A Roma, entro la primavera del 2023, sarà per la prima volta disponibile un rilievo geometrico 3D globale, con metodologie geomatiche integrate, del Colosseo, fino ad ora interessato da rilievi dedicati a singole porzioni e/o tematiche. Si tratta di un progetto di grande importanza per la tutela del monumento e che costituirà un riferimento fondamentale per qualsiasi intervento di studio, manutenzione e restauro, valorizzazione.
Il progetto, elaborato dal Parco archeologico del Colosseo (responsabile unico del procedimento Federica Rinaldi) vede da alcuni mesi impegnate imprese leader, ciascuna con specifiche competenze, nel settore: si tratta di un raggruppamento temporaneo aggiudicatario di una gara pubblica bandita da Invitalia e costituito da Consorzio Futuro in Ricerca CFR di Ferrara (mandataria) che ha il coordinamento scientifico delle attività, Geogrà Srl di Sermide, ETS Srl e Janus Srl di Roma). Sono stati, inoltre, coinvolti esperti nelle diverse discipline, studiosi e professionisti, a supportare un’attività di documentazione di particolare complessità.
Per il rilievo digitale tridimensionale integrato del Colosseo, infatti, vengono impiegate contemporaneamente tecnologie topografiche, laser scanner, terrestri e da drone, acquisizioni fotogrammetriche e rilievi diretti che consentiranno di descrivere nel dettaglio lo stato di fatto del monumento, con la georeferenziazione di ogni singolo punto.
Questa banca dati, riferita al Colosseo e raccolta in più modelli tridimensionali multidisciplinari, renderà disponibile a storici, archeologi, architetti, restauratori, diagnosti ed esperti di diverse discipline una base conoscitiva inedita per lo studio e la verifica delle diverse fasi storiche ed evolutive, nonché la conoscenza dello stato di conservazione delle superfici e delle strutture del monumento, anche in previsione delle ulteriori e già programmate verifiche del rischio sismico.
Il rilievo 3D a nuvola di punti costituirà anche la base geometrico-morfologica in ambiente HBIM (Historical/Heritage Building Information Modeling), il cui sviluppo informativo arricchirà il modello geometrico con informazioni relative a materiali, tecniche costruttive, superfetazioni, stati di degrado e appunto condizione strutturale del monumento.
Infine, il rilievo potrà costituire il supporto digitale per future restituzioni a scopo scientifico e didattico dell’originaria decorazione architettonica grazie alla previsione inserita nel Capitolato di gara del rilievo di cinquanta reperti notevoli, tra capitelli, colonne, transenne, gradini della cavea, tripodi.
L’attività è coordinata dallo staff del Parco archeologico del Colosseo e vede coinvolti archeologi, architetti e restauratori, con l’obiettivo di realizzare un caso scuola sia per le metodologie di rilievo, sia per l’uso del BIM in ambito gestionale e manutentivo dei beni storico-archeologici.
“Per il Parco archeologico del Colosseo”, afferma Alfonsina Russo, direttrice del Parco Archeologico del Colosseo, “la cura dei monumenti rappresenta l’aspetto centrale e fondante della propria attività e, tra i numerosi interventi realizzati allo scopo, questo progetto si rivela di fondamentale importanza, in quanto consentirà, attraverso un rilievo per la prima volta integrale e tridimensionale dell’Anfiteatro Flavio, di ottenere risultati ancora più incisivi per la conoscenza e la tutela di un monumento, noto in tutto il mondo e patrimonio dell’umanità. Per il raggiungimento di questo risultato ringrazio i funzionari e i collaboratori del PArCo, di cui ancora una volta ho potuto apprezzare una dedizione e una professionalità non comuni. Sarà così possibile, tra l’altro, rispettare in pieno le innovazioni normative in tema di appalti di restauro e manutenzione, che prevedono a partire dal 2025 l’obbligo di progettazione in modalità BIM per interventi superiori ad un milione di euro”.
Roma, in arrivo il primo rilievo geometrico 3D completo del Colosseo |