Probabilmente un osso di cervo gigante ritrovato all’ingresso della Grotta dell’Unicorno sulle montagne dell’Harz nel nord della Germania, risalente a 51000 anni fa e inciso finemente, è il primo esempio delle capacità artistiche dell’uomo di Neanderthal.
La scoperta del frammento osseo inciso venne compiuta nel 2019 da un team di ricercatori tedeschi e secondo questi ultimi si tratta di una delle prime opere d’arte realizzate nella storia. Sulla base di diversi test, compresa la datazione al radiocarbonio, gli scienziati hanno rivelato che l’osso dell’ungulato è stato con ogni probabilità “scolpito” dall’uomo di Neanderthal e non dal successivo homo sapiens, poiché quest’ultimo giunse in quell’area almeno mille anni dopo.
Le incisioni raffigurano linee con un motivo simile a una spina di pesce.
Grazie a questa scoperta è possibile dedurre che l’uomo di Neanderthal non avesse solo abilità manuali e necessarie alla sopravvivenza, ma disponesse anche di capacità di immaginazione concettuale, in grado di dare un significato simbolico a quei segni incisi. Un articolo pubblicato questa settimana sulla rivista Nature Ecology & Evolution tratta proprio di questa capacità cognitiva: "L’osso inciso dimostra che l’immaginazione concettuale, come prerequisito per comporre le singole linee in un disegno coerente, era presente negli uomini di Neanderthal. Pertanto è molto probabile la consapevolezza nell’uomo di Neanderthal di un significato simbolico. I nostri risultati mostrano che erano in grado di creare espressioni simboliche prima dell’Homo sapiens arrivato in Europa centrale".
Nell’immagine, il frammento di osso inciso. Ph.Credit V. Minkus
L'uomo di Neanderthal aveva abilità artistiche: lo rivela un osso inciso di 51000 anni fa |