Pompei, scoperto un grande complesso termale privato annesso a un salone per banchetti


Nel Parco Archeologico di Pompei è emerso un grande complesso termale privato, annesso a un salone per banchetti. Si tratta di uno dei più vasti e complessi settori termali privati finora scoperti nelle domus pompeiane. 

Nel Parco Archeologico di Pompei, nel cantiere di scavo attualmente in corso nell’insula 10 della Regio IX, è emerso un grande complesso termale privato, annesso a un salone per banchetti. Si tratta di uno dei più vasti e complessi settori termali privati finora scoperti nelle domus pompeiane. Pochi altri esempi di simili dimensioni si trovano a Pompei, come le terme dei Praedia di Giulia Felice, quelle della Casa del Labirinto e della Villa di Diomede.

La stretta connessione tra gli ambienti termali e la grande sala conviviale, conosciuta come “salone nero” (già emerso e reso noto nei mesi precedenti), suggerisce il ruolo centrale della casa romana come luogo di sontuosi banchetti. Questi eventi non erano semplici occasioni private, ma rappresentavano occasione strategiche per il padrone di casa, utili a consolidare il consenso elettorale degli ospiti, sostenere candidature di amici o parenti e affermare il proprio status sociale.

Il complesso termale comprendeva i classici ambienti del calidarium, tepidarium, frigidarium (sale calda, tiepida e fredda) e uno spogliatoio (apodyterium), che, a giudicare dalle panchine presenti, poteva accogliere fino a trenta persone. Particolarmente di effetto è la sala fredda, caratterizzata da un peristilio, ovvero una corte porticata di 10 x 10 metri – al cui centro si trova una grande vasca.

Il complesso termale privato
Il complesso termale privato

La domus privata apparteneva a un personaggio importante della società locale

L’intera domus, che occupava la parte meridionale dell’insula 10, doveva appartenere a un membro di spicco dell’élite locale. Le pareti decorate in II e III stile testimoniano la storia della dimora. Il proprietario, con ogni probabilità, desiderava una casa capace di accogliere numerosi ospiti, offrendo loro non solo banchetti di lusso, ma anche il piacere di rilassarsi in un complesso termale direttamente all’interno della residenza.

L’utilizzo di una struttura di supporto transitoria ha permesso di scavare l’intero colonnato, lasciando tutte le porzioni murarie al proprio posto, e rimarrà a presidio del sistema della trabeazione (la struttura orizzontale retta dalle colonne) fino ad un nuovo, futuro, progetto di restauro architettonico e strutturale, servendo anche da supporto alla sua stessa esecuzione.

L’ingresso principale della domus era a sud. Qui era probabilmente collocato un atrio, dal quale si giungeva a un grande peristilio (giardino colonnato) che occupa quasi l’intera larghezza dell’isolato e di cui si intravedono le parti superiori delle colonne angolari, non ancora scavate. Su un lato del peristilio si aprivano una serie di vani. Da ovest a est: un grande oecus (ambiente di soggiorno) decorato in II stile, un corridoio, un piccolo ambiente decorato in IV stile e un oecus corinzio, circondato da almeno dodici colonne su tre lati, con una megalografia di II stile che attualmente è ancora in corso di scavo e di cui sono stati presentati a dicembre i primi risultati: il fregio con composizioni di nature morte che rappresentano cacciagione e prodotti della pesca offerti al godimento degli ospiti durante i banchetti.

Il complesso termale privato
Il complesso termale privato

Dichiarazioni

“Il tutto era funzionale alla messa in scena di uno ’spettacolo, al cui centro stava il proprietario stesso”, spiega il direttore del Parco Archeologico di Pompei Gabriel Zuchtriegel. "Le pitture di III stile con soggetti della guerra di Troia, gli atleti nel peristilio – tutto doveva conferire agli spazi un’atmosfera di grecità, ovvero di cultura, erudizione oltre che di ozio. Così come il salone nero doveva trasportare gli ospiti in un palazzo greco, così il peristilio con la grande vasca al centro e il complesso termale adiacente aveva la funzione di creare una scenografia da ginnasio greco, che veniva accentuata ulteriormente dalle scene atletiche successivamente apportate.

E dunque il pubblico, grato e affamato, avrebbe applaudito con sincera ammirazione allo spettacolo orchestrato dal padrone di casa e dopo una serata nel suo ’ginnasio’ ne avrebbe parlato ancora a lungo".

“Lo scavo degli ambienti in questione, ed in particolare del peristilio”, aggiunge la direttrice dei lavori Anna Onesti, “è avvenuto grazie ad una modalità di esecuzione innovativa, che ha consentito di raggiungere il piano pavimentale evitando lo smontaggio degli elementi architettonici instabili del colonnato”.

Il complesso termale privato
Il complesso termale privato


Se ti è piaciuto questo articolo abbonati a Finestre sull'Arte.
al prezzo di 12,00 euro all'anno avrai accesso illimitato agli articoli pubblicati sul sito di Finestre sull'Arte e ci aiuterai a crescere e a mantenere la nostra informazione libera e indipendente.
ABBONATI A
FINESTRE SULL'ARTE



MAGAZINE
primo numero
NUMERO 1

SFOGLIA ONLINE

MAR-APR-MAG 2019
secondo numero
NUMERO 2

SFOGLIA ONLINE

GIU-LUG-AGO 2019
terzo numero
NUMERO 3

SFOGLIA ONLINE

SET-OTT-NOV 2019
quarto numero
NUMERO 4

SFOGLIA ONLINE

DIC-GEN-FEB 2019/2020
Finestre sull'Arte