Possono riprendere gli scavi archeologici nell’area del tempio tripartito di epoca romana a Sarsina (Forlì-Cesena) grazie alla prima messa in sicurezza del sito, realizzata attraverso un accordo tra l’Istituto Centrale per l’Archeologia del Ministero della Cultura, il Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso pubblico e della Difesa civile - Comando di Forlì-Cesena, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, e il Comune di Sarsina.
Le operazioni di predisposizione dell’area, interessata da rischio idrogeologico, sono state completate. Questo intervento, finanziato dall’Istituto Centrale per l’Archeologia del Ministero della Cultura, era necessario per garantire la continuazione delle attività di indagine archeologica, oltre che le future fasi di restauro e valorizzazione del sito. I lavori di predisposizione rientrano nel piano che il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano definì d’intesa con il Sindaco Enrico Cangini il 4 settembre 2023, quando visitò il sito accompagnato dal Viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Galeazzo Bignami, dalla deputata Alice Buonguerrieri, dal Direttore generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio,ì Luigi La Rocca, e dalla Soprintendente per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini Federica Gonzato.
La prima fase delle operazioni ha riguardato la salvaguardia del sito seguendo il principio del “minimo intervento”. I Vigili del Fuoco del Comando di Forlì-Cesena, sotto la supervisione scientifica della Soprintendenza, hanno stabilizzato le scarpate che presentavano lesioni e cedimenti. Inoltre, hanno protetto i resti strutturali antichi e parzialmente reinterrato il sito archeologico. Il personale incaricato ha anche predisposto un sistema di regimazione idraulica con canalette, pozzetti e pompe a immersione per convogliare le acque piovane nel sistema di raccolta comunale.
Le operazioni, stimate inizialmente per 14 giorni lavorativi, sono state completate nei tempi previsti, e l’efficacia dell’intervento è stata confermata durante i recenti nubifragi. Ora possono riprendere le indagini sul campo, affidate ad archeologi qualificati e dirette dalla Soprintendenza, che si occuperà anche della divulgazione dei nuovi risultati delle ricerche.
I Vigili del Fuoco del Comando di Forlì-Cesena hanno offerto al patrimonio culturale non solo mezzi e attrezzature, ma anche le loro competenze specifiche, sviluppate nell’attività ordinaria di soccorso tecnico urgente e in interventi durante calamità, in cui spesso collaborano con il Ministero della Cultura. In particolare, sono stati coinvolti i Gruppi Operativi Speciali - Movimento Terra, esperti nell’apertura di varchi, rimozione di macerie, creazione di strade alternative per raggiungere luoghi colpiti, e nella realizzazione di opere provvisionali per la messa in sicurezza di strutture, impianti e beni storico-artistici.
Il sito di Sarsina è diventato un campo di formazione reciproca, un’opportunità per esercitazioni integrate e per consolidare buone prassi operative tra le pubbliche amministrazioni. I vari enti coinvolti hanno dato contributi preziosi: l’Istituto Centrale per l’Archeologia del Ministero della Cultura ha finanziato i lavori; il Comando dei Vigili del Fuoco di Forlì-Cesena ha gestito l’esecuzione dell’intervento sotto la direzione scientifica della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini; e il Comune di Sarsina, proprietario dell’area, ha provveduto all’ospitalità degli operatori.
Le procedure operative apprese e condivise durante questa operazione, caratterizzate da cooperazione, rapidità ed efficacia, potranno essere applicate anche in future situazioni di analoga complessità.
Ripartono gli scavi nell’area del tempio tripartito di età romana del sito di Sarsina |