Importante scoperta in Israele, e per l’esattezza a Magdala, in Galilea (località nota in quanto città d’origine di Maria di Magdala, ovvero Maria Maddalena), dove è stata scoperta una sinagoga di duemila anni fa risalente al Periodo del Secondo Tempio. La scoperta è rilevante perché è la prima volta che due sinagoghe vengono ritrovate nello stesso insediamento del Periodo del Secondo Tempio, ovvero il periodo della predicazione di Gesù (la prima sinagoga fu scoperta dieci anni fa).
Gli scavi archeologici a Magdala vengono condotti dalla società Y.G. Contractual Archeology Ltd., guidata da Yehuda Govrin e sotto il patrocinio accademico dello Zinman Institute of Archaeology dell’Università di Haifa. Gli scavi sono portati avanti secondo una gara d’appalto lanciata da Netivei Israel (l’azienda pubblica delle infrastrutture) sotto forma di scavi di recupero come parte dell’espansione della “Route 90”, la grande autostrada che scorre lungo tutto il paese, dal confine con il Libano a nord fino al mar Morto a sud, e scorre proprio vicino a Magdala.
Affacciata sulla costa nordest del lago di Tiberiade, duemila anni fa Magdala era un grande insediamento ebraico. In seguito alla distruzione del Secondo Tempio, è stata la base principale per Yosef Ben Matityahu (Flavio Giuseppe) nella sua lotta contro i Romani in Galilea, nota come la “Grande Rivolta”. La zona est di Magdala è stata scavata più di dieci anni fa dalla Israel Antiquities Authority: la sinagoga che venne ritrovata in quell’occasione venne anch’essa fatta risalire al Periodo del Secondo Tempio. Un unico blocco di pietra venne svelato nel centro della sinagoga, costituendo il sostegno per il candelabro a sette braccia (Menorah). Gli archeologi pensano che l’artista che creò quel sostegno stava imitando la Menorah situata all’interno del Tempio: il blocco è tutt’ora visibile in una mostra dell’Israel Antiquities Authority presso la Yigal Allon House.
La sinagoga appena rinvenuta è un edificio ampio e squadrato costruito in basalto e calcare. Comprende una sala centrale e due ulteriori stanze. Le pareti della sala centrale sono rivestite di intonaco sia bianco sia colorato. In una piccola stanza sul lato sud della sala è stata ritrovata una mensola in muratura rivestita di intonaco: la stanza dunque potrebbe essere stata utilizzata per conservare pergamene.
L’edificio rinvenuto durante gli scavi del 2009 ha rappresentato la prima sinagoga del Periodo del Secondo Tempio ritrovata in Galilea e la nona dell’intero Paese. Ora, come anticipato, ne è stata ritrovata un’altra nello stesso villaggio. Il professor Adi Erlich, capo del Zinman Institute of archaeology presso l’Università di Haifa, sostiene: “Il fatto di aver trovato due sinagoghe dimostra che gli ebrei del Periodo del Secondo Tempio cercavano un luogo per incontri di carattere religioso e forse anche sociale. La pietra che sostiene la Menorah dell’altra sinagoga di Magdala suggerisce che gli ebrei del luogo consideravano Gerusalemme come loro centro religioso e le loro attività locali hanno avuto luogo per via di questa centralità. La sinagoga che stiamo scavando adesso è vicina alla strada residenziale, mentre quella del 2009 era circondata da una zona industriale. Quindi le sinagoghe del luogo erano costruite all’interno del tessuto sociale del villaggio”.
“La scoperta di una seconda sinagoga in questo insediamento della Galilea”, commenta Dina Avshalom-Gorni, che fa parte del gruppo dei direttori dei lavori, “fa luce sulle vite sociali e religiose degli ebrei della zona in quell’epoca e riflette il bisogno di avere un edificio dedicato alla lettura delle Torah, allo studio e all’aggregazione. Possiamo immaginare che Maria Maddalena e la sua famiglia venissero proprio in questa sinagoga, assieme agli altri abitanti di Magdala, per prendere parte agli eventi religiosi e comunitari. La rivelazione di una seconda sinagoga getta nuova luce sulla vita comunitaria degli ebrei in Galilea, la regione dove, secondo il Nuovo Testamento, Gesù ha fatto i miracoli”.
“Il safety project che stiamo intraprendendo qui presso l’incrocio di Magdala”, afferma Shai Klartag di Netivei Israel, “giocherà un ruolo decisivo nel salvare vite umane e prevenire incidenti stradali. Come ingegnere di lungo corso, sono orgoglioso di avere il privilegio, grazie ai progetti attuali e a quelli futuri di Netivei Israel, di portare alla luce scoperte meravigliose come questa che proviene dallo splendido passato della Terra di Israele”.
Secondo Eli Escosido, Direttore Generale di Israel Antiquities Authority, “questa scoperta, ad opera di Israel Antiquities Authority e gli scavi dell’Università di Haifa che rivelano qualcosa di nuovo ogni giorno, è di grande importanza. Nelle prossime settimane raggiungeremo un accordo sull’apertura del sito al pubblico”.
Nella foto: lo scavo
Israele, scoperta a Magdala un'importante sinagoga di duemila anni fa |