In Iraq, un’équipe di archeologi russi dell’Istituto di Archeologia dell’Accademia di Scienze ha scoperto una città di quattromila anni fa, che potrebbe essere l’antica capitale di un regno formatosi a seguito degli sconvolgimenti politici che segnarono la fine del periodo paleobabilonese. La città si trova nel Governatorato di Dhi Qar, e in particolare nell’area di Tell al-Duhaila, zona un tempo occupata dai sumeri (è qui che, per esmepio, si trova lo Ziggurat di Ur). A riportare la notizia è il quotidiano statunitense Al-Monitor, specializzato in cronaca e analisi sul Medio Oriente. “Lo scavo”, ha raccontato l’archeologo Alexei Jankowski-Diakonoff (capo della missione) al quotidiano, “è iniziato nell’aprile del 2021 e ha rappresentato il primo ciclo completo di ricerche archeologiche sul campo nella Mesopotamia meridionale”. Le prime due fasi della ricerca si sono svolte nel 2019 e nel 2020.
Secondo Jankowski-Diakonoff, la città scoperta era un importante insediamento urbano che potrebbe essere stato fondato attorno alla metà del II millennio a.C. dopo la fine dell’era paleobabilonese, che “provocò la sistematica distruzione della vita urbana della civiltà sumera”. Secondo l’archeologo la scoperta potrebbe permettere di riempire una pagina finora rimasta bianca nella storia della più antica civiltà del pianeta. Si aprono infatti opportunità per saperne di più su queste civiltà, nonché per “trovare documenti cuneiformi in un contesto archeologico indisturbato, che sarà estremamente importante non solo per gli scienziati russi ma anche per gli archeologi mesopotamici”.La missione ha anche scoperto un antico porto e i resti di un muro di un tempio largo circa 4 metri.
Amer Abdel Razak, direttore delle antichità del Governatorato di Dhi Qar, ha dichiarato ad Al-Monitor che “La città scoperta si trova a 70 chilometri a sud-ovest della città di Nassiriyah, nella depressione di Sulaibiya, che ospita un gran numero di di siti archeologici non scavati”. Secondo Abdel Razak, il sito era già noto prima dell’arrivo della missione russa, e già registrato dal Dipartimento delle Antichità di Dhi Qar come sito di estremo interesse. La missione russa è stata però in grado di fare importanti scoperte. “I sondaggi del terreno”, ha aggiunto, “hanno mostrato che il sito risale all’antica era babilonese. La missione però ritiene che potrebbe risalire a epoche ancora più antiche, dati i pezzi di ceramica e le statue di cammelli e altri animali che sono stati trovati sul posto”. Adesso, afferma Abdel Razak, Dhi Qar aspetta visite da università e musei internazionali per il mese di ottobre: ci saranno anche missioni italiane, americane, francesi e britanniche che si recheranno a esplorare l’area.
“Questa recente scoperta è di fondamentale importanza”, ha detto Gaith Salem, docente di storia antica e civiltà all’Università Al-Mustansiriya, “perché presenta al mondo una delle città sumere che si affacciano sui porti marittimi. La maggior parte delle città aveva una vista sul mare, ma oggi si è trasformata in un vasto deserto”. Occorre però un sistematico lavoro di sviluppo per poter studiare e valorizzare il complesso. E a tal proposito, Sumaya al-Ghallab, presidente della Commissione Cultura, Turismo e Antichità del Parlamento iracheno, ha fatto sapere ad Al-Monitor di aver chiesto al Parlamento di “assicurare i fondi e la protezione necessari per le squadre di scavo, e di seguire una strategia per uno scavo e processo di ricerca che copre l’intera mappa archeologica in Iraq”.
Iraq, scoperta una città di 4.000 anni fa. “Potrebbe essere capitale di un antico regno” |