Importanti scoperte archeologiche emergono dal Parco di Selinunte: sono tornati alla luce una porta monumentale e tratti delle antiche mura fortificate che delimitavano la città arcaica a Nord. Grazie a questi nuovi ritrovamenti, la mappa dell’antica Selinunte viene ridefinita, rivelando un’estensione della città molto più ampia di quanto ipotizzato in precedenza. Gli scavi hanno infatti permesso di spostare di circa 300 metri più a Nord il limite urbano antecedente alla distruzione ad opera dei Cartaginesi nel 409 a.C., confermandone la rilevanza e la posizione di prestigio tra i centri della cultura greca nel Mediterraneo.
Questa campagna di scavo è stata condotta dai giovani archeologi di Archeofficina, sotto la direzione scientifica di Carlo Zoppi dell’Università del Piemonte Orientale. “Abbiamo superato le recinzioni del Parco che risalgono a trent’anni fa e abbiamo trovato la cinta muraria e la porta monumentale”, spiega il direttore del Parco archeologico di Selinunte, Felice Crescente. “Di questi scavi resterà il metodo: essere in grado di sostenere le campagne di scavo, sperimentando anche tecniche innovative come la Tomografia geoelettrica tridimensionale, che permette di sondare il terreno fino a 4 metri”.
L’obiettivo è quello di musealizzare l’intera area, rendendola accessibile al pubblico anche attraverso una ricostruzione virtuale dell’antica cinta muraria. Questo intervento si inserisce in un più ampio progetto di valorizzazione. Nel contesto di questa riqualificazione, sono stati introdotti anche la nuova segnaletica e il nuovo logo del Parco, realizzato da Atelier 790. Il design grafico ruota attorno alla foglia di selinon (sedano), simbolo distintivo dell’antica Selinunte, presente su una didracma risalente al 540-510 a.C. La palette cromatica, ispirata alle decorazioni dei templi, è stata declinata anche nella nuova linea di merchandising disponibile nel bookshop del Parco.
“Il Parco archeologico continua a lavorare riuscendo, con fondi propri, a riscrivere la storia di Selinunte”, ha affermato l’assessore Scarpinato. “Il nuovo logo, la segnaletica, le visite e i servizi raccontano un Parco vitale, al servizio del pubblico, che continua ad attirare nuovi visitatori innamorati di questo lembo di Sicilia colmo di storia”.