Nei Paesi Bassi, nella provincia della Gheldria, è stato rinvenuto un santuario romano completo e relativamente intatto. La sorprendente scoperta è stata fatta dagli archeologi di RAAP Archaeological Consultancy, la più grande azienda archeologica indipendente attiva in Olanda, fondata nel 1985, nei pressi della località di Herwen-Hemeling (comune di Zevenaar), vicino a Limes della Germania inferiore, patrimonio mondiale dell’UNESCO dal 2021. Parte del merito va però ai volontari dell’Associazione dei Volontari di Archeologia (AWN) che hanno fatto i primi ritrovamenti alla fine del 2021. I primi reperti sono stati immediatamente segnalati all’Agenzia per i Beni Culturali (RCE) e, dopo le prime scoperte, lo scavo è continuato dopo un sopralluogo della RCE, dopodiché la RAAP ha svolto un’ulteriore indagine all’inizio del 2022 per conto della Provincia di Gheldria. La Provincia e il Governo Centrale hanno messo a disposizione risorse per condurre le attività.
I resti dimostrano che in questo sito si trovavano diversi templi: sono stati ritrovati resti di sculture devozionali, rilievi e intonaci dipinti. Una particolarità è il ritrovamento di diverse pietre votive integre, che fungevano da altari dedicati a vari dei e dee. Si tratta, spiegano gli archeologi di RAAP, di una scoperta eccezionale per i Paesi Bassi, e molto rilevante anche a livello internazionale.
La località di Herwen-Hemeling fu occupata, tra il I e il IV secolo, dai soldati romania ai confini dell’impero. Il sito occupa un poggio dove in antico si trovavano almeno due templi, ma forse erano anche di più. Uno di questi era un tempio gallo-romano con pareti dipinte a colori vivaci e un tetto di tegole. A pochi metri c’era un altro tempietto, anch’esso con pareti dipinte. Particolari sono i resti di diverse decine di pietre votive (piccoli altari) che furono collocate da soldati di alto rango per adempiere ai loro voti. Le pietre sono dedicate a Ercole Magusano, Giove-Serapide e Mercurio. Scoperto anche un grande pozzo in pietra.
Nei Paesi Bassi sono noti diversi santuari romani, ma questo è il primo tempio rinvenuto proprio al confine dell’Impero Romano (Limes). I templi di Elst, Nimega, Empel e Aardenburg sono oggi esempi ben noti, ma il santuario di Herwen-Hemeling, dicono gli archeologi di RAAP, è speciale per una serie di motivi. Mai prima d’ora in Olanda era stato trovato un santuario così completo con un tempio, pietre votive e fosse con i resti di sacrifici. Inoltre, la quantità di frammenti di sculture in pietra calcarea è senza precedenti. Inoltre, un’altra particolarità sta nel fatto che il santuario di Herwen-Hemeling ha subito molto poco, rispetto ad altri siti, il fenomeno del riuso, quando le pietre venivano adoperate come materiale da costruzione per nuovi edifici.
Il santuario è stato utilizzato principalmente dai soldati. Lo si può notare dai numerosi timbri sulle tegole: la fabbricazione delle tegole era un’attività tipica dell’esercito a quel tempo. Inoltre, sono state trovate molte parti di finimenti per cavalli, parti di armature e, ad esempio, punte di lancia e lance. Decine di pietre votive furono erette da alti ufficiali dell’esercito romano, che ringraziavano un dio o una dea per aver soddisfatto il loro desiderio (per esempio sopravvivere a un soggiorno in queste regioni settentrionali, a volte lontane da casa, era un motivo sufficiente per ringraziare la divinità).
“La Gheldria”, afferma il commissario per il patrimonio Peter Drenth, “ha inaspettatamente guadagnato uno speciale sito romano. Una preziosa aggiunta alla nostra storia sui lime romani. Ora esamineremo questo bellissimo sito nel miglior modo possibile e lo mostreremo ai residenti della Gheldria”. Alcuni reperti del sito, quelli più interessanti, saranno in mostra al Museum Het Valkhof di Nimega da venerdì 24 giugno.
Nella foto (RAAP): tecnici di RAAP al lavoro sul santuario appena scoperto.
Paesi Bassi, scoperto santuario romano ben conservato nella provincia della Gheldria |