzazione degli immobili”.

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