A Marcellina (Roma) è stata rinvenuta una importante stele funeraria romana del I secolo d.C., appartenente a una defunta, la liberta Flavia Urbana. Si tratta di una scoperta rilevante per il territorio.
Nel territorio comunale di Marcellina, nei pressi di Guidonia Montecelio, a pochi chilometri da Roma, lo scorso 10 settembre è stata rinvenuta, in un terreno privato in località Caolini, una importante stele funeraria centinata in travertino, di epoca romana (I secolo d.C.), con un’iscrizione incisa. La stele è stata analizzata da Zaccaria Mari, funzionario della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale, e da Manuel Vanni, archeologo membro del Comitato tecnico-scientifico dell’Antiquarium Comunale, che ne ha verificato la valenza archeologica una volta sopraggiunto sul luogo a seguito della segnalazione effettuata dallo stesso proprietario del terreno.
La stele, alta 169 cm, larga 68 e con 23 cm di spessore massimo, presenta uno specchio epigrafico lavorato a gradina e contornato, tranne che nella parte inferiore, da una cornice a gola rovescia e listello. Il testo epigrafico nomina la defunta, la liberta Flavia Urbana, che realizzò la tomba per sé, per il patrono C. Flavius Chilon e per i suoi familiari, riportando le dimensioni dell’area sepolcrale: “Flavia C(ai) l(iberta) / Urbana sibi et / C(aio) Flavio Chiloni / patrono et suis / In fro(nte) p(edes) XX / In agr(o) p(edes) XX”. Si tratta di un reperto inedito e in buono stato di conservazione (eccetto alcune lacune nel supporto che tuttavia non ne pregiudicano la leggibilità) che aggiunge nuovi dati alla conoscenza dell’onomastica antica nella zona e rivela la presenza di un luogo di sepoltura in precedenza sconosciuto. Il reperto è stato trasferito presso il locale Antiquarium Comunale, dove sono già esposti e conservati numerosi reperti proprietà dello Stato provenienti dal territorio comunale di Marcellina e dintorni.
“La stele recentemente rinvenuta”, spiega Zaccaria Mari, “apre una finestra sul popolamento rurale del territorio di Marcellina in età romana, in quanto la dedicante Flavia Urbana fu quasi certamente una schiava impiegata nei lavori domestici o nel fondo agricolo di una delle villae rusticae che, a partire dal II secolo a.C., sorsero numerose nella zona. La sua condizione di liberta, a seguito dell’affrancamento da parte dell’ex dominus, ora patrono, di cui ha assunto il nome, le consentì di disporre di una somma sufficiente a costruire, sul fondo stesso, una tomba che misurava 6 metri per 6, disposta sul fronte-strada, della quale sarà interessante in futuro ricercare i resti. Per i dati conoscitivi che ci consegna, quindi, il reperto arricchisce sensibilmente le collezioni del piccolo Antiquarium, di cui la Soprintendenza è impegnata, congiuntamente all’Amministrazione Comunale, a sostenere in futuro l’incremento e la valorizzazione".
“Il recupero della stele è una notizia importante”, afferma il sindaco di Marcellina, Alessandro Lundini, “e un’ulteriore testimonianza della ricchezza del nostro territorio e della sua storia. In questi anni, grazie anche all’apertura dell’Antiquarium comunale con il supporto della Soprintendenza, come Amministrazione comunale abbiamo voluto dare impulso alla valorizzazione e alla tutela del patrimonio locale. Oggi proprio l’Antiquarium è un sito che ha acquistato una sua rilevanza non solo da un punto di vista storico-culturale, ma anche come riferimento per la programmazione culturale locale, grazie all’impegno e all’attivismo del Gruppo Archeologico Romano, delle altre realtà associazionistiche, come la Pro Loco, e all’attivazione del progetto del Servizio Civile Universale”.
Marcellina (Roma), scoperta importante stele funeraria romana di una liberta, Flavia Urbana |