La lastra di Saint-Bélec è probabilmente la mappa più antica d’Europa. È stato recentemente pubblicato dall’Inrap (Istituto francese di indagini archeologiche) uno studio multidisciplinare su quest’ultima: risale a 4000 anni fa ed è stata dimenticata per oltre un secolo nei depositi del Museo Archeologico Nazionale; venne infatti donata al museo nel 1924 da colui che la scoprì nel 1900, Paul du Chatellier. La lastra è stata tuttavia riscoperta nel 2014 e sono quindi cominciati gli studi su di essa nel 2017.
Costituiva il muretto di una volta funeraria della tarda età del Bronzo ed era stata successivamente riutizzata, come testimoniano le incisioni presenti sulla superficie: ovali, tacche, linee dritte e curve che si ripetono. Lo scopritore era uno studioso di preistoria bretone e neanche lui ne aveva compreso il significato: “È difficile descriverla. Alcuni ci vedono una rappresentazione umana informe e quella di un animale”.
Il gruppo di ricerca ritiene che si tratti di una rappresentazione cartografica per via della ripetizione di segni che sono collegati tra loro da linee, formando una rete, un insieme coerente. Grazie all’aiuto di moderni strumenti come la fotogrammetria e la scansione in 3D, si è scoperto che questa mappa costituiva non solo una trama antica ma anche un’incisione topografica dello spazio rappresentato, di circa 630 chilometri. Basterebbe solo trovare tracce archeologiche di queste trame per avere la prova definitiva del carattere cartografico della lastra di Saint-Bélec.
Secondo gli esperti dell’Inrap potrebbe rappresentare il territorio di un’entità politica molto gerarchizzata che controllava un preciso territorio all’inizio dell’età del Bronzo.
Ph.Credit Denis Glicksman, Inrap
È in Francia la mappa più antica d'Europa? |