Gerusalemme, scoperte tegole in ceramica del II secolo a.C.: le più antiche mai trovate in Israele


Importante scoperta archeologica in Israele: sono state infatti rinvenute, nella Parco Archeologico della Città di Davide di Gerusalemme, tegole in ceramica risalenti all’epoca del re seleucide Antioco IV (II secolo a.C.): sono ritenute le più antiche mai trovate nella Terra d’Israele.

Importante scoperta archeologica in Israele: sono state infatti rinvenute, nella Parco Archeologico della Città di Davide di Gerusalemme, tegole in ceramica ritenute le più antiche mai trovate nella Terra d’Israele. Si tratta di sedici frammenti di tegole del periodo ellenistico risalenti al II secolo a.C., ritrovati negli scavi archeologici condotti dall’Israel Antiquity Authority e dall’Università di Tel-Aviv presso gli scavi del parcheggio Giv’ati, finanziati dalla Fondazione della Città di David.

Secondo i ricercatori, il dottor Yiftah Shalev e il dottor Filip Vukosavović dell’Israel Antiquity Authority, e il professor Yuval Gadot dell’Università di Tel-Aviv, “è sorprendente come una scoperta così piccola possa aprire una evidente finestra su un vasto mondo di ricerca”. I reperti sono datati all’epoca del re greco seleucide Antioco IV.

Le tegole in ceramica furono inventate in Grecia già nel VII secolo a.C., la loro durabilità e resistenza all’acqua, in particolare all’acqua piovana e alle precipitazioni, fece guadagnare loro una reputazione positiva e ne assicurò una rapida adozione nelle aree limitrofe. Tuttavia passarono 500 anni prima che cominciassero ad apparire nei materiali della Terra d’Israele. In effetti, si ritiene che la persona che li portò in Israele altri non fosse che Antioco IV Epifane, noto a tutti attraverso la storia di Hanukkah. “I rappresentanti del re seleucide, Antioco IV, che regnò su vaste aree dalla Siria alla Persia”, affermano gli archeologi, “portarono la conoscenza e la tradizione della costruzione di tetti di tegole dalla Siria controllata dai Seleucidi”.

Secondo la storia contenuta nel libro dei Maccabei, nel 168 a.C. Antioco IV intraprese una spedizione militare a Gerusalemme, che portò allo scoppio della famosa rivolta dei Maccabei. Per stabilire il suo controllo sulla città, Antioco costruì una potente fortezza conosciuta come “Acra”. I soldati greci residenti nella fortezza continuarono a governare la città anche dopo la purificazione del Tempio di Gerusalemme da parte dei Maccabei e, secondo le descrizioni contenute nei libri dei Maccabei e negli scritti successivi di Flavio Giuseppe, la fortezza amareggiò la vita dei residenti ebrei nella città e nel Tempio. Nonostante le numerose descrizioni della fortezza nelle fonti letterarie ebraiche e esterne, la sua esatta ubicazione all’interno della città rimane ancora un enigma dibattuto dagli studiosi.

Secondo la dottoressa Ayala Zilberstein della Israel Antiquities Authority e dell’Università di Tel-Aviv, “i resti architettonici scoperti negli ultimi anni hanno riaperto il dibattito e rafforzano effettivamente l’identificazione della fortezza sulla collina della Città di David. Il ritrovamento delle tegole costituisce un’ulteriore prova e un ulteriore rafforzamento, in senso diverso, per l’identificazione della presenza ellenistica nella Città di Davide, caratterizzata da tradizioni costruttive straniere. Ulteriori ricerche su molte altre piastrelle scoperte nella precedente spedizione archeologica diretta dal dottor Doron Ben-Ami e dalla dottoressa Yanna Tchekhanovets dell’Autorità israeliana per le antichità, potrebbero far luce su questo problema”.

“Le tegole”, prosegue la studiosa, “erano molto rare nella nostra regione in questo periodo, ed erano estranee alle tradizioni costruttive locali, indicando che la tecnica di utilizzare tegole per coprire parti di una torre o una struttura all’interno di quella famosa fortezza fu portata dalle aree controllate dalla Grecia da parte dei governanti stranieri”.

Secondo il dottor Filip Vukosavović della Israel Antiquities Authority, “fino ad ora, avevamo poche prove materiali della presenza dei greci seleucidi a Gerusalemme. Le nuove tegole scoperte nella Città di David forniscono resti tangibili della presenza greca seleucide nella regione, collegandoci alla storia di Hanukkah. È molto emozionante incontrare ‘faccia a faccia’ il sovrano seleucide Antioco IV, quasi 2.200 anni dopo gli eventi di Hanukkah”. Il clima e le precipitazioni relativamente scarse in Israele, così come altri fattori, spiega lo studioso, “non giustificano l’uso delle tegole per le coperture, tuttavia Antioco scelse comunque di utilizzare queste tegole, probabilmente per ragioni culturali e per rendere una dichiarazione, introducendo la cultura materiale monumentale greca nel paese a breve distanza dal Tempio ebraico. Probabilmente non è quindi casuale che con il crollo del dominio seleucide e l’ascesa degli Asmonei, le tegole scompaiano da Gerusalemme, fino all’arrivo dei nuovi conquistatori romani”.

Secondo Eli Escusido, direttore della Israel Antiquities Authority, "è interessante scoprire che le tegole sono state un componente standard per le coperture in tutto il mondo, sebbene il loro design, la loro forma e la loro dimensione si siano evoluti nel corso dei secoli; è sorprendente come un oggetto così quotidiano possa insegnarci così tanto”.

Gerusalemme, scoperte tegole in ceramica del II secolo a.C.: le più antiche mai trovate in Israele
Gerusalemme, scoperte tegole in ceramica del II secolo a.C.: le più antiche mai trovate in Israele


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